Direzione didattica di Pavone Canavese

vai alla pagina della rubrica PSTD 05.10.98

La rete ? è vecchia come il cervello umano
libri, ipertesti, reti, conoscenza:
nuove abilità operative e "vecchie" competenze cognitive

di Marco Guastavigna

Con disinvoltura davvero curiosa alcuni  attribuiscono agli strumenti ipermediali e a Internet un aspetto di assoluta "novità": la  potenza   della "reticolarità".

Ciò che è sempre stato nella storia una caratteristica dei processi cognitivi - la capacità di connessione complessa è una risorsa della mente umana- diviene in questa visione  "proprietà" delle tecnologie.

Si tratta di una interpetazione falsa, fuorviante e pericolosa, in particolare perché spesso ne consegue l'idea che per accostarsi produttivamente alle nuove tecnologie di comunicazione siano necessarie "nuove" competenze cognitive, a volte addirittura confuse con abilità operative sì "nuove", ma rappresentanti per lo più banali "manovre".

Nello schema che segue cerco di rimettere un po' in ordine in questi problemi, a partire dalla considerazione che già il libro rilegato fu una risposta tecnologica al bisogno di strutturare e recuperare le informazioni "costituenti" la conoscenza secondo percorsi più che sequenziali.

 

BISOGNO

 

Ipermedia e risorse di Internet sono da considerarsi insomma  un'estensione delle precedenti tecnologie di comunicazione e non invece una soluzione di continuità. Le competenze cognitive "in gioco" sono (e per fortuna!) ancora le medesime delle generazioni che ci hanno preceduto.

Certo non può essere sottovalutata la risposta della digitalizzazione dell'informazione al bisogno di reticolarità della conoscenza, perché la "connettibilità" ne è potenziata almeno per  tre aspetti:

  1. Quantitativo: le informazioni sono direttamente collegabili tra loro in numero molto maggiore rispetto a quanto permettevano le precedenti tecnologie;
  2. Strutturale: i collegamenti possono originare strutture assai più ampie e articolate;
  3. Mediale: possono essere collegati tra loro tutti i media, sussunti nell'elaborazione informatica e telematica.

Da questo punto  di vista è certo ipotizzabile una maggiore corrispondenza e coerenza delle attuali tecnologie di comunicazione con la complessità tipica della "Conoscenza".

Poiché però la costruzione del sapere è ora come nel passato un'avventura affascinante ma faticosa, ciò  non deve  far dimenticare, in nome dei messianici entusiasmi sopra richiamati, che tale nuova situazione accresce da una parte le difficoltà per il soggetto conoscente e dall'altra il suo bisogno di essere orientato e guidato dalla mediazione culturale della comunità, e quindi le responsabilità della scuola.

 

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