Direzione didattica di Pavone Canavese

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Il progetto di sperimentazione
ai sensi del Decreto n. 765 sulla autonomia organizzativa e didattica
della scuola media "Falcone" di Ivrea

 

Il Collegio dei docenti all'unanimità,il consiglio di Istituto all'unanimità e il 94,71% delle famiglie degli allievi di questa scuola media consultate mediante referendum formale, hanno deliberato che dall'anno scolastico 1998/99 si sperimenterà l'autonomia organizzativa e didattica in quanto i cambiamenti della società impongono anche alla Scuola un rinnovamento che le consenta di adeguarsi alle necessità delle nuove generazioni. Il modello organizzativo e didattico che si propone,pertanto, si ritiene più rispondente sia a tali necessità e sia alla ormai consolidata idea che lo studente rappresenta la centralità del sistema scolastico italiano.

Gli allievi, infatti,concorrono, nel rispetto della funzione di ciascuna componente della scuola, a determinare gli indirizzi della vita della scuola stessa, il progetto di Istituto, la programmazione didattica, a ad arricchire, con tematiche integrative, la esperienza culturale offerta dai ptogrammi scolastici.

L' allievo, in particolare, ha diritto:

A sostegno della proposta si porta,tra gli altri, i seguenti argomenti:

a) l'organizzazione dell'attività didattica anche per moduli che preveda nell'arco dell'intero anno scolastico la distribuzione temporale dei contenuti delle singole discipline anche diversa da quella prevista dai piani di studio dei singoli ordinamenti;

b) la creazione di persorsi formativi che coinvolgano più discipline;

c) percorsi didattici che prevedano,in aggiunta alle materie obbligatorie,aree disciplinari facoltative e/o integrative;

d) la personalizzazione degli insegnamenti e degli apprendimenti, anche al fine di valorizzare nel modo più adeguato le risorse individuali e di prevenire il disagio e le difficoltà psicologiche e sociali che vi sono connesse, in particolare gli insuccessi, le ripetenze e gli abbandoni scolastici;

 

Nella nostra proposta la Modularità e i Gruppi mobili opzionali saranno gli strumenti di maggiore significatività che si metteranno a disposizione degli allievi in aggiunta alle ore curriculari che saranno tutte di 50 minuti per cinque giorni alla saettimana con 4 rientri pomeridiani (con interscuola) di cui 2 obbligatori e 2 opzionali per il raggiungimento degli obiettivi didattico-pedagogico-sociali di cui sopra e con l'obbligo di recupero di tre ore per i docenti.

I moduli, in vario modo mirati e organizzati,consentono quantomeno di selezionare e strutturare i contenuti previsti dai programmi di insegnamento secondo criteri di corrispondenza alle potenzialità e alle attese intrinseche al gruppo-alunni reale.

I gruppi-mobili in sostituzione periodica del gruppo-classe consentono una ulteriore specificazione dell'offerta formativa in direzione dei bisogni individuali.

In definitiva "dare un pò di tutto a tutti senza possibilità di scelte opzionali e facoltative"non paga più per un effettivo Diritto allo Studio. Con la sperimentazione dell'autonomia si affaccia finalnmente l'idea di un'eguaglianza intesa come valorizzazione delle risorse individuali tutte, e quindi considerate anche nella loro diversità. Eguaglianza da costruire,quindi,con la variabilità dei percorsi,dei contenuti, dei metodi.

L'alternativa principale,pertanto, al gruppo-classe è senz'altro rappresentata dai gruppi mobili, interni alla classe o aperti alla confluenza di alunni di altre classi e di altre sezioni: essi sono funzionali all'esercizio della flessibilità dell'orario e in particolare della modularità avendo a disposizione tutti i docenti negli stessi cinque giorni lavorativi e cioè dal lunedi al venerdi.

Non si tratta di istituire "la settimana corta" per effettuare "le settimane bianche" o " La scuola del fai da-te" come erroneamente si sono espressi molti autorevoli quotidiani, ma trattasi bensì di "trasformazione forte sia dal punto di vista pedagogico e didattico e sia dal punto di vista psicologico e sociale".

Si tratta, in buona sostanza, della costruzione di un nuovo rapporto tra scuola e utenza.

La scelta che questa scuola fa di sperimentare l'autonomia organizzativa e didattica è in coerenza con il "vissuto storico" di essa che l'ha vista sempre protagonista nelle scelte didattiche e culturali. In un sistema produttivo nel quale ha sempre più importanza "l'iinovazione di processo rispetto a quella di prodotto",il fattore "uomo" e il fattore "sapere" acquistano un'importanza vitale per lo sviluppo. Per ampliare il raggio dfi conoscenze e di sapere degli allievi, non è più possibile limitarsi al solo "nozionismo". Questa capacità di "riciclarsi" in un mondo in continua trasformazione va creata e sviluppata negli adolescenti di oggi e l'autonomia didattica e organizzativa danno una solida mano d'aiuto per il raggiungimento di tale obiettivo. Lo sviluppo della nostra società ha bisogno di nuova cultura di un livello diffuso di intelligenza sapere e capacità

La società chiede più sapere,conoscenza,cultura diffusa ed è necessario lavorare alla costruzione di un siatema formativo differenziato e flessibile per garantire in questo processo l'equilibrio tra quantità e qualità. Riteniamo che il modello organizzativo nuovo, rispondente pienamente alle stesse aspettative del Ministro e allo stesso decreto sull'Autonomia, che proponiamo sia più attinente alle nuove esigenze della società che ci circonda e ai nuovi bisogni delle giovani generazioni.

La proposta di questa scuola,pertanto, non è solo quella della istituzione del "sabato europeo" e della durata delle ore curriculari di 50' al mattino e di 55' al pomeriggio ma soprattutto di offrire all'allievo un ventaglio di opzioni aggiungendo 2 pomeriggi opzionali ai 2 obbligatori per far sì che l'allievo sia non il destinatario passivo di un programma rigidamente preordinato, ma il soggetto centrale di un "contratto formativo" che ha come scopo principale la tutela del suo diritto ad una formazione culturale, civile e sociale,altramente qualificata e l'offerta di una risposta il più possibile adeguata ai suoi bisogni soggettivi ed oggettivi mediante una struttura flessibile .

In questo senso il progetto formativo che vogliamo realizzare utilizzando e sperimentando l'autonomia organizzativa e didattica sin dal prossimo anno scolastico è basato sulle seguenti linee guida:

Altro aspetto importante per raggiungere gli standard europei citati precedentemente sono i laboratori e i sussidi didattici.

La " Scuola" di oggi non può fare a meno dei Laboratori e dei Sussidi didattici in quanto solo con essi riesce a rispondere pienamente all'evoluzione dei fabbisogni educativi in tutti i settori dell'insegnamento.

Nei tre anni di permanenza degli allievi presso questa scuola,utilizzando la struttura oraria descritta precedentemente e che al termine della presente si schematizzerà,si cercherà di sviluppare il patrimonio di attitudini e di far acquisire specifiche cnoscenze e capacità.

La capacità di partecipare ad attività operative, non può attuarsi nelle forme specializzate quali si presentano nelle varie professioni, ma mira essenzialmente all'attitudine ad operare intellettualmente e manualmente per un risultato intenzionale e verificabile come sintesi di un processo conoscitivo e scientifico.

Nell'esercizio dell'operatività il lavoro,che non si riduce a manualità anche se la comprende, viene assunto come elemento didattico fondamentale.

Esso ha un valore formativo se si escludono comportamenti puramente esecutivi e ripetitivi e se si favoriscono attività motivate,di tipo problematico,quali scaturiscono dalle esigenze individualiu e collettive dell'uomo nel suo ambiente di vita e di lavoro.

E' anche essenziale la capacità di analisi, che conduce ad individuare gli elementi e le procedure semplici presenti in processi ed oggetti complessi,consentendo una loro riutilizzazione nell'attuazione di processi diversi, ma concettualmente affini.

A questa va associata la capacità di formulare ipotesi, rilevare ed elaborare dati, valutare risultati, confrontare fenomeni riconducibili ad uno stesso modello di comunicazione, utilizzando in modo corretto il linguaggio tecnico specifico di ciascuna disciplina.

L'allievo di scuola media, a cavallo fra fanciullezza e adolescenza, vive nel triennio tre realtà mentali diverse su cui si frantuma la consecutività degli argomenti trattati triennalmente,pertanto ciò che si programma deve essere svolto con tre linguaggi diversi:

I programmi delle varie discipline e le attività opzionali scelte o guidate dal docente,in accordo con la famiglia,devono dare all'allievo il piacere di "sentirsi crescere", in modo che le conoscenze che egli apprende giorno per giorno lo coinvolgano in attività sempre complesse e soddisfacenti.

L'Autonomia organizzativa e Didattica sollecitata dallo stesso Ministro Berlinguer ( per questa scuola realizzata con ore di 50 minuti al mattino, ore di 55 minuti nei due pomeriggi obbligatori e nei due pomeriggi opzionali con attività integrative , di recupero e di approfondimento, con la chiusura al sabato della scuola consentendo la presenza di tutti i docenti negli altri cinque giorni lavorativi,con una presenza diversificata degli allievi nelle diverse attività curriculari ed extracurriculari) consente di utilizzare al meglio e al massimo tutti i laboratori di cui sopra per realizzare nell'arco del triennio le varie attività integrative, di sostegno, di recupero, di approfondimento che potranno avere la durata annuale, triennale e nell'arco dell'anno scolastico potranno essere anche trimestrali.

Esse sono( salvo situazioni nuove non prevedibili al momento):

Tutte le attività si svolgono durante la giornata scolastica nelle rispettove aule, in aule speciali o nei laboratori o all'aperto in compresenza mediante lavori interdisciplinari e/o per gruppi di livello o per gruppi opzionali.

Anche per il prossimo anno scolastico è stata presentata la richiesta di inserire lo studio di un'altra lingua straniera olte all'inglese e al francese e cioè lo Spagnolo.

Sono avviati rapporti con l'Ambasciata spagnola con la quale si è già avuto un primo incontro il 22/01/98. Sempre per il prossimo a.s. si inizierà uno scambio culturale con il Collège de Plein Air des Bauges di LE CHATELARD (FRANCIA):

 

SCHEMA ORARIO SETTIMANALE

DAL LUNEDI AL VENERDI 6 UNITA' ORARIE DI 50 MINUTI AL MATTINO QUATTRO POMERIGGI (DI CUI DUE OBBLIGATORI E DUE OPZIONALI) DI 3 UNITA' ORARIE DI 55 MINUTI

INTERSCUOLA NEI GIORNI DEI QUATTRO RIENTRI

CHIUSURA AL SABATO

TOTALE ORE 36

LO SCHEMA ORARIO DI CUI SOPRA E ' STATO DEFINITIVAMENTE APPROVATO NELLA SEDUTA DEL COLLEGIO DEI DOCENTI DEL 13 MAGGIO 1998 E NELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO DEL 19 MARZO1998.

LA PROPOSTA DI CHIUSURA AL SABATO E' STATA PRESENTATA ALLE FAMIGLIE MEDIANTE UN'ASSEMBLEA E SUCCESSIVAMENTE E' STATO EFFETTUATO UN FORMALE REFERENDUM I CUI RISULTATI SONO GIACENTI AGLI ATTI DI QUESTA SCUOLA .

DATI DEL REFERENDUM EFFETTUATO PER LE FAMIGLIE DELLE CLASSI PRIME E SECONDE DELL'ANNO SCOLASTICO 1997/ 98 :

LA PROPOSTA E' STATA INOLTRE PRESENTATA AI GENITORI DELLE FUTURE CLASSI PRIME ( A.S. 1998/99) ED E' STATA ACCETTATA CON GRANDE ENTUSIASMO DA TUTTI.