Direzione didattica di Pavone Canavese

Conchiglie

piccole riflessioni nel mare della psicologia
a cura di Daniela Bardelli

vai alla pagina principale della rubrica vai alla pagina principale della rubrica vai alla pagina principale della rubrica

... ridere aiuta a vivere meglio ....

 Ormai sono noti e dimostrati gli effetti positivi, a livello psicologico e biologico, del riso.

Ridere infatti è un esercizio muscolare e respiratorio che permette un fenomeno di purificazione e liberazione delle vie respiratorie superiori; ridere può in effetti far cessare una crisi di asma provocando un rilassamento muscolare delle fibre lisce dei bronchi, per azione del sistema parasimpatico. Per coloro che soffrono di enfisema, ridere, provocando l'aspirazione dell'aria, migliora l'insufficienza respiratoria.
Ridere ha un effetto benefico sul colesterolo in quanto promuove l'aumento degli scambi polmonari e tende ad abbassare il tasso di grasso nel sangue.
Ridere fa rilassare il nostro corpo. Da quando si inizia a ridere, il cuore e la respirazione accelerano i ritmi, la tensione arteriosa cala e i muscoli si rilassano. Si può affermare quindi che il riso ha un ruolo di prevenzione dell'arteriosclerosi.
Ridere possiede una funzione depurativa dell'organismo ed espellendo anidride carbonica permette un miglioramento delle funzioni intestinali ed epatiche.
Ridere combatte la stitichezza perché provoca una ginnastica addominale che rimesta in profondità l'apparato digestivo.
Ridere, sullo stato generale di salute, combatte la debolezza fisica e mentale: la sua azione infatti causa una riduzione degli effetti nocivi dello stress.
Ridere calma il dolore, in quanto distrae l'attenzione da esso e quando lo stesso dolore riappare non ha più la stessa intensità.
Ridere è un primo passo verso uno stato di ottimismo che contribuisce a donare gioia di vivere e quindi ha delle proprietà antidepressive. Anche l'insonnia passa, perché ridere diminuisce le tensioni interne.
Perché attraverso una sana risata si possano avere questi benefici effetti è importante ridere con l’altro e non dell’altro e ridere è uno dei mezzi più sani per affrontare meglio le frustrazioni e le problematiche della vita. I problemi, anche i più seri, non vengono negati ma si possono approcciare in una maniera diversa, e un po’ di autoironia permette di ridimensionare i vissuti e affrontare gli eventi della quotidianità per ciò che "realmente" sono.

E poi…il sorriso è contagioso…provate!

Se gli effetti benefici del ridere sono così tanti ed rilevanti quando siamo in buona salute, ancora di più lo diventano quando siamo malati, magari ricoverati in ospedale, e risultano ancora più influenti se i pazienti sono bambini.

E’ ormai stato sperimentato che la terapia del sorriso, nata negli anni ’70 e arrivata "alla ribalta" soprattutto grazie al film ispirato al medico americano Hunter "Patch" Adams (interpretato da Robin Williams) che fu uno dei primi ad affrontare il tema della terapia della risata, possa alleviare le sofferenze fisiche e psicologiche, dalle più leggere alle più serie, e porti gioia e spensieratezza ai bimbi in ospedale.

In Europa, i primi medici clown sono comparsi in Francia, grazie all’impegno della Fondazione "Le Rire Médecin" . In Italia sono arrivati 5 anni fa, grazie all’impegno dei fratelli Olshansky, fondatori dell’associazione "Soccorso clown", ma anche della Fondazione Garavaglia e di tante altre Associazioni.

Oggi si contano a decine gli istituti italiani che utilizzano la "terapia del sorriso".

"Ci sono migliaia di studi, di documenti, di ricerche – spiega il celebre Patch Adams - che dimostrano l'enorme importanza dell'umorismo per la salute. I ricercatori hanno trovato una relazione importante: quando si è allegri nel nostro organismo avvengono delle reazioni chimiche: si produce un aumento di endorfine e di catecolamine e una diminuzione di secrezione del colozolo (il colesterolo cattivo). Si può quindi dire senza dubbi che la risata è un vero stimolante per il sistema immunitario e può comportare molti effetti positivi sul cuore e sui polmoni".

L’intervento dei dottori clown in tanti dei nostri ospedali non è solo un servizio di attività ricreativa ma un supporto psicopedagogico e viene in aiuto ai piccoli pazienti che si trovano a dover superare l'impatto con la realtà ospedaliera. Spesso i dottori del sorriso non si limitano a fare visita al piccolo degente, ma affiancano il medico "regolare" fin dalla fase di accoglienza del bambino, al Pronto Soccorso Pediatrico, all'ingresso nel reparto, durante le visite, i prelievi, le iniezioni. In tutti quei momenti, insomma che possono spaventare il bimbo. E questa particolarissima presenza servirà non soltanto ai piccoli ricoverati, ma anche agli stessi medici in quanto il medico clown aiuta anche il medico "regolare" ad rapportarsi più facilmente in maniera empatica con il bambino e ad entrare nella sfera del suo immaginario. L'utilità del medico clown non è limitata al campo psicologico, in quanto aiuta il bambino ad inserirsi più serenamente nel contesto ospedaliero, ma ha anche dei positivi riflessi sulle terapie: il sorriso produce endorfina e chi sorride ha una migliore difesa immunitaria.

A conferma di tutto questo è arrivato, ad esempio, anche uno studio del New York Presbyterian Hospital, dove la clownterapia è molto diffusa, che ha dimostrato per alcune patologie una diminuzione della degenza e un minor uso di anestetici. Cosa riuscita proprio al Meyer di Firenze, dove per la prima volta si è ricorso a due artiste clown (Giovanna Pezzullo e Ornella Esposito) durante un intervento di biopsia ossea su una bambina dodicenne, evitando l’utilizzo dell’anestesia (è stata usata solo quella locale). Distratta dai giochi delle due "finte" dottoressa, la bambina ha retto senza problemi la lunga e dolorosa operazione.

 

…per avere informazioni sulla
~ Clownterapia :~)

puoi rivolgerti all'Associazione di Volontariato VIP ViviamoInPositivo!

Scrivendo a
VIP Circolo ViviamoInPositivo
Via Barge, 15 - 10139 Torino.


telefonando: 011 433.52.55 - 349-8303843

O andando al sito www.clownterapia.it 

 torna indietro