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Democrazia WEB e ragazzi

“La libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione” G. Gaber

(16.01.2016)

Il mondo della rete spiegato ai ragazzi
Le tesi del libro: cosa vuole dimostrare?
di Rodolfo Marchisio

Questo testo, suddiviso in 2 volumi, che usciranno a pochi mesi di distanza, e 11 capitoli ha una struttura modulare.

Attraverso l’esplorazione dei molti temi che il mondo della rete propone si vogliono però dimostrare alcune tesi ben chiare:

1. Le competenze digitali sono oggi fondamentali competenze di cittadinanza e quindi competenze chiave. Sulla conoscenza del mondo digitale si gioca molta parte dei nostri diritti e delle nostre libertà.

2. Il problema centrale non è mai stato alfabetizzare, imparare a programmare o le competenze tecniche, ma la formazione di competenze digitali come cammino verso la cultura digitale, oggi indispensabile.

3. La cultura digitale deriva da competenze che si formano facendo esperienze significative insieme, tra ragazzi e con gli adulti. La consapevolezza non la si racconta. La si costruisce attraverso esperienze, errori, riflessioni.

4. La cultura digitale, come conoscenza e riflessione dei problemi del mondo della rete è quella che permette di essere consapevoli, di scegliere in modo critico, di dominare e non essere dominati.

5. Quello che sappiamo della rete e che della rete usiamo è molto meno di quello che la rete è come realtà, che spesso ci domina. Leggete per credere…

6. Il sistema economico che domina la rete (e quindi noi) è basato non sulla libera concorrenza e sull’economia di mercato, ma su monopoli, controllo del mercato e dei consumatori, sfruttamento del lavoro. Come all’epoca della rivoluzione industriale del 1700 e 1800.

7. Purtroppo il capitalismo non si rinnova, si ripete: dalla concorrenza e dallo sfruttamento del lavoro, al controllo del mercato e quindi allo sfruttamento anche degli utenti e dei consumatori. Sino alla colonizzazione degli utenti, in questo caso digitali. Storia vecchia.

8. Le possibili alternative sono, sul piano personale acquisire una cultura digitale critica, sul piano economico e sociale, cercare di fare scelte coerenti con altri modelli economici: un’altra economia e un’altra società. Che prenda anche esempio dalla rete.

9. Le etichette che si usano troppo spesso (“nativi digitali”) e i giudizi affrettati non ci aiutano a capire. Semplificano cose complesse. Ci aiutano studi seri, riflessioni ed esperienze. Meno teoria, meno opinioni e più ricerca.

Non è il momento di schierarsi ma di conoscere (di più) per capire (meglio) B. Losito

Speriamo di darvi informazioni, di costruire conoscenza, di suscitare dubbi e riflessioni, di contribuire a una cultura ed a una cittadinanza digitale più critica, consapevole, matura!!!

Per ogni informazione:         www.reteragazzi.it
                                                 rodolfo.marchisio@istruzione.it

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