23.06.2000
Ma è davvero
una questione tecnico-scientifica ?
di Marco Guastavigna
Riporto qui sotto per esteso la traccia
della TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN
"SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE", 3. Ambito tecnico-scientifico della prova di italiano dell'esame
di stato (21 giugno 2000). Francamente io ho qualche difficoltà a rispondere
affermativamente alla domanda che pongo nel titolo. Il lettore è invitato comunque a
leggere e valutare i materiali in piena libertà.
"Sviluppa l'argomento scelto
o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando
i documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del "saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i
dati forniti e svolgi su questa base la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti
alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Da' al tuo saggio un titolo coerente e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista
specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento
culturale, altro).
Se scegli la forma dell'"articolo di giornale", individua nei documenti e nei
dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo
'pezzo'.
Dà all'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi
la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per
attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre,
anniversari, convegni o eventi di rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di
foglio protocollo.
ARGOMENTO: Da Gutenberg al libro elettronico: modi e strumenti della comunicazione.
DOCUMENTI
"L'homo sapiens che moltiplica il
proprio sapere è il cosiddetto uomo di Gutenberg. È vero che la Bibbia stampata da
Gutenberg tra il 1452 e il 1455 ebbe una tiratura (per noi, oggi, risibile) di 200 copie.
Ma quelle 200 copie erano ristampabili. Il salto tecnologico era avvenuto. E dunque è con
Gutenberg che la trasmissione scritta della cultura diventa potenzialmente accessibile a
tutti. Il progresso della riproduzione a stampa fu lento ma costante e culmina
nell'avvento - a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento - del giornale che si stampa ogni
giorno, del "quotidiano". Nel contempo, dalla metà dell'Ottocento in poi
comincia un nuovo e diverso ciclo di avanzamenti tecnologici. Primo, l'invenzione del
telegrafo, poi quella del telefono (di Alexander Graham Bell). Con queste due invenzioni
spariva la distanza e cominciava l'era delle comunicazioni immediate. La radio, anch'essa
un eliminatore di distanze, aggiunge un nuovo elemento: una voce facile da diffondere in
tutte le case. La radio è il primo formidabile diffusore di comunicazioni; ma un
diffusore che non intacca la natura simbolica dell'uomo.
[...] La rottura avviene, alla metà del nostro secolo, con la televisione.
La televisione - lo dice il nome - è "vedere da lontano" (tele), e cioè
portare al cospetto di un pubblico di spettatori cose da vedere da dovunque, da qualsiasi
luogo e distanza. E nella televisione il vedere prevale sul parlare, nel senso che la voce
in campo, o di un parlante, è secondaria, sta in funzione dell'immagine, commenta
l'immagine. Ne consegue che il telespettatore è più un animale vedente che non un
animale simbolico. Per lui le cose raffigurate in immagini contano e pesano più delle
cose dette in parole. E questo è un radicale rovesciamento di direzione, perché mentre
la capacità simbolica distanzia l'homo sapiens dall'animale, il vedere lo ravvicina alle
sue capacità ancestrali, al genere di cui l'homo sapiens è specie.
[...] I veri studiosi continueranno a leggere libri, avvalendosi di Internet per i
riempitivi, per le bibliografie e le informazioni che prima trovavano nei dizionari; ma
dubito che se ne innamoreranno."
G. SARTORI, Homo videns, Laterza Bari 1997
"Attraverso il disegno e la stampa, già nei secoli scorsi, l'uomo aveva catturato e
imparato a governare l'immagine. Solo in questo secolo è stato capace di realizzare una
delle sue più antiche ambizioni: quella di catturare, riprodurre, trasmettere a distanza
i suoni delle voci e delle cose.
La galassia Gutenberg ha fatto piombare il mondo nel silenzio. La galassia multimediale
gli ha ridato voce, ne ha moltiplicato le immagini acustiche."
R. MARAGLIANO, Nuovo manuale di didattica multimediale, Laterza Bari 1998
"La rivoluzione dell'editoria comincia a primavera. E nell'arco di pochi anni si
verificheranno tali trasformazioni nella produzione di libri e nella loro distribuzione
(ma anche in quella dei giornali) che alla fine tutto apparirà radicalmente mutato. Addio
carta, addio biblioteche con chilometri di scaffali dal pavimento al soffitto. La
rivoluzione si chiama eBook. ... Gli eBook, conclude Fabio Falzea [responsabile delle
relazioni strategiche della Microsoft Italia], saranno il più grosso fattore di
accelerazione della cultura dopo Gutenberg".
L. SIMONELLI, "Tuttoscienze", 23 febbraio 2000"