Direzione didattica di Pavone Canavese

L'educazione interculturale nell'anno del POF.....

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(30.03.2003)

Rifugiati e profughi:
in attesa degli iracheni

Andare a rileggere il rapporto del giugno 2002 dell’ UNHCR, l’Alto Commissariato dell’ONU per i rifugiati ed i profughi, può risultare estremamente istruttivo in tempo di guerra. In un tempo in cui da più parti ci si chiede se e come ricevere il grande numero di profughi che il conflitto iracheno, secondo molti, genererà come "effetto collaterale" della guerra e della distruzione.

Nel 2002 i rifugiati erano circa 20 milioni (uno ogni trecento abitanti del mondo), un po’ meno rispetto all’anno precedente quando se ne contavano circa 21,8 milioni.

La suddivisone interna evidenzia i seguenti numeri:

Rifugiati

12 milioni

61%

Richiedenti asilo

940.000

5%

Rifugiati rientrati

462.700

3%

Rifugiati all’interno
del proprio paese

5,3 milioni

25%

Altre tipologie

1.241.000

6%

Qualche altro dato:
7,7 milioni di rifugiati hanno meno di 18 anni di età
il 15% dei rifugiati ha più di 60 anni
il 55% dei rifugiati sono donne

 Per quanto riguarda la distribuzione geografica abbiamo i seguenti dati:

Regione
Asia
Africa
Europa
Nord America
America latina e Caraibi
Oceania

gennaio 2001
8.449.900
6.060.100
5.592.400
1.051.700
575.500

84.500

gennaio2002
8.820.700
4.173.500
4.855.400
1.086.800
765.400

81.300

TOTALE

21.814.200

19.783.100

Da dove arrivano i profughi ed i rifugiati?

PROVENIENZA DEILLA POPOLAZIONE RIFUGIATA
[I 10 GRUPPI Più NUMEROSI1]

Paese di origine Principali paesi di asilo

Totale

Afghanistan Pakistan / Iran

3.809.600

Burundi Tanzania

554.000

Iraq Iran

530.100

Sudan Uganda / Etiopia / D.R. Congo / Kenya / C.A.R.

489.500

Angola Zambia / R.D. Congo / Namibia

470.600

Somalia Kenya / Yemen / Etiopia / USA / Regno Unito

439.900

Bosnia-Erzegovina Yugoslavia / USA / Svezia / Danimarca / Olanda

426.000

Rep. Dem Congo Tanzania / Congo / Zambia / Rwanda / Burundi

392.100

Vietnam Cina / USA

353.200

Eritrea Sudan

333.100

  1. NOTA BENE: sono esclusi 3, 9 milioni di Palestinesi di cui si occupa una specifica agenzia ONU, l’UNRWA

All’origine della tragica vicenda dei profughi vi sono quasi sempre guerre e conflitti.
Così nel corso del 2001 350.000 afghani si sono aggiunti ai 3 milioni e mezzo che vivono in esilio. Lo stesso hanno fatto 188.000 africani e oltre 90.000 abitanti dell’ex Yugoslavia.

 Le richieste di asilo

RICHIESTE IN ASILO IN ALCUNI PAESI INDUSTRILIZZATI
[in 20011]

Paesi di asilo Principali paesi di origine Totale
Regno Unito Afghanistan / Iraq / Somalia / Sri Lanka / Yugoslavia 88.300
Germania Iraq / Turchia / Yugoslavia / Afghanistan / Russia 88.290
USA Messico / Cina / Colombia / Haiti / Armenia 86.180
Francia Turchia / RD Congo / Cina / Mali / Algeria 47.290
Canada Ungheria / Pakistan / Sri Lanka / Zimbabwe / Cina 44.040
Olanda Angola / Afghanistan / Sierra Leone / Iran / Guinea 32.580
Austria Afghanistan / Iraq / Turchia / India / Yugoslavia 30.140
Belgio Russia / Yugoslavia / Algeria / RD Congo / Iran 24.550
Svezia Iraq / Yugoslavia / Bosnia / Russia / Iran 23.520
Svizzera Yugoslavia / Turchia / Bosnia / Iraq / Macedonia 20.630
Rep. Ceca Ucraina / Moldavia / Romania / Vietnam / India 18.090
Norvegia Russia / Croazia / Somalia / Iraq / Ucraina 14.780
Danimarca Afghanistan / Iraq / Bosnia / Yugoslavia / Somalia 12.400
Australia Afghanistan / Iraq / Cina / Indonesia / Isole Fiji 12.370
Irlanda Nigeria / Romania / Moldavia / Ucraina / Russia 10.330

1 Paesi con più di 10.000 richieste nel 2001.

Osservando la tabella, come inciso ci si può porre almeno due diverse domande:

A) perché L’Italia non c’è? Semplice: l’Italia, malgrado la Costituzione ci impegni nei confronti dei richiedenti asilo non si è ancora dotata di una legge organica al riguardo. Così nessuno, se appena può, chiede asilo in Italia

B) scorrendo l’elenco dei paesi da cui provengono quanti richiedono asilo (e quindi dei paesi che come minimo hanno dei problemi di rispetto dei diritti dell’uomo) troviamo alcuni dei paesi attualmente impegnati nella guerra contro l’Iraq. Ci si chiede, ad esempio, che tipo di democrazia e di rispetto dei diritti dell’uomo potrà mai esportare in Iraq la Turchia.

 Mondi profughi. Territorio, cittadinanza e diritti umani

Segnalo che di profughi e cittadinanza si parla il primo aprile all’ Università dell’Aquila dove saranno presenti Laura Boldrini (UNHCR), Oliviero Forti della Caritas, il prof Gaffurri (Dipartimento di Culture Comparate dell’Università dell’Aquila), Paolo Cereda (esperto della questione profughi in Africa), Davide Zoletto (Diritti umani e profughi), Carlo Bracci (Medici contro la tortura), Rina Bousouf (profuga algerina) e Francesco de Luccia del Centro Astalli di Roma.

Un convegno, durante il quale sarà presentato il rapporto Caritas sull’Immigrazione, per cercare di trovare risposte di umanità alla sfida dell’inumanità.

 Aluisi Tosolini

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