Direzione didattica di Pavone Canavese

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i nodi della interculturalità

 

I dati essenziali dell’educazione interculturale, tenendo presente la definizione fornita dalla CM 205/90 e dai successivivi documenti del Ministero possono essere così sintetizzati:

A. l' interculturalità è un dato strutturale e non passeggero o marginale della società. E' risorsa positiva per la crescita sia dei singoli che della società [nodo della costruzione dell'identità entro la società globale]

B. l'interculturalità va declinata nella logica della democrazia che esiste se - e solo se - esistono differenze [nodo della relazione tra diversità secondo una logica costruttiva: verso una casa comune ancora da costruire, da costruire assieme]

C. le differenze non vanno eliminate (omogeneizzate) da devono positivamente interagire secondo la logica della democrazia e della "convivenza costruttiva": l'obiettivo non è l'integrazione ma la creazione di una società che si fonda sulla diversità [nodo della inter-relazione tra universalismo e relativismo]

D. le relazioni interculturali sono relazioni fra differenti identità: occorre che tali identità siano riconosciute e riconosciute proprio nella loro "differenza" [nodo del riconoscimento]

E. ciò implica, sia per gli "autoctoni" che per chi "immigra", fare i conti con la propria cultura: riconoscerla, decostruirne gli aspetti ritenuti universali mentre in realtà sono solo frutto del divenire storico di una specifica esperienza di umanità [nodo della decostruzione-costruzione]

F. interculturalità non nega il conflitto (anzi lo riconosce, lo tematizza, lo porta a galla) ma educa (ed apprende) a risolvere il conflitto secondo modalità nonviolente o comunque non distruttive (cfr. al riguardo direttiva MPI n. 58 del 8/2/1996 su educazione civica e cultura costituzionale e CM 73/94 per quanto concerne la professionalità docente chiamata a "mettersi in gioco") [nodo della gestione e della conflittualità nonviolenta tra differenze]