Direzione didattica di Pavone Canavese

05.03.2001

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UNO SPAZIO SONORO AL NIDO

...Ehi...pss...Signor Bambino...
lo sai che esiste un posto
dove tu entri e tutto suona?
Dove i suoni sono nascosti?

Manuela Filippa

Questo luogo, all'interno dell'asilo nido, è la casa dei suoni; come la casetta di Hansel e Gretel anche la casa dei suoni permette al bambino di entrare in un mondo sonoro con tutto il corpo, di esplorarlo, di manipolare gli oggetti con tutti i sensi, visto che ne è immerso...l'idea di contenimento che dà uno spazio ben definito come una casetta permette, paradossalmente, al bambino di giocare più liberamente con la finzione e la fantasia (basta pensare alla casa delle bambole...) E' fondamentale che anche il bambino molto piccolo possa sviluppare l'attenzione alla coppia oppositiva dentro\fuori: fuori dallo spazio sonoro c'è silenzio e dentro il suono...Ma, allo stesso tempo, possono accadere magie strane...Si può portare fuori il suono (nascondendolo addosso)...o portare dentro il silenzio...

La casa dei suoni deve avere caratteristiche ben precise:

Giochi possibili:

  1. Nascondere il suono nello spazio sonoro ( ad es., la carta sotto i piedi che suona al loro passare, oppure oggetti sonori nascosti in fazzoletti colorati nelle fessure dello spazio e si invita il bambino a cercare il suono; per stimolare l'attenzione al suono e la capacità di discriminarne la provenienza quando il bambino è voltato far "suonare lo spazio", si facilita così anche la sua ricerca del suono nascosto)
  2. Nascondere il suono su di sé...prendere un suono dallo spazio sonoro e nasconderlo sul proprio corpo per portarlo fuori.

LA PRESENTAZIONE E LA GESTIONE DELLO SPAZIO SONORO AI BAMBINI

I bambini conoscono già bene alcune parti dello spazio sonoro perché l'hanno costruito con gli educatori (es. ne hanno colorato l'ingresso con i colori a dita...).Per incuriosirli maggiormente è preferibile, però, che i suoni vengano posizionati dall'educatrice che, nascondendo alcuni oggetti sonori, può dare il via ad una serie di giochi all'interno della casetta. La presentazione deve avvenire in forma mimico - narrativa (è preferibile una breve storia accompagnata da alcuni degli oggetti sonori che i bambini incontreranno nello spazio). In questo caso risulta chiaro come la formazione degli educatori dovrà essere di tipo animativo, dato che dovranno saper inventare una semplice e breve storia utilizzando 4 o 5 strumenti o oggetti sonori, una breve canzoncina o una filastrocca mimata. Una volta presentato lo spazio, le educatrici accompagneranno il bambino (da solo o in piccoli gruppi) all'interno della "casa" proponendo una serie di azioni quali infilare, sfilare, trovare, nascondere, far uscire, schiacciare per far entrare, tirare per far uscire... Terminata la fase di esplorazione senso- motoria si potrà dare il via ai giochi...

Manuela Filippa è chitarrista, si è laureata in Scienze dell'Educazione e sta svolgendo l'attività di dottorato in Pedagogia. Si sta specializzando in Animazione Musicale e Musicoterapia; sta attualmente conducendo laboratori musicali nelle scuole materne ed elementari, sta conducendo attività di Animazione Musicale nell'ospedale infantile Regina Margherita e si occupa di formazione degli educatori di asilo nido presso la scuola professionale di S.Cassiano (Alba). E mail: mgfilippa@libero.it