Direzione didattica di Pavone Canavese

NUOVO CORSO: materiali e documenti della politica scolastica della legislatura attuale


21.12.2008

Il maestro torna "maestro"
a cura di un gruppo di insegnanti della provincia di Catania



Dal 14 novembre al 12 dicembre 2008 venti Maestre  di “buona volontà” delle Scuole  Primarie della Provincia di Catania, guidati dal preside Giuseppe Adernò , hanno partecipato, presso l’Istituto “G. Parini”  a cinque incontri  settimanali di studio sugli attuali Ordinamenti della Legge 169/2008.
Gli incontri di riflessione e di studio hanno prodotto un proficuo  scambio di  esperienze tra i docenti elle classi quinte, particolarmente coinvolte alle innovazioni che saranno messe in atto il prossimo anno scolastico in merito ai moduli orari ed al “maestro unico o prevalente”
Si sentiva, infatti l’esigenza di un’adeguata preparazione disciplinare incrociata tra i docenti che per anni hanno svolto attività di insegnamento nello steso ambito (linguistico o matematico) ed un proficuo scambio di proposte metodologiche , così da non arrivare impreparati nell’eventuale necessità di gestione della classe come maestro  unico, se i genitori sceglieranno il modulo della 24 ore di lezione.
La riflessione è stato diligente ed accurata  nello studio delle normative e dei diversi pareri presentati alla Camera dei Deputati, in merito alla Legge 169 e alle innovazioni ministeriali che coinvolgeranno dal prossimo anno scolastico la scuola primaria.
Il maestro ritorna “maestro
”  ha costituito lo slogan di ricerca della professionalità del docente  nella prima fase delicata di apprendimento e di formazione del bambino studente, che, appena fuori dalla famiglia,  incontra a scuola  tanti saperi e  nuovi compagni di avventura.
Il compito di “maestro prevalente” sembra consolidato nella prassi ordinaria,in quanto anche con la struttura del modulo a tre, nella classe uno dei tre assume il ruolo di prevalenza per capacità organizzativa, per tradizione di scuola, per la specificità dell’ambito di insegnamento.
Si è presa, inoltre, coscienza che aver contestato il compito del “docente tutor” è stato un errore, e si constatato che il rifiuto è stato determinato dalla ventilata prospettiva di aumento stipendiale per i docente tutor, suscitando così scissioni ed attriti interne,
Si ritiene, comunque, opportuno che la prevalenza  venga adeguatamente sostenuta dal supporto di figure specialistiche con competenza  validata nei settori linguistici, musicali e di attività sportive.
Adesso che la prevalenza acquista una dimensione istituzionale ed ufficiale  sorge il dubbio circa le modalità di designazione  e si ritiene opportuno ed indispensabile che oltre alla graduatoria d’Istituto che tiene conto degli anni di servizio ed il punteggi per situazione familiare (figli, residenza coniuge) si metta in atto una graduatoria di merito e di competenze professionali, tenendo anche conto della disponibilità personale, della garanzia di permanenza nello stesso Istituto, dei corsi di formazione  sostenuti  (master e titolo culturali), della scelta dei genitori e delle capacità  metodologiche, relazionali e di coordinamento di un gruppo di lavoro, qual è, appunto, la classe modulare..
Da qui scaturisce la necessità e l’urgenza di rendere obbligatori i corsi di formazione  e di qualificazione didattica e metodologica , magari operando il semestre o anno sabbatico ,che tanto bene potrà apportare per le prospettive di una linfa di qualità e di innovazione didattica, che comincia  a diffondersi n tutte le scuole.
La contemporaneità, intesa come opportunità per operare nella direzione della personalizzazione, del recupero e del potenziamento viene ritenuta dai componenti del gruppo una preziosa risorsa da non perdere e da meglio qualificare.
La recenti indicazioni ministeriali che lasciano ai genitori la facoltà di optare per il servizio scolastico di 24,27,20 o 40 ore   trova tutti concordi ed orientati nel guidare i genitori verso la scelta dell’organizzazione scolastica a  trenta ore, lasciando così quasi immutata l’attuale  situazione dell’organico..
Sarà compito di ciascuna scuola motivare e guidare  i genitori verso tale scelta, qualora non si possa organizzare il tempo pieno e non solo a garanzia delle cattedre, ma ancor più per un efficace ampliamento dell’offerta formativa che aiuta lo studente a crescere meglio nella società di oggi  multietnica e polifunzionale.
L’organizzazione scolastica  di 30  o 33 ore  settimanali, anche con la “settimana corta” ed il rientro pomeridiano potrà essere garanzia di mantenimento dell’attuale organico ed il proseguimento di una funzionale azione didattica integrata tra il docente prevalente e i docenti specialisti nelle discipline. Impianto didattico che ha dato finora buoni frutti, confermati dalle statistiche  internazionali.
Un’altra richiesta emersa nel gruppo si riferisce al numero degli alunni per classe che sia contenuto tra i 20 e i 25 alunni a garanzia di un lavoro didattico efficiente
Tali parametri non devono, comunque, scadere  in situazioni limite che consentano la formazione di classi con 15 o 13 alunni.
Il desiderio di lavorare bene è forte in tutti in tutti i docenti, ma la richiesta di strutture, attrezzature, sussidi didattici appare giustificata e di primaria importanza.
Avviare un anno scolastico senza conoscere le risorse disponibili, significa lavorare nel vago, nell’incertezza, nel dubbio, a scapito di una vera qualità e di un lavoro proficuo che, se realizzato in fretta ed in tempi contratti, appare mortificato ed improduttivo.
I docenti del corso hanno preso coscienza che  oggi la scuola cresce, mantiene il suo organico, si sviluppa in qualità, soltanto se la Comunità scolastica, in tutte le sue componenti,  si impegna a prendere coscienza delle proprie responsabilità, assumendosi precise responsabilità nei confronti delle famiglie a garanzia del servizio richiesto. 
La garanzia del posto di lavoro va assicurata  soltanto attraverso un proficuo e riconosciuto servizio ed il dialogo con le famiglie non è da ritenersi un atto formale, bensì sostanziale per il futuro della scuola. 

 

Le Insegnanti delle Scuole:
C.D. “Piersanti Mattarella” di Gravina
C.D “Falcone” di San Giovanni La Punta
C.D “Rossi” di Acicatena
I.C. “Vespucci” di Catania
I.C. “Parini” di Catania

 

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