Direzione didattica di Pavone Canavese

NUOVO CORSO: materiali e documenti della politica scolastica del dopo-Moratti


07.04.2007

La scuola italiana non ha bisogno di "cornici filosofiche"
di Norberto Bottani (dalla newsletter dell' ADI - Associazione Docenti Italiani)


Sul documento sulle linee-guide per la revisione delle Indicazioni Nazionali il giudizio di Norberto Bottani è particolarmente severo e “disincantato” :

Il testo ruota ossessivamente attorno all'idea di centralità della persona. Dissento da questa impostazione che, al di là di richiami filosofici, sottende finalità individualistiche e quindi egoistiche della scuola. Si risfodera un personalismo di cinquant'anni fa, di cui la scuola è purtroppo tuttora intrisa. Il documento è pervaso da un'aurea spiritualistica che prescinde da un'analisi rigorosa delle ragioni dell'odierna crisi profonda della scuola. Non ci si pone il problema del perché oggi una percentuale inaccettabile di giovani a scuola non apprende e si annoia, dell'assenteismo, della violenza dentro e fuori la scuola. Sono in atto cambiamenti epocali: crisi sociali, crisi di linguaggio, crisi di relazioni umane, una vera e propria metamorfosi culturale, contro cui la scuola può fare ben poco. Ma almeno ci si dovrebbe interrogare sulle priorità da affrontare, sugli strumenti e le modalità per dotare tutti di alcuni indispensabili apprendimenti. Non ci si può di certo rifugiare nel sapere imparare, sapere fare e saper essere. Si vagheggia infine di un nuovo umanesimo. È un'illusione. Come afferma il filosofo tedesco Peter Solterdijk, uno dei più acuti e disincantati osservatori della società contemporanea, "l'era dell'umanesimo moderno come modello scolastico ed educativo si è spenta, così come si è spenta l'illusione che riteneva fosse possibile organizzare strutture di massa, sia politiche che economiche, sul modello amichevole di una società letteraria" (Solterdijk,1999). La scuola italiana, in questo momento, non ha bisogno di cornici filosofiche e moralistiche, ma di chiarezza su pochi obiettivi di fondo praticabili, su strumenti di lavoro adeguati, e su una rigorosa operatività.

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