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Precariato e dintorni - a cura di Paolo Fasce

(09.08.2013)

Consigli ai neo abilitati TFA: rivendicazioni praticabili.

 

 E' evidente, almeno a me, il fatto che se lo Stato è così inefficiente da bandire numeri a caso, a patirne non può essere un abilitato che ha ottenuto un titolo, pagato delle tasse universitarie, superato una selezione, dedicato un anno della propria vita a questo scopo (dopo quelli della laurea). Quindi trovo assai legittimo che gli abilitati TFA richiedano l'inserimento in GaE, mantenendo un sistema a doppio canale Concorso/Graduatorie.
Beninteso occorre migliorare il canale concorsuale che, allo stato attuale, pare piuttosto deficitario, ma questo è un altro discorso.
Ritengo tuttavia che la mobilitazione per l'inserimento nelle GaE non sarà sufficiente, almeno per qualche anno per mancanza di "massa critica", e quindi occorre un piano B che con la presente suggerisco.
La linea del Piave delle rivendicazioni dei tieffini dovrebbe essere la seguente:
inserimento immediato nella seconda fascia delle graduatorie d'Istituto;
allargamento della validità della seconda fascia non già alle sole 20 scuole attualmente previste, ma a tutta la provincia (come per le GaE);
reclutamento entro il 31 di agosto, con chiamate da Provveditorato (UST provinciale) in coda alle chiamate dalle GaE.

Questa modalità renderebbe l'abilitazione tramite TFA una sorta di quarta fascia delle GaE e, almeno dal punto di vista della pagnotta (conseguimento di incarichi a Tempo Determinato) l'avere conseguito l'abilitazione sarebbe un concreto vantaggio sui non abilitati.
Augh. Ho detto.

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