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(7.10.2000)

Navigazione protetta - di Marco Guastavigna   

Anche la navigazione "materiale" ha sempre avuto e ha i suoi rischi. Non per questo gli adulti hanno rinunciato o rinunciano a far viaggiare per mare le nuove generazioni: adottano per esse particolari precauzioni, da giubbotti di salvataggio su misura, alla costruzione di ambienti protetti per le lunghe percorrenze, all'interdizione ai bambini di certe zone della nave, contenenti dispositivi, macchinari e quant'altro possa comportare pericolo. Insomma, hanno esercitato il loro diritto-dovere di tutela.

Per la tutela dei bambini nella navigazione "immateriale", accanto a soluzioni molto sofisticate e impegnative, che prevedono l'impiego di dispositivi hardware e software complessi, esistono - nati in genere per essere usati dai genitori, in situazione domestica- numerosi strumenti di uso semplice e tutto sommato efficace che possono interessare quindi anche la scuola.

Tra questi si collocano i browser (strumenti di navigazione) per bambini. Ne è consultabile un elenco abbastanza ampio in Kids Freeware - Free Software and Internet Services for Kids.

Questi programmi prevedono un meccanismo di supervisione adulta, secondo modelli parzialmente diversi, di cui illustro qui di seguito tre esempi paradigmatici:
- Bounce consente di generare una lista di siti sempre accessibili e simmetricamente una lista di siti mai raggiungibili; di definire un tempo massimo di navigazione giornaliero; di avere un elenco dei siti giornalmente visitati dai bambini; di utilizzare filtri per la connessione che escludono le pagine che contengono certi termini e espressioni; ciascuna di queste funzioni, inoltre, è associabile a un profilo utente diverso, con il suo login e la sua password; il programma, infine, può essere posto in autoesecuzione all'avvio di Windows e interviene a richiedere la "parental password" a ogni esecuzione di un browser tradizionale emettendo, a casse accese, un barrito di cui perfino Go!Zilla può ben essere invidioso.
- At Kids Browser consente anche interventi più decisi, sempre attraverso il meccanismo della supervisione adulta. È infatti possibile eliminare la possibilità di inserire indirizzi e il menu Go, per cui l'utente potrà navigare soltanto nell'ambito del bacino di siti predefinito dal genitore o dall'insegnante.
- Chibrow propone la soluzione più radicale: la possibilità di navigare esclusivamente nel bacino di siti definito dal supervisore adulto.  A differenza dei due prodotti precedenti (shareware) è free: per poterlo usare dobbiamo soltanto al primo avvio inviare la nostra  mail al centro di registrazione. Cliccando qui ne puoi scaricare le sommarie istruzioni in italiano da me redatte (formato PDF).

L'idea di interdire (in qualche modo di censurare) non è mai del tutto convincente e piacevole. Propongo perciò di considerare la faccenda da un altro punto di vista. Definire un bacino di siti "consentiti" può in realtà essere per gli adulti occasione di ricerca "mirata" e di costruzione di un progetto di consultazione di informazioni secondo un senso e uno scopo utili sul piano formativo ai bambini per qualcosa di più della navigazione in sé e per sé. Non si dimentichi inoltre che nessun insieme di siti è definitivo e esclusivo; da una parte il lavoro può quindi essere considerato in prospettiva dinamica e dall'altra la definizione di insiemi diversi può tradursi in utili classificazioni e ordinamenti delle risorse di Internet.