Direzione didattica di Pavone Canavese

24.10.2005

Convegno di Forlì: una pessima idea...
di Clara Biacnhi


Apprendo dalla comunicazione di Patrizia di Cento (il riferimento è ad una comunicazione passata il 23 ottobre nel sito www.retescuole.net che richiamava un articolo pubblicato la sera precedente in www.tecnicadellascuola.it, ndr ) che in occasione del convegno nazionale organizzato dall’Amministrazione comunale (immagino di centro sinistra) di Forlì del 22 ottobre, nel corso del quale si è dibattuto sulla duplice funzione del portfolio (di valutazione e di documentazione dei processi di apprendimento), è stata annunciata l'uscita della circolare ministeriale sul portfolio obbligatorio.

Nel ricordare a tutti e a tutte che il Portfolio nasce su due presupposti: l'istituzione del tutor che ancora non c'é (la contrattazione è ancora ferma all'Aran) e le indicazioni nazionali che non hanno ancora completato il loro iter (sono pertanto ancora indicazioni facoltative), mi vien da dire che le amministrazioni della Regione Emilia Romagna brillano sempre, ed anche in questa occasione non si smentiscono, per essere più realiste della re e gettano nello sgomento chi, volendosi liberare da amministrazioni di centro destra, sogna un futuro migliore con il centro sinistra. Ci saremmo aspettati che il titolo del convegno proposto dall'amministrazione di sinistra fosse: "Perchè il portfolio del Ministero va rifiutato? Proposte di pratiche metacognitive inclusive". Il convegno che si è svolto avrebbe potuto invece farlo il Miur.

Il sindaco di Forlì è Nadia Masini dei DS a lungo sottosegretaria al Ministrero alla Pubblica Istruzione con il centro sinistra e con la quale il Movimento difesa a Tempo Pieno non ebbe rapporti facili negli anni in cui si voleva abolire il Tempo pieno per inauguare i moduli della legge 148. Vi invito a leggere il programma dei lavori. E' sintomatico di come brillanti menti della sinistra, lo dico senza ironia, discutano di Portfolio come se la riforma Moratti fosse altra cosa e come se gli strumenti scelti fossero di per sé neutri.

Un conto è discutere sull'importanza del saper riflettere sul proprio percorso formativo (processi metacognitivi), attività importantissima da fare con le creature e studenti, fonte di consapevolezza e libertà; un conto è avvallare la politica del Ministero sul portfolio che tenta soltanto di creare uno strumento funzionale alla canalizzazione in percorsi differenziati.

Senza estremismi ma con chiarezza e radicalità saluti a tutti/e.
Clara Bianchi maestra elementare a Tempo Pieno e ancora in compresenza Milano.

P.S.Ci mancava anche questa.
Albertina Soliani, dove sei? Non avevi detto che il centrosinistra avrebbe spazzato queste sciocchezze? Di chi possiamo fidarci?

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