Direzione didattica di Pavone Canavese

Scuola maestra di vita

07.08.00


Scuole autonome  a sovranità limitata
A proposito di alcune recentissime circolari

Durante il meritato riposo estivo sarebbe proprio opportuno andare al mare oppure fare salubri passeggiate nei boschi. Qualche buona lettura per mantenere in forma il cervello con il cercare di tenersi alla larga dai problemi è l'ottima ricetta per una vita sana.

Ma l'abitudine a "navigare" non ci abbandona, è una sorta di dipendenza ormai indotta anche dal nostro Ministero della P.I. che non solo non ha perso l'abitudine di scrivere circolari (ma come l'autonomia non doveva liberarci definitivamente dal vertice dirigista?) ma ci invita costantemente a reperirle su internet.

Spesso si tratta di bozze di circolari per cui alla fine la confusione è sovrana e non si è mai sicuri se quello che si è letto ha valore legale oppure no.

E allora ... ecco fresche di stampa alcune importanti circolari :una bozza di circolare sui curricoli e una circolare, la n.193 del 3 agosto 2000, indirizzata ai dirigenti regionali delle regioni in cui si effettua la sperimentazione del nuovo assetto amministrativo, e ai provveditori con la quale vengono date disposizioni per la preposizione dei capi d'Istituto alle scuole dimensionate,

Due circolari "forti" che però danno luogo e fondamento al sospetto mai sopito che l'autonomia stenterà a partire (forse perchè ha molti nemici proprio nella burocrazia) e che forse sarà solo un'autonomia formale più che sostanziale.

Vediamo di fare il punto della situazione e di precisare questo assunto.

Per i capi d'Istituto è appena uscita la circolare n.193 del 3 agosto con la quale i Provveditori sono obbligati ad emettere entro il 1° settembre un formale provvedimento di riconoscimento dell'autonomia alle singole istituzioni dimensionate e di attribuzione ad esse della personalità giuridica. Inoltre i provveditori sono delegati dai direttori generali ad adottare provvedimenti collettivi di preposizione dei capi d'Istituto alle Istituzioni scolastiche autonome.

Ogni capo d'Istituto eserciterà i poteri connessi con l'entrata in vigore del regolamento di autonomia ...Bene!
Era quello che molti auspicavano...Eppure , ecco la prima limitazione dell'autonomia, il dirigente potrà esercitare i poteri che sono poi funzionali all'autonomia stessa "fatte salve le limitazioni discendenti dalla necessità di attendere il riordino dell'amministrazione centrale e periferica" Come a dire , attenzione, non è che siete proprio autonomi ..l'Amministrazione è sempre l'Amministrazione , e vi sono e vi saranno delle gerarchie di cui tener conto( ?)

E allora come una sorta di compromesso o di "piccolo regalo", ecco finalmente sciolto l'enigma relativo alla nomina dei collaboratori.

Vale a tale proposito il comma 5 dell'art.25 bis del D.L.vo 29/93 che prevede per il dirigente scolastico la possibilità di avvalersi della collaborazione dei docenti da lui individuati. Per il collaboratore vicario tuttavia occorrerà aspettare una ulteriore circolare.

Tuttavia la limitazione più forte è il conferimento formale (ma anche sostanziale!) della qualifica che avverrà molto più tardi:"Per quanto riguarda il conferimento formale degli incarichi dirigenziali e la stipula dei relativi contratti individuali, che recheranno anche l’indicazione della durata degli incarichi stessi e l’entità del connesso trattamento economico, occorrerà attendere il contratto nazionale di lavoro dei dirigenti scolastici che disciplinerà anche gli altri istituti demandati alla contrattazione collettiva."

Ecco dunque la verità : la trattativa sul contratto non è stata ancora avviata , saremo preposti alle istituzioni autonome senza contratto e come capi d'Istituto . Avremo cioè le responsabilità di dirigenti senza esserlo! E' questo, è logico supporlo, porterà a gravi ritardi nell'attuazione dell'autonomia... Sono ormai stanco di ripeterlo ... Ma i sindacati che fanno?

Veniamo all'altra circolare ancora per fortuna in nuce.

Una obiezione... Ma non era sufficiente aver approvato un regolamento relativo all'attuazione dell'art.8 sui curricoli, che è legge, al quale le scuole si dovevano riferire?

No, ancora una volta si è sentita la necessita di emanare una circolare che spiega e limita il regolamento.

Non si sa mai , tante le volte che qualcuno si sia messo in testa di attuare veramente l'autonomia mettendo in atto uno studio appassionato e una ricerca metodologica e didattica sul campo in modo da liberare energie e capacità!

Ecco allora pronta la bozza di circolare presentata ai sindacati il 12 agosto nel corso di un primo incontro tra Ministero e OO.SS. della scuola firmatarie del contratto.

Presso la Direzione Generale dell’Istruzione Classica, è stata presa in esame la bozza di circolare sulle procedure di attuazione per l’anno scolastico 2000/2001 del Regolamento che reca norme in materia di curricolo delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 8 del DPR n. 275/99.

Ancora una osservazione: una circolare di tal genere dovrebbe essere posta all'attenzione almeno del CNPI piuttosto che ai soli sindacati.(forse ci avranno pensato, non ne sono a conoscenza) E' vero infatti che l'attuazione del regolamento dell'autonomia importa conseguenze a livello sindacale per la gestione del personale , ma è anche vero che ha delle conseguenze più marcate dal punto di vista pedagogico, metodologico e didattico che sono di stretta competenza degli Organi Collegiali delle singole Istituzioni "autonome"...Tra l'altro alcune materie, ribadite le norme contrattuali , avrebbero potuto essere lasciate alla competenza della contrattazione a livello d'Istituto tra il "Dirigente scolastico" e le RSA e alla competenza del Collegio dei Docenti.

Ma vediamo brevemente il contenuto della circolare.

Essa contiene disposizioni specifiche per la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Elementare, la Scuola Media; per la Scuola Superiore il riferimento attiene soltanto all’ordine tecnico ed artistico.

Dopo aver puntualizzato che:

"I curricoli delle scuole di ogni ordine e grado, statali, paritarie, pareggiate e legalmente riconosciute, ivi compresa la scuola dell'infanzia, - a decorrere dall'a.s. 2000/2001 e sino a quando non sarà data concreta attuazione alla legge n. 30/2000 - sono costituiti dagli attuali ordinamenti di studio e relative sperimentazioni funzionanti nell'anno scolastico 1999/2000, sia avuto riguardo ai piani di studio che all'orario di funzionamento di ciascuna istituzione scolastica; quest'ultimo dovrà garantire il diritto degli alunni ad usufruire del monte ore complessivo previsto dal curricolo per le singole discipline ed il rispetto degli obblighi di servizio del personale docente.

L'applicazione transitoria dell'art.8 - motivata dalla sfasatura temporale di piena attuazione della Legge sul riordino dei cicli rispetto all'entrata a regime dell’autonomia - consente immediatamente alle scuole il graduale e progressivo consolidamento dell'utilizzo di tutti gli strumenti di flessibilità organizzativa e didattica previsti dal Regolamento sull'autonomia, lasciando al momento inalterati gli obiettivi generali del processo formativo (art.8 lett. a del D.PR. n. 275/99)."

Subito puntualizza e stabilisce quali sono gli adempimenti delle scuole "autonome"...

"Le Istituzioni scolastiche formuleranno per l'a.s. 2000-2001 il proprio Piano dell'Offerta Formativa, assumendo come riferimento i curricoli di ordinamento e/o sperimentali attivati nell'a.s. 1999/2000, compresi i corsi ad indirizzo musicale nella scuola media, previsti con D.M. n.201/1999 e successiva C.M. n.202/1999, nonché i corsi post-qualifica degli indirizzi audiovisivo, della ceramica, fotografico e marittimo, che rappresentano il naturale prosieguo dei relativi corsi di qualifica passati in ordinamento con i DD.MM. del 17.2.1997, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 102 del 21 maggio 1997.

Ciascun Istituto procederà, inoltre, a definire il piano di studi di ciascun corso di studi secondo le seguenti quote orario definite nel citato Regolamento: (

Essa - nella fase di prima applicazione dell'art. 8 - assorbe in sé anche il valore di limite di flessibilità della quota nazionale ed ovviamente quella prevista dagli artt. 3 e 8 del Regolamento n. 323/99, attuativo della Legge n. 9/99 relativa all'elevamento dell'obbligo scolastico."

Ed infine non può esimersi dal proporci le modalità di attuazione...come nella migliore tradizione!

"La quota dei 15% potrà essere utilizzata secondo le seguenti modalità:

a) conferma del monte ore annuale di ciascuna disciplina presente nel vigente piano di studi; in tal caso la quota del 15% è utilizzata dall'istituzione scolastica per aderire ai curricoli nazionali previsti dall’ordinamento o dai decreti autorizzativi della sperimentazione, già funzionante nell'a.s. 1999/2990;

b) realizzazione di compensazioni tra le attività e discipline previste dai piani di studio di ordinamento o sperimentali, al fine di adeguare anche temporaneamente l'insegnamento a specifiche esigenze degli allievi (cfr. sperimentazione dell’autonomia, ai sensi del D.M. 179/99); c) introduzione di nuove discipline, utilizzando i docenti in servizio in ciascun istituto, anche in attuazione dell'organico funzionale ove esistente in forma strutturale o sperimentale.

Le discipline di nuova introduzione potranno - in coerenza con l'identità del percorso formativo - essere utilizzate per facilitare l'orientamento e la mobilità dell'interno del sistema di istruzione e fuori di esso, nonché per valorizzare le diversità storiche, culturali e sociali esistenti nel Paese."

Lasciamo a questo punto ogni commento ai lettori che possono reperire il testo completo della bozza di circolare sul sito della CISL SCUOLA.

Vorrei porre un interrogativo: esagero forse a pensare che ci troveremo di fronte ad una AUTONOMIA LIMITATA?

Certamente molto dipenderà dalla nostra intelligenza e dalla nostra esperienza.

E' probabile che nei fatti riusciremo a conquistare quella libertà che in fondo ci compete che è la libertà di insegnamento garantita dalla nostra costituzione , nonostante una burocrazia ancora arroccata sui propri privilegi.

Intanto forse è meglio per me continuare le mie passeggiate nella campagna marchigiana tra il leopardiano colle dell'Infinito e il pincio di Potenza Picena. Sarà meglio anche per i miei pochi lettori se l'ottimo Reginaldo Palermo avrà deciso nel frattempo di pubblicare questa sorta di appunti ...

Girio Marabini