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SCUOLA OGGI: Documenti e interventi sulla  politica scolastica della XVII legislatura

18.01.2015

La storia insegna, ma non ha scolari (A. Gramsci)

La scuola contro il terrorismo? Cosa risponderebbe N. Bobbio?
di Rodolfo Marchisio

 

Un giornaletto discutibile, una strage feroce e assurda e la libertà di espressione.

 I fatti sono noti a tutti: un duplice atto di terrorismo con molte vittime civili (obiettivo dichiarato dei terroristi). Colpiti: un market ebraico e un giornale satirico, forse neanche un gran che, ma preso subito come bandiera della liberta di espressione nel paese dell’Illuminismo.
Le stragi sono feroci e assurde, il terrorismo va combattuto con decisione, neppure una sola persona deve morire, tanto più per motivi come questi, è ora di smetterla (TUTTI) di fare  la guerra e soprattutto la guerra ai civili. A cento anni dalla I^ guerra mondiale che ha dato l’avvio a questo processo di massa che non si è più fermato, attraverso la II guerra, la Bosnia, le guerre attuali, le bombe “intelligenti”, il terrorismo. La guerra ai civili.

 Per cosa hanno percorso 200 metri i ca 50 capi di Stato o governo?

a-      Libertà di pensiero, espressione…?

b-     Difesa dell’occidente e dei suoi valori?

c-      Lotta al terrorismo?

Sulla lotta al terrorismo siamo tutti d’accordo, occorre passare ai fatti ed avere sistemi di collaborazione e protezione adeguati. Quanto costano i Servizi segreti francesi che ci hanno fatto una figuraccia? Quanto collaborano le agenzie in lotta fra loro anche all’interno degli stati (USA ad es.)?


Quanti di quei capi di Stato non avrebbero dovuto esserci alla marcia?

 Se parliamo dei diritti quasi nessuno di loro aveva il diritto di essere lì, dai leader/dittatori arabi che schiavizzano le donne e che non concedono libertà di espressione, a Israele (con le sue bombe intelligenti e i loro effetti collaterali, le sue colonie incessanti…), agli USA che ci spiano e che fanno le guerre ai civili per il petrolio, all’EU che non ci dà lavoro e welfare.

A proposito dell’Arabia saudita due episodi recenti:

a)     le ragazze della scuola femminile che scappavano dall’incendio della scuola, respinte nel rogo dalla polizia religiosa, perché avevano dimenticato il velo (Gramellini)

b)     Il ragazzo arabo condannato a 10 anni di carcere e 50 frustate ogni venerdì per avere aperto un blog in cui si discuteva della religione per cui si mobilita Amnesty.

 
Libertà di espressione, diritto di 1^ generazione
(N.Bobbio, L’età dei diritti, Einaudi)

 Le libertà di espressione, stampa, associazione … sono diritti di 1^ generazione, quelli conquistati dagli Illuministi e dalla borghesia nel 700 contro i monarchi assoluti. N.B.
Stracitati gli Illuministi: non sono d’accordo con quello che dici, ma sarei disposto a morire…
 Ma quanti sono disposti a morire (o anche solo a spendere dei soldi) per il nostro diritto al lavoro, salute, istruzione, all’acquadiritti di 2^ generazione, quelli conquistati nell’800 dalle lotte degli operai e contadini contro padroni e stati? N. B.
Quanti per difendere le donne, i bambini, gli anziani, i malati (diritti di 3^ generazione, proclamati nel 900 nelle varie carte dei diritti, N. B.)? Siamo tutti illuministi perché oggi costa meno difendere la libertà di stampa (continuamente taroccata in tutti i paesi) che investire in lavoro, scuole, ospedali che funzionino? In bambini che non debbano andare a fare il soldato e bambine che non debbano morire imbottite di esplosivo (senza neanche andare in paradiso in quanto donne)?

Cosa c’entrano i diritti di 2^ generazione con quelli di 1^ (“borghesi” e occidentali)

 Premesso che la parola Jihad ha nel Corano due diversi significati: a- Grande Jihad la piena conversione e la vittoria del bene sul male dentro di noi, e b- piccola jihad portare la parola del profeta nel mondo, anche attraverso la guerra santa; ma almeno nell’ 8° secolo senza conversioni forzate.  Chi non voleva convertirsi pagava una tassa, ci insegna la storia e continuava a fare il suo lavoro e a credere nel suo dio. Questi terroristi non sono neanche granché come musulmani.
Se vogliamo però dialogare con il mondo arabo – che non s’identifica con l’Islam che a sua volte non s’identifica col terrorismo - dobbiamo tener conto delle diversità e non partire dal fatto che l’occidente è meglio, ma che siamo differenti; citiamo ad es il significato della parola giustizia che per noi e per il mondo arabo tradizionale ha due significati diversi in relazione alla storia vissuta. Per noi giustizia è anche avere dei diritti che siano rispettati (anche giustizia sociale), per una parte consistente del mondo arabo giustizia = rispetto della legge. Che poi spesso s’ispira al Corano…
Allora civili sono quelli che sono come noi? Occidentalizzati. Ricordate i barbari (cioè tutti quelli che non erano romani, i diversi da noi?).
Oppure lavoriamo – faticosamente- per valori condivisi e universalmente accettati e rispettati contro la barbarie vera e la smettiamo di dare cattivi esempi che diventano pretesti?

Guardiamo fuori di casa

 Le stragi di bambini a scuola dei folli USA difesi dalle lobby delle armi e quelle di un attentato terrorista cosa hanno in comune? Religione vs interessi/cultura delle armi, comunque, violenza, follia, fanatismo.

Tutti i problemi che lo Stato e la società non sanno risolvere vengono scaricati sulla scuola: costa poco dirlo.

Meglio investire in scuola o in spionaggio/sicurezza? 

Si potrebbe fare diversamente e uno degli intervistati, alto funzionario dei servizi USA aveva inventato il modo, che rendeva espliciti i dati solo se necessario ed in base a parole chiave. Ma hanno preferito un sistema più totale, invasivo e costoso quelli che “ci difendono”.
Anche la liberta di espressione e la libertà di associazione in rete, come la segretezza della corrispondenza, l’inviolabilità del domicilio e del mio PC/TIC sono diritti di 1^ generazione diventati nelle TIC diritti di 4^ generazione N.B.

E se Marx avesse, a livello di analisi, ragione e se il neocapitalismo monopolistico (finanziario o tecnologico) non fosse ancorché l’ultimo, un modello, una soluzione, ma la causa dei nostri problemi? G Sapelli, non certo un marxista, ci torna in L’attualità di Marx, goware. EB

Da chi vogliamo essere depredati dei nostri diritti? Si può scegliere?

E il cerchio si chiude. Mi scuso di avere indegnamente citato Bobbio che spesso faceva domande, non dava risposte, ma indicava strade.

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