DA: " DA QUARTO AL VOLTURNO" di G. C. Abba
22 MAGGIO. ANCORA A PARCO  

In questo estratto viene descritto l'incontro tra un Garibaldino e Padre Carmelo, un uomo di chiesa.  Nel dialogo tra i due emerge il confronto tra due mondi, due Italie, quella del nord e quella del sud, e due diverse aspettative rispetto all'unità d'Italia.

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- Venite con noi, vi vorranno tutti bene.

- Non posso.

- Forse perché siete frate? Ce n'abbiamo già uno. 
Eppoi altri monaci hanno combattuto in nostra compagnia, senza paura del sangue.

- Verrei, se sapessi che farete qualche cosa di grande davvero: ma ho parlato con molti dei vostri, 
e non mi hanno saputo dir altro che volete unire l'Italia.

- Certo; per farne un grande e solo popolo.

- Un solo territorio...! In quanto al popolo, solo o diviso, se soffre, soffre; ed io non so che vogliate farlo felice.

- Felice! il popolo avrà libertà e scuole.

- E nient'altro!  - interruppe il frate: - perché la libertà non è pane,  e la scuola nemmeno. 
Queste cose basteranno forse per voi Piemontesi: per noi qui no.

- Dunque che ci vorrebbe per voi?

- Una guerra non contro i Borboni, ma degli oppressi contro gli oppressori grandi e piccoli, 
che non sono soltanto a Corte, ma in ogni città, in ogni villa.

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