calcio8.wmf (6672 byte)  IL CALCIO TRA GLI AZTECHI tempmaya.wmf (6518 byte)

Gli Aztechi praticavano un gioco dedicato al dio del Sole.
Questo gioco speciale veniva praticato in quasi tutte le città precolombiane dell'America centrale e soprattutto dagli Aztechi.

La palla o pelota era di gomma solida e solo dopo la conquista spagnola si ebbe in Europa, per la prima volta, la notizia di questa sostanza.
Le leggende insistono sul carattere sacro del gioco, che simboleggiava la lotta tra il bene e il male, tra gli dei del Sole e delle Tenebre: chi vinceva non era soltanto un bravo giocatore, ma riportava il Sole (la palla) al suo popolo.

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Prima della partita si svolgeva un lungo cerimoniale, durante il quale i giocatori elevavano preghiere agli Dei perché li favorissero.
Per il gioco della pelota ai giocatori era richiesto di indossare un particolare abbigliamento, che comprendeva dei paragomiti e dei parastinchi-ginocchiere: evidentemente si trattava di un gioco abbastanza violento.
I giocatori più bravi si dipingevano di vari colori il viso o addirittura si tatuavano qualche parte del corpo.

A cura della classe V A di Pavone

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