Le nostre impressioni...

PASQUALE - sono contento di poter aiutare i bambini più piccoli e di spiegare a loro alcuni compiti: ora capisco perché le maestre si arrabbiano quando facciamo ripetere le cose tante volte, oppure quando disubbidiamo... Noi aiutiamo i bambini di seconda ma anche loro ci danno una severa lezione nel comportamento. Ho trovato un bambino che mi assomiglia nel carattere ed è come me, quando ero all'asilo....ora con gli altri mi relaziono meglio e non ho più paura di esprimere le mie idee. Fare il tutore mi è stato veramente utile. pasquale.jpg (29205 byte)
IRENE - Io credo che occuparsi dei bambini di seconda sia bello, ma anche difficile. La difficoltà c'è perché i bambini di seconda sono ancora piccoli e noi siamo già in quinta elementare e quindi siamo diversi. ...Però passando tanto tempo insieme stiamo diventando sempre più amici: collaboriamo e ci aiutiamo. Quando abbiamo parlato della pace, io ho capito che in ognuno di noi c'è pace, forse è per questo che stiamo così in armonia tra le due classi. Negli intervalli giochiamo insieme a palla prigioniera, divertendoci un sacco. Qualche volta litighiamo un po', però poi si rimette tutto a posto. Quando stai con un bambino di seconda ti fa sentire importante, perché puoi aiutarlo nei compito o fargli imparare nuove tecniche per i disegni... BENJAMIN - io con i quattro compagni che ho avuto fino ad ora mi sono trovato veramente bene: le due bambine erano bravissime, invece i due maschietti erano "così, così.." Io e Rebecca all'inizio non andavamo d'accordo, ma poi ci siamo messi in parità. Michela invece era sempre d'accordo quando la aiutavo o la facevo ridere. Questa iniziativa della tavola rotonda mi piace: possiamo conoscere meglio gli altri bambini e imparare a conoscere meglio e a confrontarci con le persone di altri paesi: Albanesi, Africani, Bulgari, Egiziani.
elisa.jpg (39196 byte) ELISA - Io sono molto felice di occuparmi di un compagno più piccolo di me, perché io ho tutti i cugini più piccoli di me e spesso gli adulti me li affidano perché loro fanno i lavori, quindi io sono abituata ad occuparmi di un bambino più piccolo ( ed anche più di uno..). Con i nostri compagni più piccoli, nel banco noi stiamo tre settimane, poi li cambiamo. Ogni volta che si cambia, insieme alla maestra si fa una tavola rotonda: e...meno male! Altrimenti dovremmo tenere tutto l'anno uno stesso compagno senza mai discutere dei problemi e finiremmo per litigare... A volte il compagno chiede aiuti e consigli e io glieli ho sempre dati. Fino ad ora noi che eravamo più grandi aiutavamo i più piccoli, ma adesso anche loro, se ne abbiamo bisogno, ci imprestano i materiali. Noi dobbiamo imparare a dialogare con loro e a capirci: se riusciremo a fare questo, senza mai litigare, riusciremo a raggiungere la pace interiore.
SIMONE P. - Sono già passati quattro turni e io sento che qualche cosa in me è cambiato. Non sono solo i bambini piccoli ad aver imparato da noi grandi; io ho imparato dai bambini a cui ho fatto da tutore: ho imparato che i bambini sanno guardare, che non è bello occupare il loro spazio. Nella tavola rotonda nessuno è migliore: tutti hanno pari dignità, nessuno è più bello o più bravo o più intelligente. Tra noi si è anche aperta una situazione di scambio: " io do una cosa a te, tu dai una cosa a me". Fra me e i compagni piccoli che ho avuto fino ad ora è nata un'amicizia che è destinata a finire con il prossimo anno, con l'inizio della scuola media. Ammetto che mi dispiace... MARTINA - A me piace molto questa cosa della tavola rotonda e mi piace anche tenere vicino un bambino di seconda nell'intervallo del pranzo. Fino alle due e mezza. Io i bambini di seconda li ho sempre aiutati, ma, secondo me, non hanno imparato solo loro, ma abbiamo imparato anche noi che siamo più grandi. Ad esempio quando facciamo la tavola rotonda anche i bambini di seconda dicono alla maestra come si sono sentiti a stare vicino a noi di quinta. Prima di questa esperienza i bambini piccoli giocavano solo con i loro amici, invece adesso nell'intervallo del pomeriggio, alcune volte, noi giochiamo con loro a palla prigioniera. Io prima di questa esperienza pensavo che avere un compagno piccolo vicino fosse facile, ma non è proprio così.
JESSICA - Io penso che è importante per ognuno di noi assumerci delle responsabilità, in questo caso aiutare e capire il compagno più piccolo, seduto accanto a noi. Dopo tre settimane, noi di quinta e di seconda ci sediamo in cerchio attorno ad una grossa tavola, in laboratorio, per capire che tutti noi, piccoli o grandi, siamo uguali. In questa tavola rotonda discutiamo sui fatti accaduti durante le tre settimane trascorse. Si discute soprattutto dei fatti positivi, ma anche di quelli negativi, cercando di dimenticarli. Fuori, in cortile, noi giochiamo con i bimbi di seconda se abbiamo voglia, oppure li facciamo giocare in un lato del nostro spazio, dove facciamo il campo per giocare a palla prigioniera. Ho capito che tutti noi dobbiamo aiutare il prossimo, così, dopo averlo aiutato, ci sentiamo in pace con noi stessi e con gli altri. E' stata una bella trovata fare da tutore a un bambino di seconda.

jessica.jpg (26311 byte)

SIMONE M. - Fino ad ora ho già avuto quattro compagni diversi di classe seconda, infatti ogni tre settimane cambiamo il turno del compagno di banco. Ho avuto quelli peggiori e quelli migliori, ma tutti i bambini che fino ad ora ho preso nel mio banco mi sono sempre stati di aiuto. Ho capito che io sono più grande e loro sono "coccolini" . Loro sono fragili e io sono resistente. Loro sono "dilettanti" e io so già tante cose: io devo rispettare loro e loro devono rispettare me. Dal primo giorno che li ho visti, li ho trovati simpatici tutti quanti. Quando bisticciavamo, dopo due minuti facevamo la pace. Io tutti i bambini di seconda vorrei averli come fratelli. Sono contento di fare il tutore. ALBERTO - Io devo cercare in me stesso la forza di non comandare agli altri, neanche a quelli più piccoli di me. ...Io ci sto provando, ma non riesco a non comandare agli altri...Finite le tre settimane di "tutore" a un bambino, andiamo in laboratorio e mettiamo le sedie in modo tale da formare una tavola rotonda e lì ci raccontiamo tutto quello che è successo nelle tre settimane passate. Tutti i quattro compagni che ho avuto sono stati bravi e intelligenti. Per me, conoscere l'altro è una buona idea, perché si può giocare tutti insieme a un bel gioco. Vorrei conoscere meglio Paolo perché lui ha il carattere identico e uguale al mio. Lui adesso sta imparando le regole della scuola e sta mettendo molto giudizio in tutto ed è anche un bravo disegnatore...io a tutti i bambini di seconda do sempre tutti gli aiuti che posso e loro li apprezzano molto. ...Questa esperienza di tutore mi sta piacendo molto, quindi spero di passare l'ultimo anno scolastico elementare e di andare alle medie preparatissimo.

Indietro.gif (1907 byte)