Bambini e ragazzi vivono quotidianamente vicino a cumuli di sacchetti di plastica spesso ruminati e ingeriti dalle vacche che pascolano liberamente nelle cittadine del Sahel. 
Questo causa sia la morte degli animali, sia una maggiore desertificazione del terreno visto che la plastica non lascia passare l'umidità e la poca acqua piovana, indispensabile per la vita di ogni creatura.

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cartina.jpg (21155 byte) Grazie ad interventi di cooperazione, sostenuti dalla regione Piemonte e realizzati da ONG, enti locali piemontesi e dall' Università di Torino, nel Burkina Faso è nato un progetto di  riciclaggio della plastica che ha aperto la strada a nuove possibilità di sviluppo.
Il centro fornisce un' opportunità di lavoro ai poveri di Ouagadougou.
Persino la piccola industria locale ne trae beneficio, poiché la plastica riciclata costa la metà di quella nuova importata dall'estero.

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In una discarica vicino alla città di Dakar arrivano milletrecento tonnellate di rifiuti di ogni genere: domestico, industriale, sanitario. Qui molti ragazzi e bambini lavorano nella discarica come "recuperatori" tra i fumi tossici, l'odore persistente e il paesaggio infernale: chi recupera, chi vende, chi compra, chi ripara e ricicla. In media guadagnano circa 1,52 Euro al giorno e per molte famiglie questa entrata è fondamentale per  la sopravvivenza.

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