Direzione didattica di Pavone Canavese

Progetto Laboratori Storia del '900 - Progetti e materiali

 

Il metodo della ricerca storica e il ruolo della rete
a cura di F. Francavilla e Rodolfo Marchisio

Nel fare ricerca storica a scuola è facilissimo usare Internet con moltissimo materiale a portata di mano ed alcuni problemi di carattere metodologico. Vediamoli meglio

Il mestiere dello storico
Il ruolo della rete nella ricerca storica
Valutazione e validazioni delle fonti reperibili in rete

1- Il mestiere dello storico

Prima di tutto per fare una ricerca storica si deve scegliere un tema e/o un periodo storico.
Per "fare il mestiere dello storico" bisogna ovviamente usare un metodo, cioè seguire delle regole.
Occorre delimitare il campo di ricerca e poi farsi delle domande.

Come in tutti gli studi scientifici occorre:

  • delimitare il campo della ricerca
  • raccogliere più documenti possibile di diverso tipo
  • interpretare i documenti e costruire delle ipotesi esplicative
  • verificare le ipotesi alla luce di altre interpretazioni, testimonianze, "prove" e nell’ambito del dibattito storiografico.
  • Occorre quindi trovare delle fonti e delle testimonianze:

  • testimoni,
  • documenti (scritti, oggetti, filmati, documenti sonori ecc…)
  • luoghi che gli forniscano informazioni o che dimostrino la nostra ipotesi.
  • Lo storico non usa tutto il materiale, ma seleziona solo il materiale più significativo.
    Poi deve verificare se le fonti sono valide.
    Si deve organizzare il lavoro, cercando di scoprire sempre dei dati nuovi.
    Nella ricerca storica non si riesce mai a raggiungere la verità o una interpretazione definitiva, ma si fanno continuamente nuove ipotesi, valide sin quando qualcuno non le integra o dimostra il contrario.

    Il problema della verifica e della validazione delle fonti

    Occorre dimostrare che le fonti sono valide e tener conto che quello che dice un testimone è solo un punto di vista diverso, che può essere parziale. Sia nel senso che ha visto/vissuto solo una parte del periodo sia nel senso che ciò che dice è influenzato dalle sue idee e dalla sua esperienza.
    In un incidente d 'auto i testimoni hanno un punto di vista diverso gli uni dagli altri, perché hanno visto solo una parte degli avvenimenti o perché sono influenzati dal loro modo di ragionare.
    Se facciamo domande ai nonni sul tempo di guerra dobbiamo tener conto se i nonni vivevano al nord (Repubblica di Salò, Resistenza) o al sud dove la Resistenza è stata poco conosciuta. Oppure se nella loro zona/esperienza c’erano stati rapporti positivi coi partigiano o meno. Alcuni cui hanno rubato la mucca non hanno bei ricordi dei partigiani…
    Così un testimone oculare ha visto solo una parte della vicenda storica e la racconta influenzato dalle sue idee e dalla sua storia. Anche un documento scritto risente di chi lo ha scritto e di cosa pensa. La Verità non esiste e non "sta scritta da nessuna parte".

    2- La ricerca storica in rete

    Anche evitando il semplice ed inutile "copia ed incolla", in rete esistono ora una grande quantità di informazioni. Come si può vedere facendo un giro nei siti indicati nelle scheda 1 e nella scheda 2.
    Non c’è tutto e non è ordinato da uno storico: se si cerca con Google "Resistenza" metà delle riposte riguardano giustamente la fisica (resistenza elettrica). Alcuni documenti importanti non ci sono. Se cerco "Razzismo" trovo anche siti di razzisti, perché il motore funziona per parole chiave e non per opinioni.

    3- Valutare e validare le fonti anche in rete

    Si devono allora usare diversamente le fonti se le notizie provengono dai libri o dai documenti, dai testimoni o visitando i luoghi. Internet è ricca di informazioni, dati documenti e siti, ma le informazioni che vi si trovano non sono sempre valide ("l’ha detto la rete"), perché su Internet ognuno può scrivere liberamente ciò che pensa, senza nessun controllo, ma non è detto che sia una persona esperta o attendibile.

    Occorre quindi imparare a valutare le fonti, domandandosi:

    Ovviamente hanno un utilità diversa:

    Il sito piu’ ricco e frequentato Cronologia (www.cronologia.it ), ma in cui ognuno può scrivere senza controlli
    Il sito di una associazione o Università conosciuta.
    Una enciclopedia come Wikipedia ( www.wikipedia.it ) dove ognuno può scrivere quello che vuole, ma gli altri hanno la possibilità di correggere il suo scritto, in modo da arrivare ad un controllo collegiale e collettivo del contenuto.

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