WB01426_.gif (1288 byte)

RIFLESSIONI

WB01429_.gif (2169 byte)

Caro Signor Ezio…

 

L’intervista mi ha lasciato un po’ di tristezza: la guerra non è mai una cosa bella e, credo, che viverla non sia semplice; la guerra è piena di sofferenza e di sangue.
Però, nonostante questo, mi è piaciuto molto sentire raccontare una persona che, la guerra, l’ha vissuta veramente. (A. C.)

Le cose che Lei ha detto erano anche difficili da capire, ma il suo volto e le sue espressioni ci hanno fatto sentire le emozioni vissute in quel periodo. (A.A)

La sua testimonianza è stata molto importante, perché mi ha fatto capire che, se in futuro, un generale ci vorrà costringere a combattere, noi non dovremo dargli retta. (M.P.)

Secondo me, la sua testimonianza è stata importante per farci capire come è brutta la guerra ed evitare che si ripeta.
La paura, le fatiche, i timori e una vita così diversa dalla nostra sono le sensazioni principali che ho percepito, ascoltando la sua storia. (C. B.)

Nella sua memoria di partigiano mi ha colpito la dimostrazione di coraggio di quegli uomini che combatterono fino alla morte per difendere la loro terra e che fecero, nella loro vita, molti sacrifici, che noi non saremmo stati capaci di compiere. (E.P.)

Raccontare questa storia, credo, sia un po’ come liberarsi da pesi che uno ha in sé; inoltre ci fa capire che la guerra non è piacevole, al suo posto vanno ricercati l’amore e il voler bene agli altri. Le sue parole, per me, sono state importanti, perché mi hanno fatto ricordare di quando ero piccola e dovevo fuggire perché i nemici ci stavano bombardando con gli aerei…
Quando Lei raccontava le sue esperienze, mi ha assalita una sensazione strana: una specie di angoscia immedesimandomi in quelle persone che hanno vissuto la guerra e nello stesso tempo sollievo per non aver fatto quell’esperienza. (M.D.)

Le cose tragiche devono essere capite per non permettere che riaccadano. Per questo servono le parole di qualcuno che, purtroppo, le ha subite. (I.G.)

Tutto ciò che ho sentito oggi mi fa pensare a quanto una guerra possa cambiare il volto delle persone, il modo di vivere e di parlare, cancellando il rispetto per gli altri…
Il fatto che mi deprime maggiormente è il continuo diffondersi delle guerre, perchè l’uomo ha posseduto, possiede e lotterà per possedere. (I.V.)

Torna indietro