Direzione didattica di Pavone Canavese |
(22.6.2004)
Linux a scuola,
ragionevolmente- di
Marco
Guastavigna
Se hai disponibili:
"- una CPU Intel-compatibile (i486 o superiore)
- 20 MB di RAM per il modo testo, almeno 82 MB per il modo grafico con KDE (per
lanciare varie applicazioni per ufficio, sono raccomandati almeno 128 MB)
- un lettore CD-ROM/DVD di boot, o, in alternativa, un lettore floppy di boot e
un lettore standard CD-ROM/DVD (IDE/ATAPI o SCSI)
- una scheda video SVGA-compatibile
- un mouse seriale standard, o PS/2, o USB IMPS/2-compatibile",
sei pronto per provare "eduKnoppix, linux dal vivo a scuola", progetto del Dipartimento di Matematica e Fisica dell'Università cattolica di Brescia, curato da Maurizio Paolini.
Ho già fatto cenno a Knoppix qualche tempo fa. Si tratta di una distribuzione di Linux e di una serie di programmi in licenza GNU/linux che può essere utilizzata su pc con le caratteristiche sopraelencate direttamente da cd, ovvero anche senza procedere ad alcuna installazione o modifica del proprio disco rigido e/o sistema operativo. EduKnoppix si basa su questa possibilità (nel frattempo Knoppix è giunto alla versione 3.4) e, ciò che interessa soprattutto questa rubrica, le aggiunge l'opportunità di provare, oltre ai principali programmi per la navigazione sul web e l'automazione d'ufficio del mondo opensource, una batteria di software di tipo e qualità differenti, ma pensati in modo esplicito per la didattica e la scuola in genere. Si va da software di geometria interattiva ad ambienti per il calcolo simbolico e la grafica, a programmi per l'editoria elettronica scientifica. Ci sono però anche un planetario, una tavola periodica degli elementi digitale, un programma per la realizzazione di animazioni grafica, alcuni giochi logici, linguistici, matematici, d'avventura. E non manca nemmeno la tartaruga di Logo!
L'Istituto delle tecnologie didattiche di Genova ha a sua volta prodotto un cd basato su eduKnoppix nell'ambito del progetto sull'uso del software libero a scuola SodiLinux.
EduKnoppix si scarica da Internet sotto forma di
immagine iso;
una volta scaricato il file, ci serve un programma di masterizzazione in grado
di trasformare tale immagine direttamente nel cd che ci servirà per avviare il
nostro pc. Per consentire questa operazione, in genere sarà necessario intervenire sul BIOS del nostro calcolatore e impostare il lettore di
CD come primo riferimento nella sequenza di avvio (boot), ma qualche computer
consente di selezionare tale opzione anche "al volo".
Le scuole che avessero difficoltà con le precedenti procedure
possono fare richiesta di un invio per posta ordinaria del cd concordando i
dettagli con la segreteria del
citato Dipartimento.
Per quanto mi riguarda, sono in possesso di eduKnoppix da un po' più di una settimana e l'ho trovato interessante, ma anche molto facile da usare, per cui, oltre a segnalarlo ai miei lettori, riporto qui di seguito le riflessioni che mi ha stimolato:
a. l'immediatezza con cui anche un utente che non abbia mai visto Linux riesce ad usare sia l'ambiente in generale sia tutte le sue numerose articolazioni si basa su "KDE", una delle possibili interfacce grafiche di linux: l'interfaccia grafica, "clonata" da pressoché tutti i sistemi operativi a partire dal lavoro di Apple computer nel rapporto con l'utilizzatore del personal computer, si fonda infatti, come è noto, sulla nostra capacità cognitiva profonda di elaborare simboli, di dare e confermare senso e significato alle icone del computer attraverso ipotesi, prove e verifiche.
b. anche EduKnoppix conferma insomma che le ragioni della superiorità e della diffusione dell'interfaccia grafica stanno nel suo proporci oggetti e procedure senza costringerci ad averle in memoria o a ricorrere a supporti esterni rispetto alla macchina che dobbiamo governare per agire: e questo è un dato di progresso, un amplificatore delle nostre potenzialità cognitive ed operative;
c. per andare nella direzione della cittadinanza digitale, è più che mai possibile e necessario concepire, progettare ed attivare forme di orientamento e di formazione sull'uso del pc che sul piano cognitivo risultino assolutamente indipendenti dal sistema operativo usato: siamo infatti in grado da tempo di individuare sia nei principali applicativi sia nei sistemi operativi stessi alcuni modelli logico-operativi trasversali e con valenza generale, per quanto riguarda le funzionalità e gli scopi dell'elaborazione intellettuale, del lavoro, della comunicazione e dell'intrattenimento (i vari "pacchetti" operativi, programmi destinati a funzioni specifiche, anche di carattere didattico), ma pure per ciò che concerne le operazioni di gestione e amministrazione del pc (il sistema operativo);
d. dobbiamo,
insomma, avere la volontà e la capacità di abbandonare l'attuale diffusissimo
approccio di basso profilo alle TIC, imperniato sull'acquisizione e sulla
promozione di competenze tecniche, di manovra (che ciò si sostanzi nel click del
mouse o nella scrittura di righe di comando, poco importa), per perseguire
invece un
profilo alto, centrato sulla descrizione, la comprensione, la diffusione di tali
modelli logico-operativi trasversali, nei quali l'attribuzione di senso e di
significato sia per altro fin da subito strettamente connesso con
l'identificazione di obiettivi di azione, di comunicazione, di elaborazione
precisi, il cui riferimento al contesto in cui le TIC medesime andranno
utilizzate, e quindi il profilo professionale per gli insegnanti, il successo
formativo per gli allievi, sia chiaro ed esplicito: più di quel che c'è "dentro"
il computer o "dentro" il software, a noi interessa infatti quanto c'è dentro
il rapporto tra tecnologie digitali e persone.
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