Direzione didattica di Pavone Canavese |
(28.8.2001)
"Mens sana", ma... "in corpore sano"? - di Marco Guastavigna
Se abbiamo aperto lo scorso anno scolastico fornendo, in collaborazione con l'IRRE Piemonte, una mappa dinamica di risorse per bambini presenti su Internet, nella certezza che esse consentissero di avviare e condurre percorsi significativi sul piano cognitivo, quest'anno vogliamo invece inaugurare il lavoro con un dubbio e un appello.
Il dubbio mi è venuto scoprendo, quasi per caso, nella confezione di un
software francese pensato per soggetti da 2 a 4 anni, un aggeggio che lì per
lì mi è parso un gadget, e che poi invece mi ha fatto riflettere: un mouse di
dimensioni adatte alla mano di un bambino!
E credo proprio che anche i lettori di questa rubrica saranno stimolati a
ragionare osservando le fotografie - i "proprietari" delle mani sono un
collega, ovviamente adulto, e sua figlia, dell'età appunto di due anni.
Mi è insomma venuto in mente che finora non ci siamo curati (per lo meno io non l'ho mai fatto) di pensare a soluzioni ergonomiche di tipo fisico dei problemi che può comportare l'aspetto materiale di un uso intensivo delle TIC a scuola (e a casa) - sono inadatte alle mani dei bambini non solo le dimensioni dei mouse normalmente venduti con i PC, ma anche quelle delle tastiere ordinarie, per non parlare dell'altezza e della profondità di alcuni tavoli, delle caratteristiche di certe sedie e così via.
Ritengo che questa tematica possa interessare genitori e insegnanti ben più di affermazioni dogmatiche (e a dire il vero anche piuttosto imprecise) come quelle pubblicate da "La Stampa" di oggi; pertanto la porto all'attenzione di tutti e chiedo, anzi, a coloro che avessero considerato problemi ergonomici di questo tipo nell'attrezzare i loro laboratori e/o i loro spazi domestici di descrivermi come hanno operato, in modo da poter diffondere l'informazione.
Questo articolo è pubblicato sotto Licenza Creative Commons.