(01.01.2015)
Stefanel, il
preside più renzista di Renzi
di Vincenzo Pascuzzi
Più renzista dello
stesso Renzi, così appare il bravo preside friulano Stefano Stefanel che è
andato nel panico e nella disperazione quando ha realizzato che “la Buona scuola
come proposta di mobilitazione nazionale per arrivare ad una nuova normativa
condivisa è proprio fallita”, cioè semplicemente non è stata condivisa!
I malvagi responsabili del fallimento di “una delle più grandi occasioni mai
perse” sarebbero “tutti coloro che si sono opposti praticamente a tutto (?!) con
una consistenza sia di toni sia di contenuti che i sostenitori della proposta ….
non sono mai riusciti ad avere”. Forse chi si oppone lo deve fare debolmente,
con grazia e per finta?!
Altre e particolari responsabilità vanno imputate a “l’intelligente boicottaggio
culturale dei sindacati”, a ”l’aggressività di coloro che in nome del diritto
allo studio e della difesa della Costituzione bocciano sempre tutto” e anche a
“l’oggettiva debolezza del fronte renziano messo a difesa della proposta”.
Che dire? Non sapevamo e apprendiamo ora dell’esistenza di un “fronte renziano
ecc.” (quindi non si trattava di condivisione ma di scontro frontale!),
dell’aspettativa o della presunzione di comportamenti sindacali non-intelligenti
(aspetto questo da approfondire) e dell’esistenza di reprobi intenzionati a
difendere il diritto allo studio e – pensate – addirittura la Costituzione!
L’invettiva del preside Stefanel prosegue sicura e decisa: “Il mondo della
scuola si dimostra impermeabile ad ogni idea di cambiamento, …. L’organizzazione
generale del mondo scolastico non funziona, la burocrazia è fortemente molesta
….”
Anche qui, che dire , come ribattere? “Il mondo della scuola” è indicazione
generica e imprecisa e comprende anche i presidi, salvo indicazione contraria.
“ogni idea di cambiamento” non è detto, è da verificare. Di certo, il concorsone
di Berlinguer, la 24 ore settimanali di Monti e Profumo, addirittura le 36 ore
di Reggi (e Renzi?) hanno trovato - e per fortuna - resistenza adeguata! La
burocrazia? Questa è responsabilità del governo, lo stesso che propone
improponibili “buone scuole”. Perché Stefanel non si rivolge a Renzi?
Per finire, l’opposizione alla presunta “buona scuola” è stata fatta con
articoli, documenti e mozioni articolate, argomentate, motivate e anche votate.
Il bravo preside replichi anche lui con i suoi argomenti a questi documenti e
mozioni, il “mondo della scuola” non potrà che essere disponibile al confronto
dialettico e anche alla conta.