Un browser Web.

I programmi più affermati di questa categoria sono:

Sono entrambi gratuiti e si possono scaricare direttamente dalla rete o (se no è come con la storia dell'uovo e della gallina) dai CD-ROM allegati alle riviste del settore (si trovano tutti i mesi, ad esempio, su Internet News di Tecniche Nuove).

Con l'apposito menù (Opzioni o Preferenze), posso far sì che, non appena avvio il browser, venga richiamata la connessione Internet al mio fornitore e ne venga visualizzata la pagina base (le cosiddette home pages dei fornitori gratuiti nazionali sopra citati sono spesso degli autentici "portali", cioè delle guide ragionate alle risorse della rete), o un'altra pagina di partenza di mio gusto, magari autogestita. Accedere a Internet, a questo punto, significa semplicemente fare doppio clic sull'icona del browser e aspettare che si apra la connessione. Come accendere la TV. Ed è la situazione che gli insegnanti poco impallinati di tecnologia possono pretendere di ritrovarsi davanti in classe o in laboratorio.

Dopo di che navigare sul Web significa fare clic ovunque il cursore del mouse si trasformi in manina col dito puntato: qualsiasi bambino impara in pochi minuti (per i grandi spesso non è così, ma possono sempre farsi aiutare dai bambini...).

I due browsers più diffusi si somigliano molto: le operazioni principali avvengono pigiando uno dei pulsantoni che compaiono (a meno di personalizzazioni troppo spinte) in alto sotto la barra dei menù. Chi sa usarne uno sa usare subito anche l'altro. Ciò che bisogna saper fare è così riassumibile:

ripercorrere a ritroso le pagine già visitate con i bottoni avanti e indietro;

registrare gli indirizzi (o URL) dei siti più interessanti e organizzarli in modo gerarchico (bookmarks o "preferiti");

stampare la pagina corrente;

salvarla come file (menù omonimo) sul proprio hard disk;

salvare sfondi e immagini sul proprio hard disk (clic destro);

avviare l'editor HTML associato al browser per modificare le pagine catturate o comporne di nuove.