Direzione didattica di Pavone Canavese

Quaderno a righe- Mille e una fiaba

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La bambina perduta
una esperienza di scrittura cooperativa in III elementare


Il percorso di scrittura qui illustrato, prende avvio dalla convinzione che l’apprendimento cooperativo nella scuola, potente opportunità per la costruzione e l’arricchimento del pensiero, possa essere utilizzato anche per la costruzione di competenze nel campo della scrittura. L’idea nasce dalla pratica del testo collettivo e si articola attraverso momenti di lavoro di grande, piccolo gruppo e lavoro di coppia.
Il percorso è stato attuato in classe terza, ma può essere proposto anche in classi diverse con le opportune modificazioni; si possono inoltre prevedere percorsi analoghi per generi testuali diversi. Esso prevede l’utilizzo del Wp inteso come "ambiente di apprendimento" ed elemento facilitatore di alcuni processi di scrittura.

Lo scenario di scrittura è stato proposto dall’insegnante all’interno della programmazione prevista per la classe : "perché non scriviamo noi una fiaba?" e delineato collettivamente attraverso alcune discussioni in cui i bambini hanno definito gli elementi dello scenario. La classe conosceva l’ambiente fiaba per aver ascoltato fin dal primo anno di scuola, la lettura da parte dell’insegnante di numerose fiabe soprattutto tratte da " Le Fiabe del focolare " dei Fratelli. Grimm e non ha avuto quindi difficoltà ad inserirsi attivamente nel lavoro proposto. Il primo elemento individuato dai bambini è stato l’ambiente bosco in cui le fiabe e anche la nostra, si svolgono; non un bosco qualsiasi, ma il Gran Bosco come è stato subito battezzato. Attraverso una discussione collettiva sono stati scelti gli elementi, reali e fantastici, costitutivi del nostro primo scenario di scrittura a carattere prevalentemente descrittivo; gli elementi sono stati quindi visualizzati in uno schema :

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A questo punto la classe è stata suddivisa in coppie (non troppo dissimili per abilità cognitive e compatibili dal punto di vista della socializzazione) per il lavoro con il Wp; ogni coppia ha scritto la sua parte in libertà all’interno dei vincoli che lo scenario aveva delineato. La classe può frequentare il laboratorio multimediale una volta la settimana per uno spazio orario di 2 h, viene solitamente suddivisa in due gruppi che utilizzano quindi il laboratorio per un’ora. Anche questa volta si è ritenuto di procedere con questa modalità; ogni coppia aveva quindi a disposizione un Pc e collaborava alla stesura e alla revisione (ortografica, lessicale, sintattica) della propria parte di testo.

Al termine del lavoro i "pezzi" scritti dalle diverse coppie sono stati organizzati in un testo attraverso un’attività collettiva di revisione e messa a punto e si è proceduto a stampare questa prima stesura in modo che tutti i bambini in classe potessero rileggerla e rivederla comodamente.

Si è trattato senza dubbio di un momento fortemente gratificante dal punto di vista del risultato poiché nessuno di essi sarebbe stato in grado da solo di scrivere quel testo e poiché anche gli alunni più deboli potevano riconoscersi come coautori del prodotto finale.

In un secondo momento la classe attraverso una nuova attività di discussione, ha proceduto ad individuare gli sviluppi dello scenario sia introducendo alcuni elementi della narrazione, ad esempio i personaggi ( la bambina, la strega, l’elfo, il mugnaio, la regina) con le ulteriori necessità descrittive ad essi connesse, che delineando almeno in parte la trama generale della fiaba.

schema narrativo

Ersilia va nel bosco a raccogliere funghi
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si perde
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arriva alla casa della strega
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bussa per chiedere aiuto
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la strega la tiene prigioniera
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il corvo Rovern chiede aiuto all’Elfo
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L’Elfo Fracarl libera la bambina
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la conduce a casa sua
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la affida al mugnaio
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un giorno il mugnaio va al castello
per consegnare la farina

 

Si è proceduto quindi ad una nuova attività di scrittura cooperativa con il Wp ed alla nuova messa a punto del testo. Naturalmente il processo di revisione coinvolgeva spesso anche la parte già scritta in precedenza e generava altresì nuove idee per gli ulteriori sviluppi della storia.

Intanto in classe si svolgevano alcune attività parallele ad esempio la preparazione di disegni da inserire nel testo, la scelta del titolo che ha messo in gioco interessanti abilità linguistiche e testuali dei bambini, la preparazione della mappa del Gran Bosco e la decisione in merito alla sua collocazione nel testo.

La fiaba è stata ultimata in un tempo ragionevolmente breve (cinque sedute di scrittura ed altrettanti momenti di progettazione e revisione) perché l’interesse dei bambini non avesse una prevedibile caduta. Alla fine del lavoro sono stati i bambini stessi a proporre di "scrivere ancora altre volte così".

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