I nomi dei bambini
Ecco perché è sempre utile partire dal nome, dai nomi dei bambini della sezione o del gruppo classe, per analizzare ed operare confronti sulla veste grafica e sonora delle parole. Il proprio nome può ad esempio comparire, al posto del contrassegno, sul cartellone dellappello alla scuola materna, sul barattolo dei colori, sul sacchetto delligiene personale, sul retro dei disegni e dei cartelloni prodotti, e dare avvio ad interessanti operazioni linguistiche e cognitive.
Il nome dei bambini può servire anche da sfondo integratore per le attività dei primi giorni di scuola in prima elementare: nei giorni precedenti lingresso dei bambini in classe, con il cartone ondulato, in posizione ben visibile, si può costruire un grande albero, con rami aperti e ampi, carico di foglie di carta crespa; sui banchi si dispongono delle mele abbastanza grandi di cartoncino rosso con scritto col pennarello in stampato maiuscolo il nome di ciascun bambino.
Entrando in classe il primo giorno, ognuno cercherà il suo posto riconoscendo e leggendo il suo nome, con laiuto dei compagni e degli insegnanti. Le mele poi saranno appese sullalbero, anche quelle con i nomi degli insegnanti e costituiranno da un lato il simbolo del gruppo di lavoro appena costituito, dallaltro il patrimonio linguistico stabile sul quale avviare le attività di lettoscrittura dei primi giorni.
Tutti i nomi dei bambini troveranno posto quindi su un cartellone scritti in grande, in carattere stampato maiuscolo, magari con colori diversi, e su di essi si potranno proporre utili esercizi e giochi. Ad esempio:
riconosciamo:
Alcune di queste attività potranno essere anche riportate sul quaderno sotto forma di scheda.
giochiamo:
I nomi dei bambini scritti su cartoncini bianchi con il pennarello colorato finiranno in una scatola abbastanza capiente, meglio ancora un bauletto, che chiameremo la "banca delle parole" dove troveranno posto man mano tutte le parole che i bambini saranno in grado di leggere globalmente e staranno imparando a scrivere.