Direzione didattica di Pavone Canavese

Quaderno a righe - La scrittura emergente

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In prima elementare

Le attività proposte riguardano i primi mesi della prima elementare e hanno carattere esemplificativo. Si basano sull’utilizzo del doppio canale di accesso alla Lingua scritta: quello del codice e quello del significato. Prevedono la manipolazione di testi, frasi e parole che arricchiranno il patrimonio linguistico stabile dei bambini.
Le parole sono estrapolate dalle frasi che a loro volta avranno origine da esperienze significative per la vita della classe:

Ad esempio:

  1. dopo l’ascolto della fiaba scriviamo le frasi "CAPPUCCETTO VA DALLA NONNA" oppure "CAPPUCCETTO INCONTRA IL LUPO"
  2. dopo la prima lezione in palestra: "NOI ANDIAMO IN PALESTRA"
  3. dopo la prima uscita sul territorio: "IL MOSTO BOLLE NELLA BOTTE"
  4. dopo la prima canzone imparata e cantata in gruppo: "LA CLASSE CANTA ALLA FIERA DELL’EST"

e così via

I bambini inventano la frase che riassume il momento più significativo dell’esperienza e la dettano all’insegnante che la scrive sulla lavagna da cui loro potranno copiarla sul quaderno e disegnarne il contenuto; poi la frase viene trascritta dalla maestra su una striscia di cartoncino abbastanza grande da poter ritagliare le parole e permettere ai bambini a coppie di ricomporla ; quindi è appesa ad un filo sistemato non troppo in alto nell’angolo della lettura, con mollette colorate e lasciata qualche giorno, il tempo necessario perché tutti la leggano globalmente e costituisca la memoria di un’esperienza forte per i bambini. (Il filo permette inoltre che spesso le parole si stacchino e cadano a terra, situazione che darà modo ai bambini di riappenderle e di discutere sia su ciò che c’è scritto su ciascun cartoncino, sia sul giusto ordine in cui essi vanno appesi)

All’interno di ciascuna frase verrà evidenziata anche ogni volta una parola (significativa per l’esperienza ma che consenta anche l’analisi di sillabe e fonemi diversi): CAPPUCCETTO, LUPO, PALESTRA, BOTTE, FIERA .…. da cui prenderanno avvio giochi ed esercizi per il riconoscimento fonologico su schede di lavoro appositamente predisposte:

Quando tutti sono in grado di leggere globalmente le parole della frase, esse verranno riposte in una scatola, o meglio un bauletto, che diventerà la banca delle parole della classe.

Dopo un certo periodo di tempo, quando la nostra banca conterrà abbastanza parole, si può proporre ai bambini a coppie o in piccolo gruppo di manipolare le frasi originarie che ormai tutti sanno leggere globalmente, per ottenere frasi nuove.

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I bambini copieranno alcune delle frasi ottenute sul quaderno e ne disegneranno il significato. Poi le nuove frasi ottenute entreranno a far parte del patrimonio della banca delle parole.

Fin dalla classe prima si può lavorare su molti tipi di testo proponendo ai bambini attività che prevedano l’utilizzo di diversi generi testuali:

Testo narrativo: lettura da parte dell’insegnante di una storia o un racconto, ad esempio "Dove abita il tempo" di V. Skutina e M.J.Sacré , edizioni Arka. Insieme si individuano le sequenze principali della narrazione; in un secondo momento i bambini riordinano le vignette (non più di tre) che la illustrano e le incollano nel giusto ordine sul quaderno. Collettivamente si inventano le didascalie adatte alle immagini: KATY CERCA IL TEMPO, VA NELLA TORRE DELL’OROLOGIO, KATY INCONTRA L’OROLOGIAIO. L’insegnante le scrive man mano, sotto dettatura dei bambini, alla lavagna e i bambini le copiano. Poi tutti insieme si rileggono (globalmente) le scritte.

Dall’esperienza si può estrapolare la frase: KATY CERCA IL TEMPO che andrà ad arricchire la banca delle parole e si isola la parola TEMPO sulla quale si organizzano i giochi fonologici:

Si propongono esercizi su schede predisposte dall’insegnante:

Si può proporre ai bambini anche di costruire un acrostico figurato scrivendo la parola in verticale e disegnando accanto ad ogni lettera oggetti che iniziano con quel suono. I bambini possono svolgere il lavoro in coppie.

Fumetto: Insieme si legge un fumetto di PIMPA di Altan ,(scelto per il carattere maiuscolo delle scritte, per i personaggi che piacciono molto ai bambini, per gli argomenti semplici ed interessanti delle storie proposte); in piccolo gruppo sul tappeto oppure utilizzando la lavagna luminosa e si ricava una frase dal testo. Se si tratta di una storia d’autunno la frase potrà essere ad esempio PIMPA NUOTA IN UN MARE DI FOGLIE; da essa si isola la parola AUTUNNO, si prepara l’acrostico figurato, e prendono avvio i giochi fonologici.

Testo regolativo: Proponiamo ai bambini di preparare insieme una macedonia di frutta, decidiamo che cosa ci occorre, suddividiamo gli ingredienti da procurarci in modo che tutti possano contribuire. I bambini preparano oralmente l’avviso da scrivere sul quaderno e lo dettano all’insegnante che scrive. Dopo il momento dell’esecuzione pratica della macedonia e prima di gustarla, riflettiamo insieme: cosa possiamo scrivere sul quaderno per ricordare questa esperienza? Tutte le proposte vengono vagliate, le frasi costruite insieme e riformulate correttamente, arricchite e completate; alla fine si sceglie a maggioranza la più efficace: I BAMBINI DI PRIMA A OGGI PREPARANO LA MACEDONIA

Dalla parola MACEDONIA isolata nella frase, nei giorni seguenti possono prendere avvio le esercitazioni fonologiche, ma anche dal nome dei frutti che i bambini hanno portato e manipolato: MELA, PERA, BANANA, UVA, LIMONE..... In questo modo verrà proposta ai bambini l’analisi di una certa varietà di suoni.

Possiamo anche scrivere la ricetta della macedonia: i bambini discutono su che cos’è una ricetta, su quale libro di solito si trova, com’è fatta (cioè come è organizzato il testo) a che cosa serve (destinatario e scopo) Poi dettano la ricetta alla maestra che la scrive per conservarla sull’agenda di classe o il diario di bordo e qualcuno di loro la illustra.

Sul quaderno si può infine proporre il riordino delle sequenze disegnate dell’attività svolta con scrittura collettiva di semplici didascalie.

testo descrittivo: osserviamo il panorama dalla finestra, guardiamolo e descriviamolo insieme in una conversazione in cui gli interventi di tutti sono sollecitati ed accettati. Infine componiamo collettivamente un breve testo che i bambini dettano alla maestra (suoni, pezzi di parola, le lettere che sanno riconoscere) che scrive alla lavagna, precisa, illustra e ricorda le convenzioni della lingua, fa osservare alcune particolarità del testo (le frasi, la punteggiatura) rilegge "tenendo il segno" con il dito.

Alla fine il testo viene copiato sul quaderno ed illustrato:

"OGGI IL CIELO E’ GRIGIO MA SULLA PUNTA DELLE MONTAGNE C’E’ IL SOLE. IO VORREI ESSERE LA’ " .

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