piccole
riflessioni nel mare della psicologia
a cura di Daniela Bardelli
(08.02.2004)
Perchè ai bambini
piace giocare con le armi ?
Una lettrice ci scrive:
Perchè ai bimbi piace tanto giocare a
"spararsi" ? Un bastoncino o un mattoncino di Lego diventano subito una
pistola...e il gioco ha inizio.
Risponde la dott.ssa Daniela Bardelli
Generalmente questo tipo di comportamento si
presenta dopo i 3-4 anni e può avere diverse spiegazioni in base alletà, al
contesto in cui avviene e allambiente di riferimento, al sesso del bambino e ad
altre variabili soggettive, anche se è indubbio che sia una caratteristica maggiormente
presente nei bambini, piuttosto che nelle bambine, e questa preferenza ha un significato.
Mentre gli adulti mostrano un orientamento preciso nella scelta dei giochi da regalare ai
propri bambini, e spesso seguono le loro personali aspettative, questi scelgono il gioco
da fare secondo il desiderio del momento: fanno un gioco o altro, scelgono un giocattolo
piuttosto che un altro in base alle curiosità o alle esigenze del qui e ora, in base ai
giochi che fanno gli altri bambini, in base a ciò che osservano nellambiente e in
base agli interessi che maturano e si evolvono in relazione alletà e alle
esperienze svolte.
I bambini sono molto interessati a ciò che vedono nel mondo circostante e, a partire dai
2-3 anni, è normale che tentino di riprodurre nel gioco gli stessi ruoli e gli stessi
modelli che osservano nella realtà e attraverso la televisione: questultima
contribuisce in larga misura ad influenzare gli atteggiamenti dei bambini e spesso
lidentificazione sessuale passa anche attraverso il "mettere in gioco"
comportamenti violenti e aggressivi proposti con molta frequenza dai mass media. Ecco
motivato il maggior interesse verso lutilizzo di pistole, e oggetti che vengono
usati simbolicamente come armi, da parte dei maschietti.
I giochi cosiddetti aggressivi, come fare la lotta, sparare, sono modalità attraverso le
quali i bambini esprimono parte della loro aggressività e delle loro pulsioni. Il gioco
in questo caso ha una funzione liberatoria per le emozioni più profonde e istintive:
trattandosi di un gioco è "solo" una simulazione, ma permette al bambino di
vivere da attore e in prima persona quei ruoli che possono creargli disagio e quindi
smorzare la risonanza emotiva. La funzione simbolica permette ai bambini di impersonare
ruoli e modelli sulla base dei messaggi ricevuti dallesterno: quando il bambino
"fa finta che" riproduce la realtà osservata ma, svolgendola in forma
simbolica, la adatta alle proprie esigenze emotive.
I modelli di comportamento proposti dalla nostra società non sono sicuramente esempio di
cooperazione e di serenità relazionale e i bambini spesso "mettono in gioco"
ciò che li ha colpiti maggiormente della vita che li circonda.