Direzione didattica di Pavone Canavese |
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dal 15/06/2000 :
07.08.2000
Contratto dei dirigenti
scolastici
Referendum sì - Referendum no:
la posizione dell'Andis Torinese
Dal presidente dell'Andis Torinese, Nicola Puttilli, riceviamo il seguente contributo che volentieri pubblichiamo.
Alla data del 3 agosto n. 71 dirigenti scolastici hanno espresso il proprio parere,
collegandosi con il sito di Pavonerisorse, rispetto allaccordo sulla collocazione
della dirigenza scolastica fra le autonome aree della dirigenza (dentro o fuori il
comparto scuola ?) siglato il 17 maggio u.s.
Si tratta di un buon numero considerato che il sondaggio, promosso da Pavonerisorse e sostenuto solo dallANDIS
torinese(vedi lettera inviata a tutti i dirigenti della provincia di Torino in data 14
giugno), è stato proposto nella seconda metà di giugno quando molti dirigenti erano
fuori sede impegnati nelle commissioni di esame, mentre per altri lattività
scolastica volgeva al termine e lasciava spazio ad altri, meno ingombranti, pensieri
(senza ottimisticamente considerare possibili e condivise difficoltà nellapproccio
al computer anche per operazioni molto semplici).
Su 71 dirigenti, 61 ritengono che sulla collocazione dellarea della dirigenza dentro o fuori il comparto scuola la categoria doveva essere consultata con un referendum.
Nel merito dellaccordo sullintesa raggiunta che, ricordiamo, prevede la permanenza nel comparto, si sono espressi 69 colleghi: 36 sono in disaccordo, 22 lo sono in parte, 11 risultano favorevoli.
Dai dati emergono almeno due spunti di riflessione:
il disappunto della categoria per non essere, ancora una volta, stata consultata su una scelta ritenuta significativa;
la preoccupazione che la permanenza nel comparto,definita in modo così esplicito solo per la dirigenza scolastica, possa costituire un vincolo insormontabile alla realizzazione di una dirigenza piena come negli altri comparti del pubblico impiego e come, peraltro, previsto dal d.l. 59 del 3.8.98.
Landamento della trattativa sembra confermare, purtroppo,
queste impressioni. Sui possibili aumenti retributivi circolano fra i colleghi le cifre
più disparate, sempre più al ribasso, senza che le informazioni sindacali contribuiscano
a portare un minimo di chiarezza.
Anche su questioni che parevano acquisite come, ad esempio, la nomina diretta dei propri
collaboratori, alcune OO.SS. richiamano il d.p.r. 416/74 rivendicando lelezione da
parte del collegio dei docenti.
La scadenza del 1°settembre 2000 era nota da almeno 3 anni (la Legge 59 è del 15 marzo
97) eppure ci ritroviamo a gestire autonomia e dirigenza, in un quadro da tutti
riconosciuto di elevata complessità, con strumenti normativi inadeguati e obsoleti e con
un trattamento retributivo umiliante se rapportato a figure professionali di pari
complessità e responsabilità e comunque a qualsiasi altra dirigenza pubblica.
Il ritardo e la confusione attuali appaiono gravi e incomprensibili. E necessario avviare da subito un percorso contrattuale rapido e trasparente che realizzi la scuola dellautonomia e la dirigenza scolastica così come definite dalla legge 59/97 e dal d.l. 59/98 senza stravolgimenti e condizionamenti e che riconosca pienamente sul piano retributivo la qualità e limpegno professionale richiesto ai dirigenti scolastici.
Su questi obiettivi, irrinunciabili nel primo vero contratto della
categoria, non potrà non essere verificata la reale capacità delle Organizzazioni
Sindacali della scuola di rappresentare gli interessi dei dirigenti scolastici.
Il
presidente ANDIS TORINO
NICOLA PUTTILLI