(17.01.09)
Regolamentare lo sciopero nella scuola è una cosa di destra ?
di Franco Fondirest
Per mercoledì 18 è stato proclamato,
da CGIL e GILDA, uno sciopero del personale della scuola; non voglio, in
questa sede, entrare nel merito delle motivazioni, ma esporre ai lettori le
modalità della sua organizzazione.
In questi giorni, dovrebbe (anzi, deve) essere arrivata a casa di tutte le
famiglie, una nota con la quale il dirigente scolastico comunica quali
servizi funzioneranno e quali saranno sospesi.
In molti casi, questa nota sarà ambigua, fino ad arrivare a formulazioni
che, più o meno, vogliono dire: “…io non so che dirvi; venite al mattino a
vedere se gli insegnanti ci sono o no…..”
Cerchiamo di capire perché succede questo.
Il diritto di sciopero è tutelato dall’articolo 40 della Costituzione che
prevede che esso venga regolamentato dalla legge.
Si è dovuto attendere fino al 12 giugno 1990 affinché venisse approvata una
legge (n. 146) che lo regolamentasse nei pubblici servizi.
Un successivo contratto nazionale di lavoro del personale della scuola ne
ha, a sua volta, regolato l’ attuazione.
Vediamo come.
Chiariamo innanzitutto un concetto: l’insegnamento, secondo la legge non è
un servizio pubblico essenziale; da ciò deriva che non si possono formare
contingenti minimi di docenti obbligati ad essere in servizio.
Quindi:
-il dirigente scolastico deve chiedere ai docenti e ai bidelli se intendono
o meno aderire allo sciopero
-i docenti ed i bidelli, se vogliono (!!!), rispondono
Sulle base delle risposte avute (o
non avute), il dirigente decide se e in che misura tenere aperte le scuole;
opera alquanto ardua !
E’ chiaro che laddove c’è personale collaborativo e responsabile che
dichiara la propria intenzione, il dirigente viene messo nella condizione di
poter dare indicazioni precise alle famiglie.
Laddove, invece, il personale non dichiara, legittimamente, quello che vuol
fare, il dirigente decide “al buio”.
Quindi, può chiudere le scuole con la conseguenza di lasciar fuori gli
alunni e trovarsi con tutti gli insegnati in servizio a schioccar le dita;
oppure, può decidere di tener aperte le scuole e non trovar nessun
insegnante in servizio.
Siam proprio sicuri che sia una cosa di destra regolamentare meglio lo
sciopero in modo tale che chi sciopera produca un danno e che chi non
sciopera presti regolarmente il proprio servizio all’utenza ?.