(02.09.01)
Io, prof tedesco, non verrò più in Italia
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Egregio ambasciatore,
da tanti anni intrattengo la maggior parte delle mie collaborazioni scientifiche con studiose e studiosi in Italia. Il Suo Paese mi è molto caro e lo tengo in gran conto. Per questa ragione percepisco i fatti legati al vertice del G8 a Genova come tanto più sorprendenti e preoccupanti. Non metto in alcun modo in dubbio che sia da condannare la violenza esercitata da alcuni dimostranti. Daltro canto, questo non giustifica limpiego massiccio di polizia e militari, la loro aggressione talvolta brutale e la grave limitazione di diritti fondamentali.
I diritti fondamentali dellEuropa al cui rispetto anche il Suo Paese è tenuto impongono di garantire:
A Genova tutti questi diritti fondamentali sono stati violati. Inoltre, come documentano tutte le più affidabili fonti di informazione, da parte delle forze dellordine del Suo Paese nei confronti di molti dimostranti sono stati violati il diritto alla vita ed allintegrità fisica come quello dellassistenza legale. Persone, che in nessun modo avevano fatto uso di violenza, sono state percosse, arrestate ed in parte gravemente ferite.
Io mi aspetto che questi episodi vengano indagati e chiariti da parte di una commissione indipendente e che i responsabili della violenza di Stato vengano giudicati in sede penale. Io mi aspetto delle scuse da parte del Suo Governo.
Peraltro, lavoro nellambito di un coordinamento promosso dalla Commissione Europea "Immaginare lEuropa". Come il Suo Paese si è presentato a Genova, io non posso immaginare né lEuropa né lItalia.
Finchè non verranno esaudite queste mie aspettative, io ho intenzione di disdire la mia partecipazione a tutte le conferenze, le lezioni ed i convegni già programmati in Italia. Mi rivolgerò anzi a numerose colleghe e colleghi italiani ed europei chiedendo loro di associarsi alla mia protesta.
Hans Jorg Sandkhuler
* La scheda: dopo essere stato docente presso varie Università tedesche il prof. Sandkhuler attualmente insegna Filosofia presso lUniversità di Bremen, di cui è stato anche incaricato dal rettore per le relazioni internazionali. Studioso molto noto e apprezzato in Germania e allestero, è stato docente ospite presso lUniversità di Torino e alla Sorbona. I suoi interessi scientifici vertono sulla storia del movimento neokantiano tedesco (nel cui ambito ha pubblicato numerosi studi sul pensiero di Ernst Cassirer), sullepistemologia contemporanea e sullo studio della soggettività e della mente. Numerosi sono stati i suoi interventi anche nel dibattito filosofico-politico odierno, in particolare sul problema della democrazia e dei diritti umani. Attualmente dirige il "Zentrum Philophisce Grundlagen der Wissenschaften" (Centro per la fondazione filosofica delle scienze) presso lUniversità di Brema; è stato direttore della rivista "Dialektik" e da anni è impegnato in ricerche relative alla fondazione dellUniversità dei Diritti Umani (Menschenrechte). Collabora anche con lUniverità di Bari. (cfr. "Corriere del Mezzogiorno" già citato).