(04.03.2009)
Il Rapporto
sulla scuola della Fondazione Agnelli
di Vincenzo Pascuzzi
L’11 febbraio, appena
qualche settimana fa, la Fondazione Giovanni Agnelli ha presentato il “Rapporto
sulla scuola in Italia 2009” (*) alla presenza del ministro Mariastella Gelmini
e del presidente della commissione Istruzione della Camera Valentina Aprea. Il
rapporto è il “primo di una serie che tratterà con cadenza annuale i vari
aspetti del mondo della scuola” annuncia John Elkann, vicepresidente anche della
stessa FGA, nella prefazione del volume edito da Laterza (25 euro).
Indubbiamente il rapporto è frutto di una ricerca seria e approfondita e dovrà
essere letto, studiato, consultato e tenuto in dovuta considerazione da tutti
coloro che operano e si interessano al settore scuola. Il rapporto va
considerato nel suo insieme e non per singoli argomenti, conclusioni o
indicazioni. Perciò ha sorpreso l’uso immediato, forse senza adeguata
conoscenza, fatto dalla Gelmini e dalla Aprea di alcune indicazioni
decontestualizzate a sostegno delle loro azioni e iniziative recenti. Quasi che
la FGA avesse provveduto ad un utilissimo, tempestivo e inatteso, “assist” per
il governo e la sua maggioranza; cioè una conferma tecnica, esterna, “terza” per
alcune loro scelte politiche già effettuate, o in corso, poco convincenti, non
apprezzate e contrastate dal mondo della scuola (docenti, ata, genitori,
studenti, universitari e ricercatori). Può darsi che FGA e la stessa Fiat siano
rimaste del tutto sorprese e spiazzate da questa accoglienza calorosa da parte
governativa.
Certamente non hanno potuto puntualizzare o prendere distanze in un momento di
crisi e in attesa di scelte e decisioni governative che riguardano anche il
gruppo Fiat.
Sorge qualche domanda: perché la scuola si deve affidare, deve ricorrere a
fondazioni private, cioè esterne alla struttura statale, per avere rapporti del
tipo detto? Le strutture e gli uffici del Miur (ad esempio l’Area Studi e
Programmazione), l’Istat, altri organi non sono in grado di fare rilevamenti sul
settore scuola su indicazioni precise e pertinenti del governo o dal parlamento?
L’attuale rapporto FGA e quelli futuri potrebbero servire come utili termini di
confronto ma lo Stato dovrebbe rivendicare e attuare la sua iniziativa e
autonomia al riguardo. Forse che anche qui si sta attuando una politica di
“sussidiarietà”, temine in voga con il quale si vuole, o si vorrebbe, mascherare
una rinuncia dello Stato a favore dei privati?
La presenza di un organismo, di una struttura statale che monitorizzi i vari
aspetti del sistema scuola è indispensabile. E’ dovuto succedere il tragico
incidente di Rivoli per avviare la rilevazione delle condizioni degli edifici
scolastici nei prossimi sei mesi! Altre rilevazioni sarebbero certamente
indispensabili: la situazione delle attrezzature – dai banchi, ai computer, ai
laboratori e alle loro modalità di utilizzazione, … - la consistenza delle ore
effettive di lezione erogate nei 200 giorni di legge, i programmi svolti, le
cause e le caratteristiche della dispersione scolastica. Sono tutti aspetti
interni alla scuola che forse non interessano la FGA e ai quali la stessa non
può nemmeno accedere. Ma sono informazioni essenziali per il buon funzionamento
della scuola e per la valida motivazione delle scelte di politica scolastica.
Altrimenti sembra che il Miur navighi a vista e la scuola non sappia nemmeno ciò
di cui ha bisogno.
Abbiamo già fatto cenno al fatto che Gelmini e Aprea hanno prontamente
valorizzato alcuni aspetti del rapporto di loro interesse immediato: il sistema
di reclutamento attraverso i presidi e la “scomparsa” del precariato, il merito
e la carriera degli insegnanti, le modalità di abilitazione, gli albi regionali,
…. Al riguardo va osservato che questi aspetti sono però tutti proiettati al
futuro. Sono cioè promesse, previsioni (se non proprio esche luccicanti o
miraggi affascinanti) per consolare, distrarre, confondere e bilanciare in
qualche modo le amarissime medicine che stanno somministrando alla scuola.
Le coincidenze. Lo stesso 11 febbraio Riccardo Iacona mandava in onda su Rai
Tre-“Presa Diretta” la efficacissima puntata “La scuola tagliata” (**). Nessun
commento né da Gelmini né da Aprea. Forse … non l’hanno nemmeno vista?
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(*)
http://www.fga.it/home/i-documenti/interventi/dettaglio-documento/article/presentato-a-roma-il-rapporto-sulla-scuola-in-italia-della-fondazione-giovanni-agnelli-70.html
(**)
http://www.youtube.com/watch?v=RI8NlziBuXE