(20.03.2009)
E io gioco
con gli Skifidol con i miei alunni !
di Giuliano Corà
Ebbene sì, lo confesso: sto facendo la collezione degli Skifidol assieme ai miei bambini, come, molti anni fa, avevo fatto quella degli Sgorbions con mia figlia (chi se li ricorda? Io ne conservo ancora tre album completi! Questi Skifidol sono solo i loro fratellini minori).
Sarà per quello humour macabro che da sempre mi diletta molto, e che diverte da morire (appunto …) anche i bambini, coi quali ci facciamo spesso delle gran risate: “Se non stai attento ti svito la testa e te la riavvito all’incontrario”. “Ma maestro, così non posso più fare i compiti!”: sghignazzo generale e andiamo avanti. Sarà per l’ineffabile piacere – incomprensibile a chi non ci ha mai provato – di far parte della setta carbonara dei collezionisti, coi suoi riti, i suoi segreti e le sue complicità, ma ci godo moltissimo. E non condivido affatto la pruderie eccessivamente moralista di certi colleghi, che ne stigmatizzano il contenuto irriverente ed ‘immorale’. Sono sempre stato convinto che il Male e la Volgarità non stiano nelle cose, ma nell’uso che se ne fa, e che anzi a volte ‘giocare’ col Male possa servire a riconoscerlo e ad interiorizzare, nei suoi confronti un istintivo rifiuto. Naturalmente, bisogna stare bene attenti a che i ‘giocattoli’ siano adatti a quest’uso, e non possano danneggiare i fruitori. Così, mentre in cortile durante la ricreazione scambiavo le figurine ‘normali’, ho sempre rifiutato quelle puzzolenti, dichiarando ai bambini che mi parevano delle gran scemenze e discutendo con loro se non fosse proprio il caso di limitare la collezione alle altre. So che alcuni mi hanno seguito, ed altro comunque non credo si potesse fare: sequestri e proibizioni sappiamo benissimo che ottengono l’effetto contrario. Ma a monte di ciò, mi piacerebbe davvero conoscere lo scemo che le ha concepite e diffuse, lo scemo che facendolo non ha avuto nemmeno la preoccupazione minima di chiedersi se quelle puzze potessero essere tossiche e danneggiare i bambini, lo scemo – insomma – che si è ‘divertito’ a rovinare il giocattolo’, con un’aggiunta di cui davvero non si sentiva il bisogno, lo scemo che, anche in una cosa così piccola, ha dimostrato di non conoscere né il senso del rispetto né quello del limite. Penoso.
Ma possibile che ci rimanga solo la collezione della Barbie? Che poi, secondo me, da un certo punto di vista è perfino peggio …