Direzione didattica di Pavone Canavese |
(12.12.2008)
Troppa
grazia, signora marchesa
di Libero Tassella
Dopo le
dichiarazioni di esultanza da parte di tutti i sindacati, che fanno a gara a
prendersi il merito dell’accordo raggiunto ieri nel corso dell’incontro con
il Governo, noi che non dobbiamo “capitalizzare” nessun successo e che
possiamo solo vantare il merito “marginale” di aver in qualche modo
contribuito allo sviluppo degli eventi, aderendo allo sciopero del 30
ottobre e rimettendoci 70 euro di stipendio, proviamo a fare il punto sulla
situazione.
La scuola dell’infanzia resta a 40 ore settimanali con due docenti per
sezione, nella scuola primaria il “maestro unico” sarà introdotto solo nelle
prime classi e solo su richiesta delle famiglie, nella secondaria di primo
grado saranno le scuole autonome a decidere le ore settimanali in base al
Piano dell’offerta formativa e viene confermato il tempo prolungato a
condizione che si raggiunga il previsto numero di alunni frequentanti, si
congela l’incremento del numero di allievi per classe, si tutela il rapporto
di un docente ogni due alunni disabili, slitta al 2010/2011 la riforma del
secondo ciclo, risorse permettendo, verranno estesi al salario accessorio
gli sgravi fiscali già in previsti per il settore privato e, udite, udite,
si promette un tavolo di confronto permanente per risolvere il problema dei
precari. Ci verrebbe da esclamare: troppa grazia signora marchesa!
Però, siccome gonzi non siamo, piuttosto che abbandonarci a premature
esultanze, vediamo di ragionare su alcuni risvolti sospetti della vicenda.
Intanto ci sembra strano il fatto che l’incontro sia stato repentinamente
convocato proprio per il giorno 11 dicembre, alla vigilia dello sciopero
generale proclamato dalla sola FLC-CGIL e dai sindacati antagonisti e ancor
più strano risulta il contenuto del verbale, dal quale si evince che il
Governo, dopo aver mostrato i muscoli per mesi, sembra assumere posizioni
decisamente più concilianti. Se l’obiettivo era quello di depotenziare lo
sciopero di oggi, ci sembra miseramente fallito, vista la massiccia adesione
che ha portato oggi in piazza decine di migliaia di lavoratori.
Ora ci ritroviamo con due scioperi pienamente riusciti ed un “verbale” pieno
di buone intenzioni, ma già oggi il Governo sembra volersi rimangiare tutto
o quasi. A meno di 24 ore dall’incontro a cui lei stessa ha partecipato, il
Ministro Gelmini ha dichiarato “che non c'è stata nessuna retromarcia ma
solo una piccola correzione di rotta” e sul “maestro unico è tutto
confermato”. E ancora “Chiunque affermi in queste ore che è cambiato
qualcosa, sta semplicemente dicendo una falsità e cerca in maniera
strumentale di mettere in discussione la linea del governo che non è mai
cambiata e che non cambia”.
Ora i casi sono due: o il Ministro ha partecipato all’incontro senza nemmeno
capire gli impegni che stava assumendo oppure quello di ieri è stato un
teatrino, finalizzato solo a confondere le idee di docenti, studenti e
genitori in lotta.
Dovremo aspettare qualche giorno per comprendere come stanno effettivamente
le cose e se si dovesse confermare l’ultima ipotesi, avremmo la prova
provata dell’intelligenza politica di tanti sindacalisti “esultanti”.