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Grazie, on.le Aprea. Firmato Rembado (???)
Un assiduo lettore delle nostre pagine ci ha inviato un ironico intervento in cui, sotto le mentite spoglie di un iscritto dell'Anp, propone al suo Presidente Giorgio Rembado di scrivere all'on.le Aprea per la conclusione della vertenza dei dirigenti scolastici. Il nostro lettore si firma Aristarco Ammazzacaffè e spergiura di essere un seguace di Giorgio Rembado: per quanto riguarda il suo nome ci corre l'obbligo di precisare che la direzione del sito è perfettamente a conoscenza della vera identità del lettore; per quanto riguarda la sua appartenenza all'Anp, ognuno decida da sè.
On. Aprea,
conclusa la trattativa per il contratto e note ormai le risorse per
i dirigenti scolastici nella finanziaria, desidero esprimerle i più vivi ringraziamenti
miei e della mia organizzazione, per i più che soddisfacenti risultati da noi conseguiti,
grazie al suo valoroso interessamento, che vanno ben al di qua dell'obiettivo pur
ambizioso che ci eravamo dati.
Ricordo come fosse ieri la sollecitudine con cui rispose, in modo disinteressato e
generoso, alla vigilia delle ultime elezioni politiche, alla mia richiesta di un impegno
suo in caso di vittoria della coalizione - anche nostra ormai - in cui lei milita; impegno
volto a garantire in tempi brevi le risorse per la piena equiparazione dei dirigenti
scolastici ai livelli retributivi della dirigenza pubblica.
Commovente e immediata la sua risposta; generosa e pronta la sua disponibilità a
garantirci gli altri 210 miliardi, da me dettagliatamente richiesti; e, perché non ci
fossero dubbi, ha precisato che sarebbero in ogni caso stati trovati, attraverso
assestamenti di bilancio, entri i primi 100 giorni del futuro governo, che non poteva che
essere del suo e nostro Berlusconi.
Ha colpito tutti la tempestività della sua risposta: praticamente lo stesso giorno della
lettera. E noi tutti giustamente a credere alle sue promesse e a votare per lei: la
riconoscenza a chi la merita è un dovere quasi civico per gente come noi.
Ricordo ancora altri suoi autorevoli e pubblici interventi, dopo la meritata vittoria
delle elezioni, in cui ha ripetuto che le risorse aggiuntive promesse non sarebbero
mancate alla ripresa della trattativa: la sua parola ha dato non solo speranza, ma
certezza alla categoria. Se non proprio 210, certamente 180 o, tutt'al più (o meno?), 168
miliardi, non sarebbero mancate nelle tasche dei dirigenti scolastici.
E noi che siamo gente navigata, che siamo prima di tutto guide sicure per i nostri
colleghi e sappiamo loro indicare traguardi ambiziosi, potevamo aver dubbi sulla sua
genuina sincerità e l'onesto suo sentire e dire ? E infatti.
Non possiamo dimenticare infine l'altro magistrale colpo messo a segno con la Finanziaria.
Una cifra da capogiro, che toglie ogni dubbio circa la possibilità di raggiungere
l'equiparazione, se non entro questo mese, come promesso, almeno entro il 2006.
Qui, a dire il vero, il merito va equamente ripartito tra lei, il Ministro Moratti e il
Presidente Berlusconi.
Grazie alla sua protezione, abbiam potuto essere avveduti profeti a rifiutare i pur certi
240 miliardi di marzo di Bassanini.
Le risorse di questo primo contratto per la dirigenza scolastica: ben 240 miliardi - non
una lira in meno - stanno a significare che, quella mia e della mia organizzazione, è
stata una fiducia ben riposta e premiano il nostro coraggio e la nostra lungimiranza.
Riconoscerà anche lei quanto miopi e pavide sono state tutte quelle organizzazioni
sindacali - ed una, in particolare, che non cito perché CISL, UIL e SNALS
solidarizzerebbero - che 6 mesi fa, nel marzo scorso, volevano svendere la categoria
sottoscrivendo un contratto di soli 240 miliardi.
Si può ben dire che, anche grazie al patrocinio di persone come lei, solo con noi la
categoria dei dirigenti scolastici ha un futuro certo e traguardi coraggiosi. Solo con noi
la equiparazione sarà possibile in men che non si dica e, in ogni caso, in meno di un
lustro.
Con rinnovata gratitudine e deferenza. Il Presidente.
PS. Prima di congedarmi, mi si permetta di richiamare inoltre, a
lode e gloria del nostro Presidente, quel vero e proprio capolavoro di strategia e cosmesi
contrattuale d'alto bordo che è stata la modalità con cui nel contratto si è raggiunto
il livello stipendiale dei 70 milioni. Che è sintetizzabile nella formula: tagli (2.400.000
dalla retribuzione di risultato) e cuci (2.400.000 nella retribuzione fondamentale).
Praticamente, stessi soldi, quelli del marzo scorso, ma grande alchimia aggiuntiva e
sottrattiva ad un tempo: da premio Nobel. Vuoi mettere ?
Che dire poi di quella autentica perla di letteratura contrattuale ben denominabile
"operazione San Silvestro" o, se si preferisce, "specchio per le
allodole"?, Come è ormai risaputo, si tratta dellutilizzo delle risorse, sul
contratto siglato, che la finanziaria 2002 destinerà al personale dirigente della scuola.
Si rilegga il passaggio: "
dal 31.12.2001, ed a valere sullanno 2002,
confluiscono nel fondo [per la retribuzione accessoria] le risorse che la Legge
finanziaria 2002 stabilirà
": come dire, che, grazie a questa vera conquista
sindacale - che il nostro Presidente ha posto come condizione irrinunciabile per la firma
- prenderemo finalmente lanno prossimo quanto ci spetta nel 2002. E tutto "a
decorrere dal 31.12.2001". Mostruoso.
Aristarco Ammazzacaffè