dal 03/10/2000 queste pagine
sono state visitate volte
(26.11.2000)
Torino: AN chiede la
sospensione di un preside
e accusa i dirigenti scolastici
di non applicare le norme sulle adozioni dei libri di testo
Interviene l'Andis torinese
In un ordine del giorno presentato dal gruppo consigliare di An della regione Piemonte
sulla nota vicenda della "verifica" circa la validità dei libri di testo in uso
nelle scuole, si afferma, fra l'altro, che "fino ad oggi sono state puntualmente
disattese dai direttori delle scuole le direttive ministeriali che prevedono la
convocazione di riunioni con studenti e genitori per scegliere i libri di testo".
Alla nostra Associazione, che comprende più di cento dirigenti scolastici iscritti nella sola provincia di Torino, tale dato risulta del tutto sorprendente.
La scelta dei libri di testo avviene ormai da molti anni secondo prassi consolidate che prevedono la convocazione del consiglio di classe/interclasse con la partecipazione dei rappresentanti dei genitori e degli studenti prima e del collegio dei docenti, organo deliberante, poi.
Appare francamente poco credibile che i dirigenti scolastici si sottraggano, e perchè poi?, a questo percorso nel quale sono, peraltro ,ampiamente coinvolti gli organi collegiali della scuola.
Noi sappiamo che ciò non accade e invitiamo i consiglieri regionali di AN a fare i nomi dei dirigenti inadempienti, che dovrebbero anche essere in molti dato che le direttive ministeriali sarebbero state "puntualmente disattese".
Di nomi, invece, ne è stato fatto uno solo, quello del preside dell'Avogadro, per chiedere al provveditore la sua sospensione e preannunciare querela nei suoi confronti.
Noi chiediamo, invece, che questi metodi restino al di fuori della scuola, che i politici si occupino delle leggi e dei progetti di riforma e che lascino al libero confronto e all'intelligenza di chi nella scuola opera quotidianamente la scelta dei contenuti di insegnamento, delle metodologie e anche dei libri da utilizzare in funzione di quei contenuti e di quelle metodologie.
Anche i libri di testo sono il frutto del dibattito culturale di un determinato periodo storico, esiti di un processo che raccoglie letture e interpretazioni diverse. In una società libera è bene che ciò accada liberamente, non per decreto ministeriale o del governatore regionale, per quanto avallato da più o meno illustri commissioni.
per il direttivo ANDIS di Torino