Direzione didattica di Pavone Canavese

Tuttodirigenti

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(15.05.2003)

Contratto-scuola:
"vinceranno" i dirigenti o le RSU ?
Il rischio è che perda la scuola

"Confronto serrato sui poteri del dirigente e sulle relazioni con le RSU": così, parlando del prossimo contratto dei docenti ancora in discussione, titola il periodico "Il Sole 24 ore Scuola" (n. 10 del 9-22 maggio 2003) . Ma i Dirigenti dove sono? Assenti! Infatti sembra assurdo che, nel mentre si discute di rapporti tra DS e docenti e ATA, solo questi ultimi siano presenti al tavolo delle trattative, mentre i DS siano "rappresentati" (!) dall’ARAN.

Eppure non sento nessuna voce che si alzi dalle organizzazioni rappresentative dei DS, siano essi sindacati specifici dei Dirigenti (ormai esiste, per modo di dire, poiché non ha ancora titolo alla rappresentanza, solo lo SNADIS, dopo l’evoluzione verso le "alte professionalità" dell’ANP) o i Coordinamenti di area dirigenziale, come li si vuol definire, quelli di CGIL-CISL-UIL dei Dirigenti, sia delle associazioni professionali.

Eppure l’ANP aveva richiesto (ma ci credeva davvero?) la presenza al tavolo insieme all’ARAN e la CGIL aveva parlato di "armonizzazione" dei due contratti, quello dei docenti e quello dei DS.

Nulla di tutto questo! Una categoria che sa fare la voce grossa (senza grandi risultati, visto che con il contratto dei DS non si è ancora partiti davvero) solo quando si parla del "proprio" contratto non può "astenersi" quando sono in discusione i suoi poteri o, come meglio sarebbe dire, le sue funzioni e prerogative. Tanto più che qui non si tratta di un contrasto o di una lotta per l’ "egemonia" ma semplicemente per la funzionalità e la efficienza del servizio, di cui dovrebbero essere beneficiari, non dimentichiamocelo mai, i ragazzi e le loro famiglie.

E così vedo che nello stesso numero del "Sole" tra le lettere compare una nella quale si chiede se i docenti sono tenuti a svolgere durate il periodo degli esami, qualora non fossero impegnati negli stessi, attività diverse (verifica POF ricerca ecc.) . La risposta è che se hanno superato le 40 ore durante l’anno, i docenti "possono rifiutare di eseguirle" ai sensi dell’art. 42 del CCNL 4 agosto 1995, modoficato dall’art. 24 del CCNL 26 maggio 1999! Giusto; solo che quegli articoli sono puramente illogici e sarebbero da cambiare, come altri articoli che, a parere del sottoscritto, minano la funzionalità della Scuola e sono semplicemente il frutto di una visione impiegatizia e corporativa della funzione docente. Su tali argomenti ho scritto già due interventi su questo sito, ma purtroppo restano là a testimonianza che non sempre la logca e la verità riescono ad aver ragione dei piccoli interessi di categoria.

Pasquale D’Avolio
D.S. Istituto comprensivo Arta-Paularo

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