Direzione didattica di Pavone Canavese

Tuttodirigenti

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(15.01.2005)

Come snaturare la dirigenza e asservirla al potere politico
di Domenico Lippa


Il disegno politico che l’attuale governo sta attuando nei confronti delle strutture dello Stato risponde ad una logica ferrea e al tempo stesso pericolosa e coinvolge senza particolare clamore da parte dei media la dirigenza statale. A regime, lo Stato indipendente e sovrano, responsabile solo degli interessi generali e collettivi, è destinato a sparire e al suo posto si avrà uno Stato, più leggero meno organizzato, sottoposto agli interessi del potere politico che in quel momento occupa il Palazzo, che avrà delegato alcuni servizi al privato,che riserverà ai cittadini l’autotutela delle proprie esigenze (sanitarie, scolastiche, previdenziali, assistenziali, assicurative), che spezzetterà a livello locale le garanzie e tratterà i cittadini in modo direttamente proporzionale alle capacità della propria famiglia, del proprio Comune, della propria regione.

Questo disegno prevede una riduzione simbolica delle tasse (vista l’enorme massa del debito pubblico è illusorio pensare di ridurre seriamente le tasse) ma allo stesso tempo farà in modo che i cittadini dovranno provvedere alle proprie esigenze facendosi una pensione privata, un’assicurazione sanitaria privata, pagando una scuola privata, etc.

L’atro versante su cui si agisce è quello di modificare le strutture dello Stato nel senso di renderle non più efficienti ma di indebolirle sia nei confronti del potere politico sia nei confronti dei privati e delle grandi associazioni e/o interessi economici: in questo modo si comprende meglio la disarticolazione dell’ordine giudiziario, rendendo la Legge non sicura e valida in sé, ma flessibile e modificabile a piacimento.

Si capisce il senso della riforma universitaria non rendendola più ricca e più prestgiosa, ma precarizzando chi vi lavora, collocandola in una dimensione aziendalistica e temporizzata e si capisce anche la riforma scolastica dove per prima cosa si toglie la parola pubblica, si indebolisce il curricolo forte (anzi si elimina proprio il curricolo), si diminuisce l’obbligo scolastici, si parcellizza il sapere aggiungendo un po’ di tutto a scelta e si riducono le risorse soprattutto economiche

Ma non si fa l’unica cosa seria che andrebbe fatta: pagare meglio i dirigenti scolastici, premiare i migliori professori e prevedere due tipi di orario e stipendi: uno di 36 ore di servizio (24 di insegnamento + 12 di attività a scuola)  e uno di 18 ore 12 insegnamento e 6 di attività) con stipendi molto diversificati.

 Il terzo settore su cui si deve lavorare per disarticolare lo Stato è quello dei Dirigenti Statali e più in generale quello del pubblico impiego:lo stato e le sue manifestazioni

Sono utili quando si comportano a favore dei potenti sono da demonizzare quando sono contrarie .SI parte quindi con una campagna contro il " pubblico" in quant tale:i magistrati non sono sani di mente, le tasse è meglio non pagarle oltre un certo limite,gli impiegati e i professori sono nullafacenti, i ricercatori è meglio metterli sotto tutela, i dirigenti bisogna valutarli e confermarli a tempo.

In questa cornice assumono nuova luce e chiarezza acune leggi:
a) legge Frattini sullo spoils system
b) modifica per decreto del Decreto L.vo 165 rendendo possibile 4 opportunità, (contro la Costituzione che parla di imparzialità, di pubblico concorso, di capacità):chiamata diretta di Dirigenti al di fuori della P.A., nomina ope legis di dirigenti provenienti dalla categoria degli impiegati, accorciamento dei termini per diventare dirigenti di prima fascia, concorsi riservati; il tutto per asservire l’imparzialità e l’efficacia dello Stato.
c) esclusione del pubblico impiego da alcune leggi (vedi il superbonus delle pensioni)
d) mancato rinnovo dei contratti dei dirigenti
e) limitazione sempre maggiore delle risorse in modo da rendere il pubblico sempre più inefficiente per dare poi i servizi ai privati
g) precarizzazione del lavoro in modo da rendere meno stabile la stessa struttura del pubblico.

Ovviamente la dirigenza sarà probabilmente chiamata al disarmo dello stato garante di tutti i cittadini.

 

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