notizia del giorno "Venti di guerra" in casa Cgilscuola ?

(09.06.2001)
Le recenti dichiarazioni di Enrico Panini rischiano di scatenare un "casus belli" in Cgilscuola.
La questione è quella del contratto di ingresso per i dirigenti scolastici.
Il Sole 24 ore di venerdì 8 giugno riportava una battuta pronunciata da Panini in occasione della conferenza stampa indetta dalla Cgil e svoltasi a Roma il 7 giugno scorso: “I docenti hanno accettato, provvisoriamente, incrementi contenuti. Se con i presidi il nuovo Esecutivo sarà di manica larga, dovrà esserlo anche con gli insegnanti e con tutto il resto del personale. Diversamente, daremo battaglia senza tregua.”
Oggi, sul
sito WEB diretto da Paolo Quintavalla vengono riportati altri passi ripresi integralmente dalla registrazione audio disponibile nel sito di Radioradicale:
“Nei prossimi giorni si convoca il Comitato centrale dello SNALS che si è preso tutto il tempo sufficiente e necessario per riflettere all’interno degli organismi dirigenti (…) Le questioni sono chiare: le risorse a disposizione consentono aumenti lordi che vanno dai 15 ai 20 milioni annui, sapendo che stiamo parlando di un contratto che dura 16 mesi, buona parte dei quali già passati (…) A questo punto l’ARAN deve convocare le OO.SS. Ognuno si assuma le sue responsabilità! Noi siamo perché questo contratto venga chiuso immediatamente! Però, attenzione perché se lo strumento che eventualmente qualcheduno intende utilizzare è una legge chiamata di aggiustamento del bilancio, forzando le normative sulla contabilità pubblica (…) se con questo strumento si intendono trovare risorse in più per questo contratto si sappia che si apre una strada che si apre con questo rinnovo ma che si conclude con tutti gli altri. Perché il contratto della scuola si è concluso chiedendo a 800.000 docenti di battere il passo aspettando nel 2002 il completamento del passaggio europeo. Il contratto della scuola si è concluso chiedendo a 10.000 segretari di battere il passo aspettando nel prossimo quadriennio il completamento.  Ora noi in Europa ci dobbiamo andare con carte chiare e  con regole che valgono per tutti. Se si intendono cambiare le regole si sappia che si cambiano per tutti."
E' probabile che le dichiarazioni di Panini non trovino del tutto concordi i dirigenti scolastici di Cgilscuola che potrebbero forse richiedere qualche chiarimento politico al segretario nazionale.
La necessità di difendere gli interessi sindacali della categoria dei capi di istituto potrebbe - in questa circostanza - prevalere sulla esigenza di compattare l'intera Cgilscuola per fronteggiare e contrastare la politica scolastica del nuovo Governo, come fatto intendere dal leader nazionale Sergio Cofferati nel corso della stessa conferenza stampa.