Direzione didattica di Pavone Canavese

L'educazione interculturale nell'anno del POF.....

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(07.10.2001)


Inizia la guerra: marciamo per la pace

Sono, questi, tempi in cui si sentono rullare tamburi di guerra. Tempi di attesa, a volte lugubre a volte densa di speranza, più spesso frammisto di angoscia.
Non è qui il luogo per discutere su come debba essere perseguito il terrorismo internazionale, la mia posizione al riguardo appare in altra parte del sito.

Oggi voglio lasciare l’orizzonte alla speranza presentando due iniziative, una notissima ed una meno ma altrettanto interessante.

La prima è la marcia per la pace Perugia Assisi che si terrà domenica 14 ottobre, l’altra è la settimana di incontri interculturali tra bambini del Mediterraneo che si apre ad Ostuni il 15 ottobre.

Perugia – Assisi
Cibo, acqua, lavoro per tutti. Per la globalizzazione dei diritti umani, della democrazia, della solidarietà.

Il titolo della marcia, come si vede, è lunghissimo. Come lunghissimo sarà il corteo di quanti vi parteciperanno. Del resto la marcia viene da lontano: 40 anni fa la prima marcia Perugia Assisi fu organizzata dal filosofo nonviolento Aldo Capitini.
Nonviolenza: una parola che dopo un decennio di oblio torna in uso. Lentamente. Perché è alla nonviolenza che occorrerà riandare se si vuole impostare in modo coerente la complessa questione della giustizia a livello planetario. Quella nonviolenza che alcuni noti filosofi, in preda alla classica boria frutto della non riconosciuta ignoranza, hanno definito "inesistente in quanto strategia" riducendola a sola tattica. Dispiace che fior fiore di intellettuali che pontificano da sinistra (o da destra? Non si è mai capito bene devo dire…del resto condivido l’idea che destra e sinistra siano concetti un po’ abusati) riducano il dibattito sulla nonviolenza a poche righe di un’intervista concessa di tutta fretta a Io donna. E tanto per fare i nomi il filosofo in questione è Massimo Cacciari. Forse il suo atlante filosofico non contempla Capitini, o Giuliano Pontata, o Norberto Bobbio. Peccato.

Nonviolenza. La marcia Perugia – Assisi nasce nella e dalla nonviolenza.

Per chi voglia saperne di più, sia sulla marcia che sulla 4^ assemblea dell’Onu dei Popoli che si tiene in questa settimana ad Assisi, consiglio di visitare il sito http://www.tavoladellapace.it. Non solo di visitarlo quanto piuttosto di stampare e studiare i diversi documenti – appelli da cui prende avvio quest’anno la marcia. Si tratta di sintesi molto interessanti sia a livello di analisi che di proposta. E per chi volesse approfondire ulteriormente almeno una delle dimensioni della marcia (cibo, acqua e lavoro per tutti) ricordo che la Marcia ha assunto come una delle proprie proposte la campagna sull’acqua di cui anche la nostra rubrica ha ampiamente parlato

Certo, qualcuno dirà che la marcia Perugia-Assisi rischia di essere l’ennesima liturgia. Credo di no, anche se forse il mio osservatorio è piccolo e limitato. Mi piace però citare due piccoli fatti.

Venerdì 5 ottobre mi ha telefonato la Dirigente Scolastica del Liceo Classico "Gioia" di Piacenza. Chiacchierando è uscito che nel pomeriggio ci sarebbe stato il suo Consiglio di Istituto per deliberare formalmente l’adesione del Liceo alla Marcia. E non per liturgia ma come frutto di un percorso compiuto da un intero liceo che, tra l’altro, si caratterizza per aver inserito nel curriculum la cattedra di "Diritti Umani".

L’altro fatto: ancora più personale. Anna Laura ha 12 anni. L’altro giorno è tornata a casa dicendo che sarebbe andata alla Marcia Perugia-Assisi con gli scout. E so che non sarà una scampagnata.

Forse, finché accadono piccole-grandi cose come queste c’è ancora speranza per la pace nel nostro mondo globale. Grazie Gianna Arvedi (così si chiama la Preside del Gioia). Grazie Anna Laura.

Un mare d’incontri nella Città Bianca: storie, giochi, libri ed altro dei bambini del Mediterraneo

Dal 15 al 21 ottobre la Città Bianca, Ostuni, sarà animata da una spettacolare serie di feste, incontri, storie che hanno al centro i bambini del Mediterraneo. Un mare di incontri per dire il Mediterraneo interculturale e di pace che si apre lunedì 15 con Sfilata e messaggi multiculturali di pace per le vie della città e successiva accoglienza delle delegazioni straniere.
A seguire, ogni giorno decine di laboratori rivolti alle scuole (si va da "Giochi di mani…viaggio nel mondo della fantasia…costruendo meravigliosi personaggi…" al "Laboratorio di burattini e marionette", dal teatro creativo al gioco di con bambole in costumi tipici dei paesi del Mediterraneo, dai "Messaggi e paesaggi di pace in maglietta" al "Giardino Musicale Interculturale" sino a "Costruiamo quaderni d’arte per bambini palestinesi" con l’artista israeliana Ronit Dovrat e tanti altri ancora), incontri con autori di volumi dedicati alle questioni della pace e della multiculturalità, seminari di studio (il 17 ottobre "Mediterraneo: un mare di religioni…incontri o conflitti"), convegni.
E per fare memoria della storia recente dell’Italia, la riflessione "A 10 anni dalla notte del grande sbarco…", convegno dedicato alla memoria delle migliaia e migliaia di persone giunte dall’Albania con testimonianze, problemi, prospettive.
E così ogni giorno la Città Bianca, assieme ai comuni limitrofi, si fa concreta metafora del Mediterraneo possibile. Luogo di pace, di allegro meticciato tra culture, storie, musiche, sapori, narrazioni. Storie di bambini che prendono in mano la propria storia e la giocano tra cielo e terra su un mare che può essere di incontro e pace anche se spesso le sue onde sono state increspate dai venti dell’odio. Una scommessa sul futuro che nella mani dei bambini ha speranza di diventare realtà. Una scommessa curata, coccolata, accompagnata con passione e fatica da Lorenzo Caiolo.


A parte alleghiamo il programma della manifestazione

Per informazioni: locaiolo@libero.it
fax: 0831 307223

Assessorato alle Politiche Sociali OSTUNI (Br)
Telefono 0831/333449 – Fax o831/307223
E-mail :mediterraneo.ostuni@tiscali.it

Aluisi Tosolini

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