(04.03.2001)
VERSO UNA INTEGRAZIONE RAGIONEVOLE
Lunedì, 5 marzo 2001 il prof. Vittorio Cotesta dell Università di Salerno presenta la ricerca CON OCCHI STRANIERI - Come gli immigrati vedono gli italiani.
La ricerca è stata realizzata dallassociazione Next per la Commissione per le politiche di integrazione degli immigrati operante presso il Dipartimento affari sociali della Presidenza del consiglio.
L'occasione ci offre la possibilità di presentare l'attività della Commissione per l'integrazione che il 13 dicembre 2000 ha presentato il secondo rapporto sull'integrazione degli immigrati in Italia (la versione integrale del rapporto è in via di pubblicazione da parte della casa editrice Il Mulino di Bologna mentre sul sito della Commissione è disponibile sia la sintesi (61 pagine scaricabili) che l'indice.In questo numero della rubrica presentiamo il primo rapporto sull'integrazione rendendo così più agevole la lettura della sintesi del secondo rapporto.
La commissione integrazione
Il primo rapporto sull'integrazione
L'indice
Verso una integrazione ragionevole
Definizione di integrazione
Quattro tasselli ed una strategia per una integrazione ragionevole Siti consigliatiCommissione per le politiche di integrazione degli immigrati
Primo rapporto sullintegrazione degli immigrati in Italia.
A cura di Giovanna Zincone
Bologna, il Mulino, 2000La commissione per le politiche di integrazione
Lart. 46 del Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dellimmigrazione (DL 286/98) prevede la creazione di una Commissione per le Politiche di integrazione degli immigrati che è stata istituita con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il 7 luglio 1998.
La Commissione, presieduta da Giovanna Zincone, è insediata presso il Dipartimento per gli Affari sociali della presidenza del consiglio dei ministri (
http://www.affarisociali.it), comprende rappresentanti delle pubbliche amministrazioni ed esperti ed ha come scopo quello di svolgere un ruolo consultivo per il governo sui temi dellimmigrazione. Tra i suoi compiti istituzionali quello di redigere un rapporto annuale sullintegrazione degli immigrati in Italia.
Il primo rapporto, presentato al governo il 30 novembre 1999, è stato pubblicato nellaprile 2000 dalleditore Il Mulino di Bologna.Il Primo rapporto sullintegrazione degli immigrati in Italia
Il rapporto si presenta sotto forma di voluminoso testo di 571 pagine, suddivise in 8 densi capitoli a cui è premessa una ampia introduzione e sintesi curata da Giovanna Zincone. Estremamente utili inoltre le note informative riferite alle attività di regioni ed enti locali, organismi per la promozione dellintegrazione, commissione per le politiche di integrazione ed alla questione della libertà religiosa con la presentazione delle intese con le diverse confessioni. Chiude il volume una densissima appendice giuridica suddivisa per temi (integrazione, abitazione, discriminazione, istruzione, lavoro, minori, partecipazione e diritto di voto, religione, sanità, soggiorno, asilo e protezione umanitaria, cittadinanza, minoranze, rom, sinti e camminanti, regolarizzazione) e comprendente diverse fonti (costituzione, leggi nazionali, legge regionali)
Il volume affronta, in 8 capitoli, gli otto nodi fondamentali della relazione interazione tra immigrati e società italiana:
- Lemigrazione italiana allestero e la demografia dellimmigrazione straniera in Italia;
- Integrazione nel mercato del lavoro;
- LItalia verso una società plurale: azioni, inerzie e prospettive nel campo delleducazione;
- La salute
- Casa e immigrazione
- Partecipazione politica;
- Tutela della collettività e criminalità
- discriminazione
Ogni capitolo presenta uno spaccato della società italiana analizzato con estrema accuratezza con lausilio dei più recenti studi sulle diverse tematiche e con lapporto dei più importanti studiosi ed esperti dei diversi settori.
Impossibile ovviamente anche solo tentare di riassumere il contenuto dei singoli capitoli, ognuno dei quali rappresenta in realtà un saggio ed una ricerca in sé compiuti.
Verso una integrazione ragionevole
Limpianto complessivo del rapporto viene precisato nel lungo saggio introduttivo di Giuliana Zincone che sintetizza il rapporto procedendo ad una prima sistematizzazione della problematica.
Il concetto chiave è costituito dallidea di
Integrazione ragionevole frutto di una ampia discussione dei diversi modelli di integrazione (integrazione come uguaglianza, come utilità, come somiglianza) che porta a definire integrazione ragionevole secondo due linee:integrazione come integrità della persona e buona vita
- "
integrazione come interazione positiva, pacifica convivenza "Naturalmente, scrive la Zincone, "le due dimensioni, i due elementi dellintegrazione, si tengono: la pacifica convivenza richiede che nessun gruppo percepisca laltro come una fonte di comportamenti e atteggiamenti nocivi per la propria integrità e buona vita. In questa ottica il buon governo si propone di creare le condizioni per cui le varie componenti di una società non siano troppo infelici nella dimensioni sociale e pubblica delle propria esistenza e non abbiano atteggiamenti reciprocamente aggressivi. In Italia continua Zincone la via che può produrre pacifica convivenza e buona vita va costruita tenendo conto delle peculiarità del nostro sistema politico e della nostra tradizione giuridica e culturale. Va costruita tenendo conto anche delle esperienze non sempre felici dei nostri vicini europei" che mostrano la corda (sia il modello assimilazionista francese che il modello tedesco che ha tenuto conto soprattutto di una interpretazione etnica della cittadinanza) mentre paiono aver avuto maggiore successi quei modelli che si sono fondati sulla integrazione indiretta, attuata cioè attraverso le associazioni della società civile, in particolare le organizzazioni di gruppi prima esclusi dai processi decisionali.
Secondo Zincone lintegrazione ragionevole è frutto di quattro tasselli e di una strategia.
Prima di presentarli vale tuttavia la pena riportare la definizione di integrazione (implicita nella legge 40/98) fornita dal documento programmatico previsto dallart. 3 della legge 40:
"Integrazione è un processo di non discriminazione e di inclusione delle differenze, quindi di contaminazione e sperimentazione di nuove forme di rapporti e comportamenti, nel costante e quotidiano tentativo di tenere insieme principi universali e particolarismi. Essa dovrebbe quindi prevenire situazioni di emarginazione, frammentazione, ghettizzazione, che minacciano lequilibrio e la coesione sociale, e affermare principi universali quali il valore della vita umana, della dignità della persona, il riconoscimento della libertà femminile, la valorizzazione e la tutela dellinfanzia, sui quali non si possono concedere deroghe, neppure in nome del valore della differenza".Quattro tasselli ed una strategia per lintegrazione ragionevole
La legge 40/98 persegue, secondo il rapporto, i 4 tasselli dellintegrazione ragionevole:
Interazione come sicurezza Integrità piena per i regolari Integrità essenziale/ diritti della persona per gli irregolari Interazione come comunicazione e pluralismo Integrazione indiretta
Interazione come sicurezza: una interazione positiva si costruisce nel comune rispetto delle regole, nella convinzione che laltro non rappresenti per noi un pericolo.
Integrità essenziale/ diritti della persona per gli irregolari : va tutelato sempre e comunque il rispetto dei diritti fondamentali della persona anche se presente in modo irregolare sul territorio italiano (tra questi diritti fondamentali ricordiamo quelli alla salute -tutte le cure ambulatoriali e ospedalieri urgenti o comunque essenziali anche se continuative -, lobbligo scolastico per i bambini, ecc.).Integrità piena per i regolari : al fine di rendere lo status di regolare praticabileInterazione come comunicazione e pluralismo : rispetto delle identità culturali, religiose, ecc.In sintesi, scrive il Rapporto, "La nostra appare, nellinsieme, come una tra le legislazioni più idonea a promuovere processi integrativi ragionevoli, poco severi e pretenziosi".Ed a partire da questa affermazione il Rapporto entra nel merito delle diverse problematiche con una analisi accurata e con unaltrettanto accurata serie di proposte finalizzate a migliorare il quadro degli interventi dei diversi soggetti implicati nellazione di integrazione ragionevole.
Un Rapporto estremamente interessante, un volume da leggere con attenzione in particolare da parte di chi ha responsabilità dirette nel campo dellinterazione sociale entro la nuova Italia plurale e multiculturale.
Su questi temi consiglio di visitare i sitihttp://www.affarisociali.it
è il sito del dipartimento affari sociali della presidenza del consiglio entro cui opera la Commissione per le politiche di integrazione. Dalle sezioni immigrazione e Commissione integrazione si accede ad una ricchissima mole di materiali tra cui spiccano le diverse ricerche commissionate dalla Commissione e totalmente disponibili per i navigatori. Tra queste anche la bella ricerca su come gli immigrati vedono gli italiani di cui riporto qui l'indice.http://www.governo.it/sez_dossier/immigrazione/presentazione.html
dossier sintetico ma molto interessante dedicato alle problematiche legate ai processi migratori ed alle politiche italianehttp://www.educational.rai.it/ioparloitaliano
è un corso di lingua italiana per cittadini stranieri. Il progetto è promosso dal Dipartimento per gli Affari Sociali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzato da Rai Educational con la collaborazione del Ministero della Pubblica Istruzione e dei Centri territoriali permanenti per leducazione degli adulti. Il corso prevede quaranta puntate della durata di unora che trasmesse dal canale satellitare tematico di Rai Educational dal 22 gennaio 2001.CON OCCHI STRANIERI - Come gli immigrati vedono gli italiani.
Indice
1. Introduzione
2. Codici culturali e percezione dello straniero nelle società complesse
Immagini dellItalia e degli italiani
Come ci vedono gli stranieri
1. Introduzione
2. Il sistema economico e del lavoro
2.1. Le immagini degli italiani sul lavoro
2.2. Le immagini delle relazioni di potere
2.3. Le immagini delle regole
2.4. Le immagini dellofferta di lavoro in Italia
2.5. Conclusioni
3. Limmagine del sistema politico-normativo
3.1. Limmagine del sistema normativo
3.2. Limmagine della burocrazia
3.3. Limmagine del sistema politico
3.4. Conclusioni
4. Limmagine dei legami sociali
4.1. Limmagine della solidarietà
4.2. Limmagine della solidarietà dei connazionali
4.3. Limmagine dellamicizia
4.4. Limmagine della famiglia italiana
4.5. Limmagine della donna italiana
4.6. Conclusioni
5. Immagini del sistema culturale
5.1. Letichettamento degli immigrati
5.2. La diffusione degli stereotipi
5.3. Limmagine della religione
5.4. Limmagine delle abitudini degli italiani
5.5. Conclusioni
6. Caratteristiche degli intervistatiImmagini degli stranieri in Italia
Come gli italiani vedono gli immigrati
1.Introduzione
2. La percezione degli immigrati
2.1. Numerosità, provenienza, lavoro e progetti degli immigrati
2.2. Immagini degli immigrati
2.3. La questione della criminalità
2.4. La cultura
2.5. Politiche pubbliche per l'integrazione
2.6. L'appartenenza
2.7. L'ospitalità degli italiani
2.8. Conclusioni
3. L'ambivalenza dei desideri degli italiani a proposito degli stranieri
3.1. Politiche degli ingressi
3.2. Disponibilità a creare/avere legami forti con gli immigrati
3.3. Conclusioni
4. Rappresentazioni degli immigrati e caratteristiche degli italiani
5. Considerazioni finaliAppendice metodologica
1. Il campione
2. Lanalisi fattoriale e la cluster analysis
Tabelle
BibliografiaAluisi Tosolini