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Direzione didattica di
Pavone Canavese |
(24.04.2002)
PACE, SVILUPPO,
EDUCAZIONE INTERCULTURALE
Leducazione
interculturale, come spesso abbiamo messo in evidenza in questa rubrica, è strettamente
connessa con leducazione alla pace ed allo sviluppo.
E non si può certo dire che il nostro sia un tempo propizio per la pace e lo sviluppo
umano. Dedichiamo così la rubrica alla presentazione della marcia speciale Perugia Assisi, alla
segnalazione di due interessanti convegni sulleducazione e da ultimo presenteremo
una ricca serie di materiali su pace, sviluppo umano, intercultura realizzati dal Centro
di Documentazione Città di Arezzo e da UCODEP
12 maggio 2002 Marcia
Perugia Assisi per la pace in Medio Oriente
Formazione e società
delle culture. Milano 8-9 maggio 2002
Paulo Freire:
Re-inventando un messaggio. Milano 25 maggio 2002
Materiali per
leducazione interculturale e allo sviluppo umano
Domenica 12 maggio 2002
Marcia straordinaria Perugia-Assisi per la pace in Medio Oriente
Fermiamo lescalation del terrore. Fermiamo
la carneficina.
Appello allEuropa
"Fate quello che non avete ancora
fatto"
La Tavola della pace ha reso noto lAppello di convocazione della Marcia
Perugia-Assisi per la pace in Medio Oriente che si svolgerà domenica 12 maggio 2002.
Questa edizione straordinaria della Marcia Perugia-Assisi segna il culmine di una
crescente mobilitazione della società civile, in Italia, in Palestina e in Israele, tesa
a sollecitare un intervento deciso e urgente dellEuropa e delle Nazioni Unite per
fermare la guerra in corso.
Richiamando il chiaro monito del Papa, Giovanni Paolo II, ("la tragedia è
davvero grande: nessuno può rimanere silenzioso e inerte, nessun responsabile politico e
religioso! Alle denunce seguano atti concreti di solidarietà") la Tavola della
pace e le numerose organizzazioni che stanno aderendo alla Marcia chiedono allEuropa
e allOnu di fare quello che non hanno ancora fatto.
"Noi chiediamo allEuropa e allOnu dintervenire subito in difesa
dei più indifesi, della giustizia e della legalità internazionale. Noi chiediamo
allEuropa e allOnu di inviare una forza di interposizione capace di promuovere
limmediato cessate il fuoco e di assicurare la protezione delle popolazioni civili.
Noi chiediamo allEuropa e allOnu di assumere tutte le misure di pressione e
sanzione diplomatica ed economica necessarie per bloccare lescalation e riprendere
la via del negoziato anche tramite la convocazione di una nuova Conferenza
Internazionale- per la costruzione di una pace giusta e duratura. Non è possibile
separare la ricerca della sicurezza dalla soluzione dei problemi politici. I traguardi
definiti dalle stesse risoluzioni delle Nazioni Unite sono noti: fine dellillegale
occupazione israeliana del 1967, fine degli insediamenti, piano di "sicurezza
comune" per entrambi i popoli, condivisione di Gerusalemme, costruzione dello
Stato di Palestina, riconoscimento del diritto di Israele di vivere entro confini certi e
sicuri, promozione del dialogo e della convivenza, dellintegrazione e dello sviluppo
dellintera regione."
Per informazioni: http://www.entilocalipace.it/ e http://tavoladellapace.it
Sullo stesso sito sono anche reperibili tutti materiali riferiti al meeting nazionale
dedicato alleducazione alla pace (Assisi il 5-6 aprile 2002 ): "Scuole di
pace per un mondo migliore".
Due giorni di incontro tra scuole, insegnanti, studenti, Enti Locali e
associazioni che progettano leducazione alla pace nellera della
globalizzazione e che ad Assisi hanno presentato i progetti di educazione alla pace
realizzati in questo anno scolastico secondo la logica della scuola dellautonomia
che davvero fa interagire nella propria proposta formativa i diversi soggetti che operano
sul territorio "glocale" per costruire pace.
Entro il progetto "Scuole di pace per un mondo migliore" sono inoltre presentati
i molti materiali educativi prodotti in questi anni dal Coordinamento Nazionale Enti
Locali per la Pace.
Formazione e società delle culture
L8 ed il 9 maggio si tiene a Milano, organizzato
dallUniversità Cattolica (Scienze della Formazione) e dal Centro Studi e Ricerche
sul Disagio e il Disadattamento, un importante convegno sul significato e sulle prassi
delleducazione entro le società multiculturali.
Il giorno 8 il convegno si aprirà con le relazioni di:
- Fernand Ouellet: La formazione interculturale: valori, obiettivi,
- Milena canterini: Formazione interculturale e domande
- Elio Damiano: Sistemi formativi e processi interculturali in Europa
- Elena Besozzi: Alunni stranieri in classe: atteggiamenti degli insegnanti
Christiane Perregaux: Insegnanti e intercultura nelle scuole europee
Rita Sidoli: Italiano L2, doppia appartenenza e gruppo dei pari
Il 9 maggio sarà invece dedicato a 4 workshops che affrontano 4 specifici nodi
della formazione e dellazione interculturale:
- Operatori interculturali nelle emergenze internazionali
: introduce: Cristina
Castelli
- Operatori della cooperazione internazionale
: introduce: Felice Rizzi
- Formazione interculturale degli operatori e dei mediatori
: introduce: Paola Giani
- Immigrazione, sicurezza: formazione degli operatori
: introduce: Piergiorgio Reggio
Per informazioni: Caterina Foppa Perdetti Tel.: 02/537343
Paulo Freire:
Re-inventando un messaggio
A Milano, il 25 maggio 2002, presso il Centro Pime di Via Mosè Bianchi, si terrà un
importante convegno dedicato alla figura del pedagogista brasiliano Paulo Freire.
Lappuntamento è organizzato dal Coordinamento Nazionale delle Comunità di
Accoglienza, dal Centro Sociale Ambrosiano, dalla Caritas Ambrosiana e dalla rivista
Animazione Sociale del Gruppo Abele. Il convegno nasce appunto dalle esperienze dei
promotori che da Paulo Freire hanno tratto ispirazione per la propria attività educativa
e sociale. Così, dopo le relazioni di apertura (dedicate allanalisi della proposta
educativa di Freire ed alla sua ricaduta nella società italiana) il convegno si aprirà a
gruppi di lavoro che ben sintetizzano il significato, la portata e lattualità
dellopera di Freire:
- Ecopedagogia e sviluppo planetario
- Ripartire dai temi generatori: leggere loggi cercando varchi verso il futuro
- Larte del dialogo collettivo su vissuti di oppressione
- Lalfabetizzazione sociale e culturale degli adulti
- Per una nuova educazione politica
- Metodo partecipato nel lavorosociale di comunità
- Processi di partecipazione dal basso
- Temi irrinunciabili per una pedagogia della libertà
- Restituire protagonismo ai giovani
Il convegno sarà chiuso da Virginio Colmegna (Caritas ambrosiana) e Franco Floris
(Animazione sociale).
Per informazioni:
Centro Sociale Ambrosiano, Piazza Duomo 16 Milano - Tel. 026460974
info@centrosocialeambrosiano.it
Materiali per leducazione interculturale e allo sviluppo umano
Presentiamo in questa sezione i materiali prodotti di recenti del Centro di
Documentazione della Città di Arezzo e da UCODEP, associazione autonoma collegata a
Movimondo che svolge attività di cooperazione internazionale, educazione allo sviluppo,
formazione. Il centro di documentazione è una associazione culturale di secondo livello i
cui soci sono Amnesty International, Club Unesco e Ucodep Movimondo. Attivo dal
1984 il centro è impegnato nellinformazione e nella sensibilizzazione sulle
problematiche relative ai diritti umani, allo sviluppo, alla pace ed
allintercultura. Dal 1987 gestisce la sezione della Biblioteca della Città di
Arezzo specializzata sulle stesse tematiche.
Di seguito una rapida presentazione dei materiali di recente pubblicazione. Senza
dimenticare la valenza metodologica del percorso realizzato ad Arezzo dove enti locali,
associazioni di volontariato internazionale, scuole hanno dato vita ad una rete di grande
ricchezza e valore. Un esempio di cosa può accadere quando la scuola dellautonomia
è davvero compresa ed utilizzata in tutte le sue potenzialità.
Scuola con vista. Guida ai servizi di formazione e
animazione per il mondo scolastico (anno 2001/2002). Sviluppo, diritti, pace,
intercultura. La guida è interessante soprattutto sul versante metodologico: evidenzia i
possibili rapporti tra enti pubblici (Provincia di Arezzo Zone socio-sanitarie,
Centro di Documentazione) e scuole dellautonomia mettendo a disposizione interventi,
progetti, azioni educative,
A sud della notizia. Per riflettere e giocare con il mondo
dellinformazione. Piste di lavoro per le scuole superiori e le classi terze della
scuola media. Quattro schede operative per progettare e realizzare interventi didattici e
ricerche sullinformazione, con particolare attenzione al sud del mondo. A cura
Ucodep.
Da Copenaghen a Arezzo. (a cura di Giuseppe Cirenei e
Federica Comanducci) 2001. Si tratta del primo volume della collana Studi e ricerche
curata da Ucodep. Uno studio di grande interesse che, a partire dal concetto di sviluppo
umano e sociale che è al centro delle analisi dellUNDP (che proprio a Copenaghen a metà degli anni 90 tenne il summit
mondiale), tenta di utilizzare i parametri e gli indicatori dello sviluppo umano e sociale
per indagare la società aretina.
Facilitare lincontro. Il ruolo e le funzioni del mediatore linguistico culturale. A cura di R. Renzetti e L. Luatti. UCODEP 2001. Il volume analizza la
figura del mediatore e ne indaga i possibili utilizzi entro lo scenario delle società
multiculturali.
Limmigrazione straniera in Provincia di Arezzo, a
cura di Lorenzo Luatti e Marco La Mastra. UCODEP 2001. Una analisi delle presenza degli
stranieri nella realtà aretina con particolare attenzione agli alunni e bambini stranieri
inseriti nelle scuole e nei servizi per linfanzia ed al mondo del lavoro (mercato
del lavoro e risparmio degli immigrati.
Seattle 99: linformazione negata. Sud del mondo e squilibrio nord/sud nei
media italiani, a cura di M. Gregorio e A. Dal Paz, UCODEP
2001. Una ricerca di grande interesse e portata. Sono stati analizzati 8 quotidiani
nazionali e 6 telegiornali (Rai + Mediaset). Loccasione è rappresentata
dallincontro di Seattle, città dove nasce il cosiddetto popolo di Seattle (poi
"No global") ma soprattutto città dove si è tenuto il Millenium
Round
(sempre che qualcuno ricordi di che cosa si trattava
per gli smemorati
annoto che il Millenium Round ha a che fare con il WTO e con la liberalizzazione dei
mercati per il nuovo millennio). Il vertice fallì ma di quale sia stata la sua agenda,
quali i problemi sul tappeto non vi è traccia in molti dei media analizzati. Un testo
davvero prezioso, analitico (vi è lanalisi, giorno per giorno, dal 28 novembre al 7
dicembre 1999), utile perché replicabile e trasferibile il altre situazioni grazie ad una
corretta precisazione delle modalità di analisi seguita.
Passepartout. Lo scaffale interculturale per aprire i saperi del mondo, a cura di Roberta Magi e Lorenzo Luatti, Centro di Documentazione Città di
Arezzo 2001. Il testo raccoglie i materiali di un percorso di formazione per docenti
finalizzato alla costruzione e alluso di scaffali multiculturali a partire proprio
dallesperienza di Passepartout, lo scaffale interculturale pubblico costituito
presso il II Circolo Didattico di Arezzo. Il volume risponde ai tre quesiti chiave
riferiti alla costituzione di scaffali multiculturali: che cosè uno scaffale
multiculturale? A copsa serve, quali sono i suoi contenuti e come si rende operativo? Come
si usa nella pratica didattica e che si inserisce allinterno delle più ampie
strategie interculturali?
Accogliere chi accogliere come. Vademecum per gli insegnanti della scuola
dellobbligo, a cura di Graziella Favaro e Lorenzo
Luatti, Centro di Documentazione Città di Arezzo, 2001. Un volume utilissimo, come tutti
i vademecum ben fatti. Dopo una breve introduzione teorica il volume raccoglie e presenta
materiali operativi ed indicazioni per la costruzione di una scuola davvero capace di
accogliere laltro e di incamminarsi lungo il sentiero dellintercultura.
Tutti a scuola. Per una formazione interculturale dei dirigenti scolastici e degli
amministratori locali, A cura di Bruno Rossi, Centro di Documentazione
Città di Arezzo, 2001. Per la scuola dellautonomia linterazione con il
territorio costituisce una condizione strutturale del fare educazione. Il volume presenta
così indicazioni e suggestioni sia ai dirigenti ed agli operatori scolastici che agli
amministratori locali nella certezza che solo una fattiva interazione tra i diversi
soggetti del territorio la società multiculturale potrà diventare ricchezza per tutti
vincendo la sfida del pluralismo culturale.
A scuola di sviluppo, a cura di Roberto Secci, Torino,
Rosenberg & Sellier, 2001. Il volume, pubblicato con il patrocinio dellUNDP,
costiuisce una introduzione al mondo dello sviluppo umano ed ai 12 rapporti pubblicati dal
Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Umano. La sua originalità sta nel rileggere
il tema dello sviluppo in chiave educativa fornendo così anche a lettori non specialisti
(e tra questi certo gli studenti) lo possibilità di accedere senza difficoltà ad uno dei
temi centrali del dibattito contemporaneo. Sulla stessa onda si pone un secondo volume (Umanizzare lo sviluppo, a
cura di E. Chiappero Martinetti e A. Semplici, Torino, Rosenberg & Sellier, 2001) che
presenta i contenuti dei 12 rapporti UNDP correlandoli a 20 interviste a economisti,
sociologi, filosofi, intellettuali,
in una specie di forum sul presente e sul futuro
del mondo.
Per informazioni:
Centro di documentazione Città di Arezzo, tel 0575 902488,
cdd@nots.it
http://wwwprovincia.arezzo.it/biblioteche/centrodoc/indesx.html
UCODEP tel 0575 907826
eas@ucodep.org
http://www.ucodep.org
Aluisi
Tosolini