(20.10.2002)
Da Milano a Ellis Island
Avevo promesso, aprendo il nuovo anno della rubrica Educazione Interculturale, che avrei messo in rete, a disposizione di tutti, una serie di indicazioni, suggerimenti e segnalazioni che in questi mesi mi sono giunti via mail dai lettoriSi tratta di materiali di grande interesse
A tutti
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Buona lettura
Aluisi Tosolini
San Vittore: laltra Milano multiculturale
Lesperienza quotidiana di un carcere come San Vittore, con il 60% circa della popolazione detenuta rappresentata da cittadini stranieri, offre alcuni spunti di riflessione sullo stato di integrazione possibile e realizzabile.In carcere perché
La presenza maggior è quella dei nordafricani, seguiti da slavi e sudamericani, nigeriani e comunitari. Lapproccio al reato è diverso: su tutti è trasversale la criminalità dedita alla droga, che vede molto coinvolti i sudafricani, ma a seconda della nazionalità si registrano impennate sui furti (nomadi, sudamericani), sullo sfruttamento della prostituzione (slavi) e sul taglieggio (cittadini dellest europeo). Un discorso a parte merita il mondo femminile più dedito a reati di piccolo cabotaggio (i cosiddetti reati bagatellari), come furti e prostituzione, spesso vittime di traffici altrui.Gli stranieri entrano in carcere a vario titolo quindi e lo vivono diversamente a seconda della propria cultura di appartenenza: i nordafricani si lamentano ma una volta ammessi al lavoro, e quindi nella condizione di guadagnare qualche lira, danno prova di correttezza e impegno, i sudamericani chiedono di essere inseriti soprattutto nelle attività culturali e divorano libri di poesie (dato comunque comune a tutti i detenuti), i cinesi comunicano con difficoltà i propri vissuti e preferiscono le attività manuali, gli slavi sono ottimi scrivani di reparto grazie al loro generalmente buon livello culturale. Un dato purtroppo comune a molti è lo stato di indigenza, che viene parzialmente affrontato con lintervento di alcune associazioni di volontariato che provvedono alla distribuzione di generi di vestiario una volta la settimana.
Gli operatori utilizzati nel trattamento degli stranieri sono dieci in tutto: cinque educatori penitenziari di cui uno specializzatosi nel settore, cinque mediatori culturali con contratto annuale. La popolazione detenuta presente è di 1100 stranieri circa e 900 italiani per un totale di 2000 carcerati.In carcere come
Le attività presenti in un istituto penitenziario si dividono in: culturali, ricreative e sportive; generalmente i corsi di alfabetizzazione sono esclusivo appannaggio degli stranieri ma vedono coinvolte poche persone rispetto alla domanda. Per le attività ricreative si vede il massiccio coinvolgimento di associazioni come il Naga, i City Angels ed il privato sociale nella creazione di incontri a vario tema: geografia esperienziale (ovvero il racconto della propria terra in base alle esperienze di vita vissuta), riallacciare i fili delle relazioni (percorso a ritroso nellesperienza migratoria), corsi di autoassistenza, mediazione culturale.E dopo il carcere?
Nei colloqui individuali gli stranieri, a differenza degli italiani, non parlano quasi mai della famiglia di origine o di quella acquisita, se non per sommi capi e sono molto centrati sul presente penitenziario (attività, corsi scolastici etc). La loro progettazione sul futuro cerca sempre lappoggio di un "tutor" che li accompagni nella costruzione di una realtà italiana, quasi mai nel paese di origine se non per rari scatti di rabbia e sfiducia verso una giustizia che sentono incomprensibile e lontana. La pena per loro assume il consueto e noto valore afflittivo (un linguaggio globale), ma non copre, come per gli italiani, la valenza di riscatto e rieducazione formalmente propria solo della nostra cultura giuridica.Il presente del penitenziario vede crescere le disponibilità dei datori di lavoro esterni allassunzione di personale straniero in misura alternativa alla detenzione, anche se si registrano pochissimi casi di concessione da parte della Magistratura di Sorveglianza.
Le ipotesi normative al vaglio del governo sono di tipo restrittivo nel senso che prevedono minori possibilità di integrare i soggetti stranieri in percorsi di reinserimento sociale a fronte di uninevitabile espulsione nel proprio paese di appartenenza. La creazione della fattispecie normativa del reato di "Permanenza clandestina" sul territorio italiano, cioè è reato essere trovati in Italia senza permesso di soggiorno valido comporterà probabilmente un aumento delle presenza straniere in carcere.
Le aree pedagogiche penitenziarie si stanno interrogando sul tipo di trattamento da applicare a questa particolare tipologia detentiva: come sollecitare una revisione critica del passato delinquenziale?
Barbara CampagnaSegnalazioni
Progetto Milia
. Il progetto Milia, partito anni fa entro lIrrsae Liguria, approda su internet allindirizzo www.2000milia.it . Come appare chiaro sin dallhome page il sito è dedicato espressamente ai docenti di italiano come L2. Un sito molto curato e abbastanza ricco di materiali di sicura utilità per i docenti che operano nellambito di italiano L2. Le indicazioni teoriche e metodologiche sono particolarmente interessanti. Il sito è promosso dalla direzione relazioni internazionali del Miur ed è gestito dalla scuola media Cambiaso di Genova (crt-cambiaso@libero.it)Biblioteche interculturale
. Il sito www.bibliotecainterculturale.it è il risultato del lavoro svolto all'interno del "Laboratorio di biblioteca interculturale" attivo presso il 1° Circolo Didattico di Giaveno (To) e condotto dall'insegnante Anna Rollero e costituisce un significativo esempio di come un percorso didattico iniziato entro una scuola possa diventare ricchezza di tutti. Il sito si propone a quanti intendano iniziare ad affrontare lurgente tema delle biblioteche scolastiche in orizzonte interculturale offrendo indicazioni estremamente utili non solo a riguardo delle tipologie di testi e materiali ma anche, e soprattutto, mettendo a disposizione una serie di percorsi di lettura che, nel tempo e grazie alla collaborazione di altre classi, potranno costituire un importante archivio didattico.Interculturando
è una cooperativa di Milano inserita in una rete internazionale di formazione interculturale. Opera a diversi livelli, dalla predisposizione di corsi di formazione, alla consulenza, allintervento educativo. Il sito (www.interculturando.it ), molto curato dal punto di vista grafica, presenta la cooperativa e propone una interessante serie di documenti (si segnalano ad esempio le 10 schede ) e riferimenti bibliografici.SCAMBI educazione e globalizzazione
Paolo Dosi mi segnala la pubblicazione, per lEditrice Berti di Piacenza (Via Legnano, 1 - 29100 Piacenza Tel. 0523-321322 / Fax 0523-335866 E-mail:
libreriaberti@diocesipiacenza-bobbio.org), di un volume che raccoglie gli interventi di esperti insegnanti, mediatori culturali e pedagogisti Francesco Gesualdi, Federico Battistutta, Graziella Favaro, Elio Gilberto Bettinelli, Rita Parenti su un tema quanto mai attuale: gli effetti delle dinamiche di globalizzazione sul sistema educativo e sull'organizzazione del mondo scolastico italiano. Attraverso una serie di saggi vengono analizzate le moderne sfide della nostra società sempre più multietnica. Come sviluppare una pedagogia del sentire locale, come intervenire nelle situazioni di disagio, come migliorare l'accoglienza e promuovere un dialogo costante e costruttivo fra le diverse culture. Per arricchire la riflessione sulle strategie di integrazione nella scuola viene presentata anche un'interessante esperienza interculturale attualmente in corso nella città di Piacenza. In appendice il testo propone materiali di utilità pratica (progetti, fiabe, poesie, alfabeti, ricordi, ricette...) per coloro che operano sul campo. Il testo è reperibile nelle librerie.Prove di ingresso per italiano come L2 per adulti
Silvana Marchioro mi segnala il sito satellite dellIRRE-Emilia Romagna dedicato alleducazione degli adulti http://members.xoom.virgilio.it/eduadu/ (raggiungibile anche dalla home page dell irre-er ) dove sono raccolti moltissime (ed utilissime) prove di ingresso per i corsi di italiano come L2 per stranieri. Frutto di un progetto di ampio respiro i materiali sono stati testati, sperimentati e validati. Extracomunitari: pronti, si cambia Come tutti sanno "extracomunitari" è un termine di natura giuridica che identifica le persone non cittadini della Comunità Europea composta, come è noto, da 15 stati. Il termine si riferisce quindi sia ai cittadini svizzeri e statunitensi che alle persone con passaporto ghanese o tunisino. In realtà il termine extracomunitario ha subito negli anni una deriva semantica per cui, ultimamente, viene utilizzato soprattutto per definire i cittadini stranieri che provengono dal sud del mondo (in modo particolare dai paesi poveri) e che immigrano in Italia. Dal suo orizzonte semantico sono invece spariti extracomunitari provenienti da paesi ricchi quali Stati Uniti o Australia.LORDA. Quando gli albanesi eravamo noi
Gian Antonio Stella (una delle migliori penne del Corriere della Sera) ha recentemente pubblicato (Milano, Rizzoli, pagg. 288 17) un libro stupendo e straziante. Stupendo perché mette fine a tutti gli stereotipi che negli ultimi anni si sono diffusi in Italia a partire da un enorme buco nero di memoria. Straziante perché ripercorre la storia dellemigrazione italiana allestero e quindi è anche un fare i conti con se stessi (Stella è veneto, di quel Veneto che oggi non ricorda, nega o peggio idealizza tempi che certo non meritano tale sorte), con i propri padri e quindi anche con il proprio futuro.