(18.05.99)
Mediatori e genitori
stranieri:
alcuni esempi di interazione/dipendenza.
Il terzo attore-chiave del progetto di mediazione
proposto da RUE sono i genitori degli alunni stranieri, spesso assenti o distratti dalla
loro formazione a causa sia di elementi culturali (una diversa struttura della famiglia e
dei rapporti di aiuto genitori-figli, un diverso valore dello studio e delle difficoltà
scolastiche) sia di variabili legati allimmigrazione ed al progetto migratorio (se
esiste) che la sottende.
Compito dei mediatori è mettersi in relazione anche con i genitori e far sì che questi vengano coinvolti attivamente nel processo di adattamento scolastico, sociale e culturale dei propri figli.
Il progetto di aiuto per minori sfollati in situazioni difficili che RUE, in collaborazione con il Ministero dellInterno, ha condotto nel 1996 in favore di bambini provenienti dalla ex Jugoslavia e presenti nei campi profughi della Provincia di Udine (Caserma "Monte Pasubio" di Cervignano e Caserma "Vescovo" di Purgessimo) mette in evidenza quali possono essere i legami di dipendenza fra la famiglia di un minore straniero in difficoltà ed il mediatore.
Il progetto è nato dallinterazione fra mediatori linguistici, RUE e psicologi: a condurre le azioni proposte, ad interagire con adulti e minori ospitati nei campi profughi erano infatti i mediatori che RUE aveva in precedenza individuato e formato.
Situazione di riferimento |
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Intervento di aiuto psicologico |
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Lavoro con i bambini |
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Temi di lavoro |
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Tecniche dellintervento |
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La lingua madre |
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Collaborazione con i genitori | Consulenze ai genitori sui
temi:
Aiuto ai genitori: "come posso aiutare il mio bambino nella presente situazione"? |