Sebi Trovato
15.11.99
Basquiat, Negroponte,
Cosa c'entri questo titolo con la didattica o l'informatica, è un mistero che sveleremo
di seguito.
Questa estate a Venezia c'era una piccola ma esaustiva mostra su Basquiat, giovane amico di Warhol, vissuto brevemente, così come il tempo che impiegava a lasciare il suo segno sui muri, sui cartoni, sui legni, forse anche sulla carta, ma poco. Jean Michel è stato il precursore della Graffity Art, piuttosto lontano dalla precisione di Haring: tracciava segni colorati che divenivano immagini e li completava con parole.....o viceversa. Il sindaco di Milano ha condotto la sua battaglia contro ragazzini emuli di Basquiat, quello di Parma, stessa corrente, pare stia concedendo ai ragazzi delle scuole la possibilità di produrre una ventina di murales in giro per città. E noi ci stiamo esercitando nell'attesa, ma il fatto è che abbiamo scelto per farlo..... proprio il pc della classe, casse, scanner e stampante compresi, che ormai non sono più loro, così lezzosi, tutti cuoricini e frasettine di bambine, forza Parma dei loro compagni, firme e faccette di ogni colore.
Non contenti di questa improvvisa riappropriazione del rapporto uomo-macchina, che non è certo più fredda e poco familiare, abbiamo seguito la strada di Nicholas Negroponte.
The "Architecture machine" è il suo manifesto programmatico del 1967.
Nel suo progetto, l'architecture machine deve capire le
metafore umane, sollecitare informazioni per conto proprio, saper parlare ad una grande
varietà di persone, migliorare con il passare del tempo e....essere intelligente (un
maggiordomo, insomma), deve entrare in contatto con l'utente...affinchè sia chiaro che,
per dirla con sue parole: "L'informatica non è più una questione di
calcolatori, è un modo di vivere"
Sull'onda dell'entusiasmo ha anche progettato il Daily me, giornale digitale che seleziona , modello maggiordomo (nel suo caso pensando alla moglie che al mattino gli sceglie le notizie) solo quelle che interessano.
Da qui la nostra idea: in men che non si dica, novelli dott. Frankenstein, abbiamo creato un umano maggiordomo: siamo partiti con un orologio trovato in internet , registrando le nostre voci, così ogni quarto d'ora, invece di un freddo "Three" si sentono commenti tipo: "Sono le tre, Filippo si sta ancora mettendo l'apparecchio in bagno?", sempre nuovi, sempre diverse le voci, perchè noi siamo ventisei. Poi abbiamo aggiunto di peggio, perchè il Pannello di controllo ci piace tenerlo...per il manico...ed abbiamo lavorato sui suoni di Window. Ed ecco che, all'apertura, il nostro Mortimer (nome scelto per il nostro maggiordomo, parente degli Addams) si presenta: (colpetto di tosse classico e la sua disponibilità) "Stavo dormendo, sonnecchiando, riposando...in attesa dei tuoi ordini....se sei furbo mi fai fare proprio quello che ti pare"...ed ad ogni menù ci chiede:
"(fischio di richiamo e poi:) Il signore vuole scegliere? Questo è il menù. Sono Mortimer il tuo maggiordomo".
Certo, l'attività in classe è un po' distratta dai suoi interventi, ma il famoso mito che il pc sia solo "uno stupidone veloce" che gira da anni...però poi aveva sempre ragione lui (ma com'è?) è stato definitivamente infranto.
Questo per rispondere anche alle preoccupazioni della psicologa Oliverio Ferraris, che teme che i bambini vivano, grazie, al pc, un'altra realtà, non dettata dalla loro fantasia, ma dalla volontà e dall'immaginazione dei programmatori di software.
Per avere altre idee, per entrare in questi discorsi, per essere suffragettes di questo novello millennio che incombe, collegatevi col nostro sito, alla voce "versione aggiornata del corso multimediale in rete". Intanto, questa settimana, Mortimer, tossendo e sbadigliando (il nostro pc-umanizzato è un po' indolente) ha lavorato con noi sulla visita alla Sala del Regno dei Testimoni di Geova: i risultati della sua solerzia sono già in rete per voi.