02.12.2000
CORSO
DI FORMAZIONE MUSICALE
Docente: Alessandro Padovani
"Musica: dalla corporeità alla forma" |
(PROPOSTA
FORMATIVA DA ATTUARE SU RICHIESTA DELLE SCUOLE INTERESSATE PRESSO LE LORO
SEDI)
Il linguaggio musicale si basa sul naturale intreccio tra corporeità e conoscenza, tra esperienza sensibile e cognitiva. Attraverso l'esperienza sensibile, il soggetto incontra il mondo, si conosce, impara a progettare azioni operative che passano inevitabilmente anche attraverso riflessioni che impegnano costruttivamente il suo pensiero. Questo percorso tende a riunire un approccio di tipo educativo e cognitivo, formativo e didattico. Il progetto di cui parliamo non persegue un modello di comportamento tipico di una didattica per obiettivi, ma si orienta alla ricerca di mete formative, quadri di riferimento, aree educative nelle quali l'importanza profonda della gratificazione, del gioco espressivo creativo, del movimento e del ritmo come via privilegiata per l'interiorizzazione di strutture, porta ad acquisizioni di carattere interdisciplinare. In questa prospettiva si saldano educazione alla convivenza sociale, educazione estetica, educazione cognitiva, educazione alla musica, non più separate dalle barriere imposte da un modello rigidamente programmatorio. Nell'indicare i contenuti non si fa tanto riferimento a nozioni quanto agli strati più elementare di senso e alle forme più ricorrenti del discorso musicale. La musica ha naturalmente una sua specificità attraverso cui bisogna passare anche se s'intende operare in modo interdisciplinare. Per far questo faremo soprattutto riferimento a quelle coppie primarie (suono/silenzio, piano/forte, acuto/grave, ecc.) che unite alle principali forme costruttive (imitazione/ripetizione/variazione, contrasto/opposizione, ecc.) rappresentano la materia prima di ogni espressione musicale e quindi il naturale punto di partenza per un percorso di educazione alla musica e con la musica basato su un'esperienza intersensoriale che intreccia parola, suono e movimento.
Corso
base
20 ore di lezione per insegnanti della scuola d'infanzia ed elementare
Obiettivi
generali del corso
Il corso si prefigge di far acquisire gradualmente agli insegnanti capacità
a fare e a saper far fare musica ai bambini. Partendo dai linguaggi della sensorialità
e corporeità si svilupperanno abilità di tipo percettivo, ritmico
- motorio, vocale e strumentale, capacità d'ascolto, d'analisi, confronto
e classificazione, espressione creativa e narrativa.
Principali contenuti
Metodologia
I suggerimenti didattici fanno riferimento alle metodologie dell'animazione
musicale con particolare attenzione al patrimonio di proposte dell'Orff - Schulwerk
e di Giordano Bianchi. L'attività è condotta con la partecipazione
diretta degli insegnanti, ai quali sarà chiesto di entrare in un percorso
di ricerca e sperimentazione delle più diverse sonorità, di mettere
in gioco il proprio potenziale creativo, di collaborare con il gruppo. La riflessione
accompagnerà l'esperienza vissuta così da favorire la maturazione
della consapevolezza individuale rispetto al percorso svolto.
Condizioni
organizzative
Il corso prevede 20 ore di lezione suddivise in incontri da tre o quattro ore
ciascuno. Al corso possono partecipare 20/25 insegnanti. E' necessario disporre
di un'aula/laboratorio nel quale sia possibile utilizzare in modo flessibile
e creativo lo spazio. Prevedendo attività di movimento è utile
che lo spazio sia il più possibile sgombro da tavoli e armadi. Per quanto
riguarda gli strumenti si fa riferimento allo strumentario Orff. Esso è
composto prevalentemente da strumenti a percussione a suono indeterminato (tamburi,
triangoli, legnetti, ecc) e altri a suono determinato (metallofoni, xilofoni,
ecc). Indichiamo ,in ogni caso, come necessari : legnetti, wood-blocks (scatolette),
tamburi (di varie grandezze e in pelle naturale), triangoli, sonagli, maracas,
piatti e alcuni xilofoni, metallofoni, e glockenspiel.
Costi
Da concordare al momento della definizione del programma del corso.
Alessandro Padovani: ricercatore nell'ambito della didattica e della pedagogia musicale, ha seguito studi musicali classici, diplomandosi in violino presso il Conservatorio G.Verdi di Torino. Successivamente si è specializzato in didattica della musica frequentando i corsi di formazione della Regione Lombardia. Opera in qualità di formatore musicale e collabora assiduamente con l'I.R.R.S.A.E. Piemonte e i Provveditorati di Torino, Asti, Cuneo e Vercelli. Ha pubblicato in collaborazione con Enrico .Bottero il libro "Pedagogia della musica" edito da Guerini Studio Milano. Ha partecipato nell'aprile del'97 a Torino al convegno "I FILI E I NODI, sulle tracce di Freinet" L'esperienza è stata pubblicata dalla casa editrice Nuova Italia, in un volume dal titolo "I FILI E I NODI, sulle tracce di Freinet" , a cura di Giancarlo.Calcinato e Luciana Canetti