Antonio Testa, percussionista e compositore, è molto attento alle dimensioni primarie dellesperienza musicale. Egli è consapevole che luomo, e il bambino in particolare, incontrano il mondo e i suoni a partire da categorie percettive e relazionali su cui si struttura tutta la sua esperienza successiva. Non è affatto casuale, dunque, lattenzione alle dimensioni primarie del suono (intensità, timbro, ritmo) sperimentate attraverso i vari canali percettivi ed espressivi (corpo, movimento parola). La primarietà del gesto corporeo e delle sue modalità di rapportarsi con il mondo conduce ad una particolare attenzione agli strumenti percussivi e non . Testa presenta così un catalogo molto articolato di strumenti etnici, che affondano le loro origini nelle più antiche civiltà umane e per ciascuno di essi ne propone modalità di costruzione e di uso. Si va dallampia gamma degli strumenti per percuotere (legni sonori, ossa e pietre, blocchetti ritmici, nacchere, ecc.) ai vari tipi di tamburi (ad acqua, a fessura, circolare, di latta, in cocco, a calice) , dagli strumenti a percussione intonata (vasi da fiori, bottigliofono, campane, xilofono da gamba, xilofono verticale, glockenspiel, litofono, gong, tubi percossi) agli strumenti da scuotere (sonagli di metallo, sonagliere, ecc.) fino a gli strumenti per parlare e pernacchiare ( ravi e kazoo, Didjeridu) o ad ance (clarinetto, doppio clarinetto, ecc.). Le indicazioni sulla costruzioni degli strumenti sono seguite da interessanti proposte operative. Si tratta prevalentemente di giochi e attività di sonorizzazione di ambienti naturali o di storie. Qui, infatti, possono essere sperimentati i vari modi di utilizzo degli strumenti costruiti per ottenere gli effetti sonori più disparati in funzione creativa ed espressiva. Il commento di Giordano Bianchi
Riportiamo alcuni passi significativi dallintroduzione al volume scritta da Giordano Bianchi :
"Non dobbiamo ignorare che il giocare con i suoni sia stata la nostra primordiale ed istintiva forma di linguaggio, quando ancora luomo non conosceva luso della parola e, vivendo nella foresta, tra i monti, nelle caverne e nelle sterminate pianure, aveva imparato a imitare , come unica forza di comunicazione, versi di animali, suoni e rumori di ogni fenomeno naturale, sia con la voce e con il gesto, sia con materiali occasionali che gli offriva lambiente in cui viveva. Non dobbiamo inoltre non considerare che le prime parole umane furono proprio dei suoni onomatopeici , ancora oggi persistenti in tantissime lingue moderne (fuoco, acqua, vento, fruscio, stridio, tonfo, ecc.) e che istintivamente come linguaggio si manifestano nella nostra primissima infanzia. ogni produzione sonora delluomo e quindi anche ogni espressione musicale non sono altro che linterpretazione creativa del linguaggio della Natura, dellambiente, delle azioni, dei bisogni, dei sentimenti umani. Una metodologia quindi che sappia far comprendere agli insegnanti della scuola e di ogni tipo di comunità quanto sia necessario, emozionante e stimolante far ricreare, interpretare e rivivere il linguaggio naturale ed ambientale attraverso una divertente ricerca e luso mirato di adeguati materiali che possono sonorizzare racconti, favole ed attività teatrali, è senzaltro lideale per portare gioiosamente le scolaresche a comprendere ogni conseguente linguaggio non solo musicale , ma anche verbale, grafico, pittorico e mimico - corporeo. Ed è ciò che Antonio Testa ha saputo offrire, sia pubblicando il suo prezioso Giocare con i suoni riccamente corredato da numerose e convincenti proposte creative, sia con i suoi interventi in campo educativo e terapeutico."
Lautore
Antonio Testa è musicista, percussionista, compositore, musicoterapeuta, insegnante di propedeutica musicale. Dal 1980 è nel campo della musica contemporanea.: si è specializzato in sonorizzazioni, musica dambiente, ritmi tribali e afro caraibici, ricerca suoni e strumenti etnici e studia la musica dei popoli indigeni. Opera nelle scuole come insegnante di propedeutica musicale e come formatore di insegnanti. Ha realizzato numerosi concerti sia come solista sia in collaborazione con vari artisti contemporanei. Cura la direzione musicale di spettacoli teatrali, compone colonne sonore di documentari e ha inciso molti CD musicali come autore e come musicista in collaborazione con altri artisti.