(10.12.2000)
I LABORATORI DI ALFABETI DI BABELEIl progetto
ALFABETI DI BABELE è un progetto interculturale che si propone di
estendere a livello europeo il lavoro, ed anche lo spirito, dellOSSERVATORIO
DELLIMMAGINARIO.
La sua idea di fondo è quella di trattare le problematiche legate
allinterculturalità da una prospettiva molto particolare, partendo non dalle
usanze, dalle storie e leggende o dalla musica delle varie culture, ma dai linguaggi o,
meglio, dai simboli che caratterizzano i cinque principali linguaggi che hanno
attraversato e attraversano il continente europeo. I simboli del linguaggio come elementi
di comunicazione ed insieme di separazione, come strumenti per favorire o per ostacolare
lo sviluppo di nuove relazioni. I simboli del linguaggio, infine, come tasselli di un
puzzle misterioso che ci riporta idealmente alle origini, a quel tempo mitico nel quale si
credeva che ununica lingua leggendaria unisse lintero genere umano. Non quindi
un confronto tra le differenze culturali, ma il tentativo di definire uno spazio dove
poter inseguire la possibilità, ed il sogno, di ritrovare il punto iniziale da cui quelle
stesse culture, o parti di esse, siano partite per seguire i propri percorsi peculiari, ed
in questo spazio giocare a ricostruire lipotesi di una nuova identità comune.
Lidea di fondo prima sintetizzata si è andata definendo meglio quando è stata
ipotizzata la possibilità di creare un terreno di confronto tra quel patrimonio culturale
ed il mondo dellinfanzia, con il suo particolare modo di pensare e di vedere la
realtà che ci circonda, proprio perché essa poteva costituire il protagonista ideale di
questo gioco.
Lipotesi ci è parsa densa di stimoli: affidare ai bambini i segni dei diversi
linguaggi mettendoli nelle condizioni di reinterpretarli o, meglio, di operare con essi
seguendo liberamente le strade tracciate dal proprio immaginario con lintento,
appunto, di ricostruire unidea rinnovata di unità originaria. Ed in questo gioco
gli spazi possibili sono pressoché infiniti non solo a causa delle capacità creative
stimolate dalle suggestioni proposte, ma anche per la neutralità del materiale di lavoro,
una neutralità direttamente collegata al livello minimo di competenze specifiche presente
nei bambini, in particolare quando si utilizzano alfabeti differenti dal nostro, che
contribuisce a liberare il campo da chiavi di lettura influenzate o addirittura codificate
dalle proprie competenze culturali.
Non ci aspetti dunque un lavoro attraverso il quale si conosceranno o si impareranno i
tratti distintivi delle varie culture, ma semmai la possibilità di mettere i bambini in
condizione di reinventare, attraverso i più diversi linguaggi artistici, alcuni degli
elementi che appartengono a culture diverse per realizzare, forse, qualcosa di originale
nella sua doppia accezione di novità e di antico.