Direzione didattica di Pavone Canavese

(24.10.99)

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Linee essenziali del P.O.F. del Circolo Didattico di Vespolate (NO)

Il Circolo di Vespolate è attualmente costituito da 6 Plessi di Scuola Elementare e da 5 di Scuola Materna, distribuiti su di un territorio più vasto del Comune di Novara, con una densità abitativa media della metà rispetto alla città che, nel comune di Casalino, poi, il più esteso della provincia di Novara, diminuisce ancora del 50%.

Le scuole nei nostri paesi sono, spesso, le uniche agenzie educative del territorio e come tali vengono valorizzate dalle Amministrazioni comunali che ne sostengono economicamente numerosi progetti sia didattici che di ristrutturazione.

Alcune amministrazioni hanno ricevuto finanziamenti per progetti di prevenzione destinati agli adolescenti, gravanti sul Fondo Nazionale di intervento per la lotta alla droga ai sensi dell’art. 127 del D.P.R. 09 – 10 – 1990 n 309, segno della necessità di interventi di prevenzione primaria anche nell'età della scuola primaria.

Nel Circolo è presente un elevato numero di allievi portatori di handicap, ma le risorse, in termini di insegnanti di sostegno, per gestire il processo di integrazione, sono inadeguate.

Nel Plesso di Granozzo frequentano bambini stranieri per i quali sono stati programmati interventi specifici.

Un alto numero di allievi presenta difficoltà di apprendimento legato sia a motivi socio - culturali che cognitivi; per questo l’offerta formativa del Circolo privilegia, da diversi anni, gli interventi individualizzati, drasticamente ridotti da quest’anno nella maggior parte dei Plessi, per la contrazione di organico, ciò ha anche forzatamente interrotto il lavoro della psico – pedagogista che operava su progetto.

La difficoltà di collaborare con il Servizio di Tutela Materno Infantile che, di fatto, non opera nelle nostre scuole in modo organico, fa sì che la scuola sia spesso sola a gestire qualsiasi situazione di disagio.

La caratteristica del Circolo, fatto di piccole scuole, distanti tra loro, e di classi generalmente poco numerose, non ha neppure permesso l’insegnamento della lingua straniera in orario scolastico, per la mancanza di insegnanti in organico.

La nostra preoccupazione è che il divario tra scuola di città e di campagna sia sempre maggiore e che la scarsa attenzione alle nostre realtà possa creare scuole "rurali" da cui le famiglie si allontanano quando è possibile per cercare nelle scuole delle città confinanti (Novara, ma anche quelle nelle province di Pavia e Vercelli) quella che spesso è considerata, a torto o a ragione, una migliore offerta formativa.

Gli edifici che ospitano le scuole sono per lo più dotati di spazi - laboratori per l’educazione musicale, per le attività motorie e per le attività grafico – espressive.

Tutti i Plessi di scuola elementare hanno la possibilità di utilizzare computer, messi a disposizione dalle amministrazioni comunali o acquistati con il finanziamento ministeriale, in alcuni di essi si sta predisponendo il collegamento ad Internet e la realizzazione di veri e propri laboratori informatici. Restano invece sprovvisti i plessi di scuola materna.

Nel Circolo è funzionante una "palestra scolastica" costruita con i contributi del C.O.N.I.

 

Definizione sintetica dell’intervento sperimentale

 

OBIETTIVI

 

Migliorare l’immagine della scuola del nostro territorio attraverso la partecipazione attiva al processo di autonomia in corso.

Innalzare il livello di apprendimento di tutti gli alunni.

Proseguire le attività di recupero e sostegno.

Migliorare la conoscenza del territorio e valorizzare la cultura scientifica

Completare il laboratorio musicale e valorizzare la cultura musicale.

Realizzare la continuità didattica con l’ordine di scuola precedente e successivo

 

STRUMENTI DELL'INTERVENTO SPERIMENTALE

 

Organizzazione - didattica - contenuti

Formazione - aggiornamento

E’ stato organizzato, in accordo con l’Istituto I.A.L. – Formazione professionale, un corso di formazione di informatica (II livello), il primo si è svolto lo scorso anno. Il corso sarà tenuto da esperti e si articolerà in lezioni a carattere pratico e tecnico.

Il Circolo parteciperà, con propri rappresentanti, alle attività di formazione di interesse generale indicate dalla Direttiva 211 del 3 settembre 1999.

Collaborazioni - rapporti integrati col territorio

Saranno approfonditi, intensificati e coordinati i rapporti con le amministrazioni locali e con il Servizio di tutela materno – infantile che operano sul territorio attraverso l’utilizzo delle figure obiettivo individuate dal Collegio Docenti.

Si realizzeranno le seguenti collaborazioni:

Processi decisionali

I progetto ha preso avvio dalle proposte avanzate dagli insegnanti dei vari Plessi, condivise dalle assemblee dei genitori. Il Consiglio di Circolo ha approvato le scelte ed il Collegio Docenti ha dato mandato ad una commissione per la stesura di una proposta organica da sottoporre ad approvazione.

Documentazione

Il gruppo "autonomia" avrà cura di documentare e monitorare il progetto complessivo di sperimentazione, annotando in itinere i punti deboli e quelli di forza.
Per documentazione intendiamo una traccia cartacea o informatica del lavoro svolto.

Valutazione

Per valutare il progetto si terrà conto del livello di partecipazione di alunni e docenti.
I docenti discuteranno periodicamente, nelle apposite sedi, sulla ricaduta didattica delle attività.
Per valutare il livello d’efficacia della realizzazione del progetto ed il raggiungimento degli obiettivi proposti verranno considerati i risultati d’apprendimento raggiunti dagli allievi, le variazioni del clima interno e quelle nei rapporti con le famiglie.

Strumenti della valutazione

Si utilizzeranno i risultati dei dati elaborati dai questionari che saranno sottoposti alla discussione negli Organi Collegiali.